Il Papa a Brasilia: «Il sacrificio può essere l'inizio di tempi nuovi»

Il Papa a Brasilia: «Il sacrificio può essere l'inizio di tempi nuovi» Si è iniziata ieri la visita di Woytjla nel paese Il Papa a Brasilia: «Il sacrificio può essere l'inizio di tempi nuovi» Le parole di Giovanni Paolo II vengono interpretate come un'esortazione a costruire una società più giusta - Breve colloquio con il Pontefice sull'aereo in volo verso il Brasile DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BRASILIA — Il primo bacio alla terra brasiliana Papa Wojtyla l'ha deposto sulla pista di una base militare vicino a Brasilia, dove il «DC-10» dell' Ali talia è atterrato a mezzogiorno (le 17 italiane) dopo un volo impeccabile, che in meno di 11 ore ha coperto 9295 chilometri. L'atmosfera è stata un po' fredda, non perché qui è inverno, ma perché il protocollo è stato rigido, e mancava la folla entusiasta che il Papa ha incontrato in seguito lungo il percorso verso l'avveniristica capitale di 400 abitanti, strappata alla foresta tra il 1956 e il '61. All'arrivo c'erano solo il.presidente Piguéreiro, il governo al completo, personalità militari e civili, i picchetti d'onore con banda. «E' la tredicesima volta che bacio il suolo di un Paese — ha detto Wojtyla — ma provo l'emozione dellaprima volta*. E1 stato questo un modo per allentare la tensione esistente fra regime ed episcopato, che è all'opposizione e anche di recente ha appoggiato gli scioperi dei metallurgici nello Stato di San Paolo. I vescovi anzi avrebbero voluto che il viaggio pontificio si iniziasse a Fortaleza, dove si apre il congresso eucaristico nazionale, per sottolinearne il carattere esclusivamente pastorale. Il gì erno invece ha insistito perché il Papa, in quanto capo di Stato, scendesse prima di tutto a Brasilia, capitale politica. Con questi precedenti il Papa è stato prudente, spiegando però che la sua missione «è nitidamente pastorale e religiosa*, quasi a prevenire strumentalizzazioni politiche. Per esaltare il Brasile come maggior Paese cattolico del mondo (103 milioni di battezzati su 115 milioni d abitanti), Giovanni Paolo II ha chiesto aiuto a Dio per «costruire una convivenza sociale esemplare, superando gli squilibri e le diseguaglianze nella giustizia e nella concordia con lucidità e coraggio, sema scosse né rotture». Uscito dalla base aerea, il Papa ha trovato dapprima piccoli gruppi, poi un'ala di folla, che Io ha accompagnato fino alla cattedrale. Qui, parlando a vèscóvie clero, ha spezzato un'altra lancia in favore di un compromesso con il regime: «Nel rispetto per le legittime istituzioni che devono servire l'uomo — ha sottolineato — la Chiesa deve pre stare la collaborazione specifica della sua propria missione, in vista del bene comune nella costruzione di una civiltà dell'amore. Siate i pastori di un pomolo che dimostra fame di Dio*. E3 sembrato un richiamo agli episcopati brasiliano e latino-americano, che hanno fatto «scelta preferenziale dei poveri» assumendo impegni sociali anche in duri scontri sulla piazza dei Tre Poteri (Giustizia, Parlamento, Esecutivo) il Papa ha fatto un'esaltazione dell'eucaristia e della croce, dicendo che esse danno il popolo «anche le forze per le fatiche quotidiane e le lotte in tutti i campi». E' stata questa la prima volta in cui ha usato la parola «lotta*, tolta per sua volontà dal documento finale della confe¬ renza episcopale di Puebla. Poi la frase chiave, che certo sarà discussa non solo in America Latina: «Ogni volta che celebriamo l'Eucarestia cresce la certezza che il tempo del sacrificio e della rinuncia può essere il principio di tempi nuovi di realizzazione e di pienezza. Questo vale per le persone. Vale anche per le collettività. Può valere per tutto un popolo, per un Paese». I tradizionalisti brasiliani tendono a vedervi un invito alla rassegnazione in vista del premi della salvezza eterna; jjdi altri, forse più giustamen- te, considerano quelle parole un'esortazione a costruire una società più giusta secondo la dottrina sociale cristiana, come ci ha detto del re3to il Papa durante il volo da Roma. Un episodio rivelato dal Journal do Brasil chiarisce forse lo spirito di questo accenno papale. Nei giorni scorsi il cardinale di San Paolo, Arnas, inviso al regime, gli disse in Vaticano che l'episcopato incontra fortissime difficoltà con il governo. «Ho conosciuto questa esperienza — rispose il Papa — evi dico che è meglio soffrire per il Vangelo che accettare i favoriti dei potenti». Il portavoce del presidente Figureiro ha precisato nello stesso numero del giornale che il Papa è ospite in quanto Capo di Stato e che quindi tutte le sue spese in Brasile sono sostenute dal governo. Durante il volo abbiamo domandato al Papa se incoraggerà l'episcopato, accusato dal governo di impegnarsi troppo in questioni socio-politiche. «Quale episcopato — ci ha risposto — può non essere accusato? E ' facile accusare, ma si deve studiare la realtà. Io non sarei disposto ad accettare quelle accuse. In qualsiasi attività c'è sempre un modo di interpretarla o di strumentalizzarla». Lei sosterrà la «Chiesa dei poveri» nata anche in Brasile durante il Concilio, il quale la pose come condizione per la stessa riforma della Chiesa? «SI — ha replicato il Papa — perché io vengo da una Chiesa povera, quella polacca, e quando ero in Polonia incoraggiai la Chiesa brasiliana», Va a Recife anche per un omaggio a monsignor Eldel Camera (attaccato molto spesso dai sostenitori del governo)? «Si, certamente». Un collega gli ha offerto una poesia su monsignor Remerò, l'arcivescovo ucciso sull'altare da fascisti a San Sai-, vador, scritta da', vescovo brasiliano progressista Casaldaliga. Dopo la messa a Brasilia, il Papa ha benedetto una grande statua di Don Bosco elogiando i salesiani, fra i missionari più impegnati nella foresta amazzonica e nel Mato Grosso. Poi ha fatto visita al presidente Figuereiro con il quale ha parlato di argomenti politici. Oggi, conclusa l'ufficialità, il Papa entrerà a contatto con gli aspetti più contrastanti del Brasile; inizierà da Belo Orizonte, grande centro industriale, dopo aver compiuto la sua prima visita a un carcere, quello di Batuda. presso la capitale. Lamberto Fumo,

Persone citate: Belo Orizonte, Casaldaliga, Don Bosco, Giovanni Paolo Ii, Lamberto Fumo, Papa Wojtyla, Wojtyla