Burro e carne di contrabbando 81 imputati oggi in tribunale

Burro e carne di contrabbando 81 imputati oggi in tribunale Riprende il processo per la colossale truffa allo Stato Burro e carne di contrabbando 81 imputati oggi in tribunale La merce importata illegalmente dai Paesi dell'Est con falsi documenti Alla sbarra industriali, mediatori, funzionari doganali, spedizionieri Approda nuovamente in Tribunale stamane il processo per la colossale frode fiscale compiuta con l'importazione clandestina di burro e carne da Paesi dell'Est europeo. Diritti doganali non pagati per parecchi miliardi, vittime non solo lo State italiano ma anche la Comunità europea, sono all'origine della complessa inchiesta condotta dal giudice istruttore Bruno Tinti che ha condotto davanti ai giudici della quinta sezione penale (presieduta da Vittorio Pempinelli) ben ottantuno imputati: industriali, mediatori, funzionari doganali, proprietari e autisti di Tir e comprimari vari. Per celebrare il processo si è dovuto trovare una sede inusuale, la palestra delia scuola media Morelli in lungodora Firenze, che accoglierà con i giudici la folla di accusati, difensori, testimoni, e il prevedibilmente numeroso pubblico. Il dibattimento era già stato aperto il 19 aprile dell'anno scorso, per saltare il 15 maggio sotto la raffica delle eccezioni di nullità avanzate dalla difesa. Il giudice istruttore, vedendosi rinviare gli atti ha compiuto un supplemento di indagine che ila fatto salire il numero degli imputati da 56 a 81, quasi un record. Il meccanismo della truffa, die è andata avanti per anni facendo entrare in Italia migliaia di tonnellate di carne e burro a prezzi molto inferiori a quelli comunitari, era relativamente semplice: la merce proveniente dai Paesi dell'Est europeo e quella proveniente dall'area Mec viaggia con una documentazione differente, rispettivamente il modello «T l»eil modello «T2». Al punto di smistamento di Ginevra gli autisti dei Tir ricevevano una doppia serie di documenti, l'originale «TI» rilasciato dal Paese dove l'organizzazione aveva acquistato la merce e un «T2» falsificato da presentare alla dogana italiana all'ingresso nel nostro Paese. Su quest'ultimo documento la carne o il burro diventavano tomaie da scarpe, polistirolo, carta o altra merce die paga diritti d'importazione bassissimi. Il carico veniva poi consegnato tranquillamente a stabilimenti i cui titolari erano perfettamente a conoscenza della truffa. L'originale «TI» veniva infine rispedito al Paese d'origine arricchito dai timbri (falsi) della dogana italiana. Questi gli ottantuno, con non pochi nomi di spicco nel mondo industriale oltre alla Emilia Blangino (prima donna-sequestrata in Italia, liberata dopo il pagamento di ti n riscatto sul mezzo miliardo) e al marito Pietro Bosco, identificato come il corruttore dei funzionari bulgari e condannato dalle autorità di Sofia a tre anni di carcere duro, pena sospesa per cinque anni dietro pagamento di una cauzione di 200.000 dollari: Filippo Accomazzo, Cosimo Aloria, Giovanni Ambrosio, Vito Amendola, Carmen Ardemagni, Romano Balbo, Luigia Barlassina, Romano Bartolini, Pierangelo Baruffaldi, Emilia Blangino, Felice Blangino, Pietro Bosco. Nino Bocchi, Silvano Bortolotto, Elio Borio, Croce Buscemi, Lauro Caiumi, Walter Carri, Giuseppe Calvi. Remo Ceratti. Mario Cerri, Elis Corradi. Pietro Cossolini. Alfredo Crespi, Giancarlo Dall'Olio., Gian Luigi Dall'Olio, Pietro D'Amico, Gennaro D'Estefano, Vincenzo Di Giacomo, Sandro Domeneghetti, Giuseppe Domini. Alessandro Dovetta, Giovanni Emiliani, Mauro Emiliani, Giorgio Ferrerò, Pietro Ferrerò, Silvio Ferrerò, Antonio Firmo, Carlo Fontana, Francesco Francese, Jean Gauthier, Roger Gauthier, Giulio Ghitti, Giuseppe Gioia. Antonio Giudice, Trieste Guardi, Giovanni Guardi, Angelo Guerrini, Gian Luigi Guerrini, Virginia Guerrini, Luigi Guerrini, Antonio Guida. Giovan Battista Laudi, Emilio Levati, Giuseppe Magni, Luigi Mapelli, Marco Mapelli, Ivan Maragno, Carmelo Marchese, Ezio Marelli, Santino Marelli, Romano Mengozzi, Adolfo Monici. Jacques Papon, Vito Possera, Antonio P radilo, Giuseppe Pracillo, Henri Pradon, Jacques Pradon, Robert Rodriguez, Giancarlo Quaranta, Franco Raccagni Ernesto Ravioli, Erte Righi, Rossi Enrica, Rosso Antonio, Enrico Sassi, Enzo Senarica, Oreste Sorano, Ruggero Tedeschi, Silvio Tonelli, Gian Luigi Triacca, Patrìce Vernede.

Luoghi citati: Firenze, Ginevra, Italia, Sofia, Trieste