Spagna, Inghilterra e Belgio: ecco gli ostacoli

Spagna, Inghilterra e Belgio: ecco gli ostacoli Identikit delle tre squadre avversarie degli azzurri nel girone eliminatorio degli Europei Spagna, Inghilterra e Belgio: ecco gli ostacoli Via fra 10 giorni Rubala si affida ad A rconada Italia-Spagna il 12 giugno a Milano (ore 20,30, arbitro l'ungherese Palotai), Italia-Inghilterra il 15 a Torino (ore 20,30, arbitro il romeno Rainea), Italia-Belgio il 18 a Roma (ore 20,30, arbitro il portoghese Garrirlo, lo stesso che ha diretto a Madrid, Nottingham-Amburgo) sono le tre partite che diranno se gli azzurri riusciranno o meno ad arrivare alle finali del campionato d'Europa, soprattutto a quella per il primo posto del 22 giugno all'Olimpico. Mancano solo dieci giorni alla partenza del torneo (l'il giugno a Roma si svolgerà infatti il match di apertura fra Cecoslovacchia, campione uscente, e Germania Ovest), le squadre sono sotto pressione. Spagna, Inghilterra e Belgio, quindi, sulla strada degli azzurri, mentre nell'altro girone si batteranno Cecoslovacchia, Germania, Olanda e Grecia. Se il match più duro, per la Nazionale, sarà quello del 15 giugno con l'Inghilterra, ognuna delle tre partite può essere decisiva. Vediamo, allora, qual è la situazione (squadra, morale, possibilità) dei nostri tre avversari. Il portiere è il giocatore più popolare e valido della Spagna - Un campionato che offre poche indicazioni - Tendillo, un terzino «scoperto» in extremis - La nazionale iberica arriva il 9 giugno DAL NOSTRO INVIATO MADRID — Ultima occhiata al calcio spagnolo (la Nazionale di Kubala. da lunedi in ritiro a Madrid, arriverà a Varese il 9 giugno) prima di riavvicinarci al clan azzurro. Anche Luis Cesar Menotti, et. dell'Argentina «Mundial» viaggia dalla Spagna a Como, per vedere Bearzot e la sua squadra. Menotti non ha problemi, la Federazione argentina bloccando Maradona gli ha risolto un «caso» delicato. «Non mi sarei mai opposto personalmente al trasferimento del giocatore, ma è certo che per me e per la Nazionale è meglio averlo in casa. Facilità di convocarlo anche per stages infrasettimanali, carica che arriva dall'ambiente consueto', minori distrazioni. Maradona è giovane, ha tutta la vita di calciatore ancora davanti». Menotti è sereno, anche perché il Mundial '82 è ancora lontano, mentre Lazio Kubala è nei guai. Dice che per la Spagna calcistica l'europeo è solo un rodaggio per il campionato del mondo che verrà giocato fra due anni sui campi iberici, ma sa benissimo che un fiasco in Italia si ripercuoterebbe in modo negativo su tutto l'ambiente e potrebbe costargli il posto di commissario tecnico. La sua lotta è quotidiana: contro le società che da sempre con varie scuse gli lesinano i giocatori (lunedi alla convocazione non hanno risposto i nazionali del Real, in «vacanza» dopo la conquista dello scudetto),1 contro un campionato povero di talenti spagnoli, da anni sconvolto dagli arrivi di stranieri ed oriundi. «Quando ho dovuto formare il pre-elenco dei quaranta — dice il commissario tecnico—sono stato davvero in imbarazzo. Per me in Spagna non ci sono tanti giocatori di livello internazionale. Ed infatti sono arrivate le critiche dei giornali. Le condivido, ma sfido a trovarne altri migliori». Kubala si attacca disperatamente ai pochi elementi validi. Potrebbe portarne ventidue in Italia, ma forse si fermerà a venti, ventuno. La Nazionale spagnola, che aprirà l'europeo contro l'Italia al «Meazza», è la vera outsider del torneo, per lo meno la più imprevedibile. Bisogna darle credito di tutto: di una prestazione sorprendente, come dalla prevista défaillance. Presenti mercoledì al Bernabeu per assistere a Nottingham-Amburgo, i nazionali spagnoli si sono mostrati abbastanza disgustati della finale di Coppa Campioni. Salvo rare eccezioni, tutti hanno detto che «non è stato football, ma lotta libera». Certo, per loro che amano accarezzare il pallone, non era la partita giusta. Solo Luis Miguel Arconada Echaari, in arte calcistica semplicemente Arconada, si è detto soddisfatto del match. Forse perché Shiltcn, portiere come lui, era stato l'eroe della serata. Arconada è il giocatore più rappresentativo della Spagna che sta per arrivare in Italia, Il giocatore più amato dalla gente, quello sul' quale maggiormente si conta anche perché, non a caso, è l'estremo baluardo di una squadra nella quale pochi credono. Il «guardameta» ti¬ tolare gioca nel Real Sociedad, è nato a San Sebastiano come l'altro portiere Urrutichoechea (il terzo convocato da Kubala, Garcia Remon, è nato a Madrid). San Sebastiano è terra di portieri di vaglia: ne giocano altri tre nel campionato spagnolo. Zubeldia, Gorospe e Cendoya. E di Zarausz, in piena regione basca, è José Angel Iribar, il sosia di Dino Zoff, che è stato grandissimo anche se a livello di Nazionale ha trovato delle difficoltà extra-sportive (è impegnato leader dell'Herri Batasuna, la sinistra basca). Matadores e portieri hanno da sempre colpito la fan-, tasia del pubblico spagnolo.' «Dopo Zamora c'è Iribar» dicevano sino all'altro ieri gli sportivi, ma adesso si passa già da Zamora — termine imprescindibile per ogni paragone — ad Arconada. Iribar ha passato le consegne: sabato al San Mames di Bilbao si è svolto il suo «homenaje», la partita-saluto al campione che lascia. Ad Arconada tocca di salvare il calcio spagnolo nel campionato d'Europa, anche se i' compagni non sono d'accordo e dicono: «Ci saremo ancìienoi». Quali giocatori schiererà Kubala nell'europeo? Voleva puntare sui più giovani, pensando al Mundial '82, ma ora ha già detto che con Asensi (31 anni a settembre, punto di forza del Barcellona) il centrocampo è più sicuro. Poi il et. ha chiamato in extremis Quique, finta ala dell'Atletico di Madrid,! ha «scoperto» per il ruolo di terzino destro il giovane Tendillo, abitualmente stopper nel Valencia di Di Stefano. Saura e Zamora sono gli altri giovani sui quali Kubala conta, anche in proiezione futura. Per il gol, ancora Satrustegii'e Dani, al sempiterno livello di speranze anche se non più giovani. Kubala parla del «temperamento della squadra». I medici però sono preoccupati, i test psicofisici hanno dato indicazioni per nulla rassicuranti. Toccherà proprio agli azzurri, il 12 giugno a Milano, scoprire la reale forza della misteriosa e travagliata Nazionale spagnola. b.p. Arconada, il suo nome in Spagna viene avvicinato a quello di Zamora Kevin Kcegan, il suo ginocchio destro preoccupa Greenwood e l'Inghilterra