Bancario truffatore uccide il complice che l'aveva ricattato

Bancario truffatore uccide il complice che l'aveva ricattato Bancario truffatore uccide il complice che l'aveva ricattato A Roma - Falsificava assegni che faceva incassare dalla vittima • Ha confessato ROMA — La polizia ha arrestato ieri mattina un giovane impiegato di banca, Salvatore Buzzi, di 25 anni, responsabile dell'uccisione del giovane pregiudicato Giovanni! Gargano assassinato con 34 coltellate la sera del 24 giugno, in una strada di campagna nei pressi del quartiere Aurelio. Identificata la vittima ed indagando nel suo ambiente familiare, il dott. Rino Monaco, dirigente della sezione omicidi della squadra mobile aveva accertato che il giovane aveva confidato ad un amico di aver trovato un sistema perguadagnare facilmente, gra-' zie ad un suo conoscente che gli dava da cambiare assegni falsificati. Nei giorni scorsi — aveva detto Gargano —afsuo amico era avvenuto però un "incidente". Il cassiere di una banca si era insospettito ed egli era stato costretto a fuggire lasciando sul bancone un assegno da 16 milioni. Ciò nonostante, dal momento che il rischio lo aveva corso, voleva ugualmente la sua parte ed intendeva affrontare 11 problema quanto prima con il socio». I sospetti degli investigatori si sono cosi concentrati su un altro conoscente dell'ucciso, Salvatore Buzzi, impiegato in una banca del centro. Questo aveva fornito un buon alibi: la sera del delitto era stato a cena dai genitori insieme con la sua fidanzata brasiliana, Vania Lopez, e 11 avevano trascorso tutta la notte. L'auto dell'impiegato era stata però esaminata dalla polizia scientifica che aveva trovato tracce di sangue. Un più approfondito interrogatorio della ragazza ha fatto crollare l'alibi dell'impiegato: il pomeriggio del 24 i due fidanzati dopo alcuni giri in città avevano incontrato alle 19 Gargano. Alle 21,30 l'impiegato era uscito di casa dicendo alla fidanzata che doveva «vedere una persona». Era tornato a mezzanotte con i vestiti sporchi di sangue. Nuovamente interrogato Buzzi ha confessato. Ha ammesso la truffa con la complicità di Gargano (gli era facile, dato il suo lavoro rubare carnet di assegni, compilarli falsificando la firma di clienti conosciuti e autorizzarne, infine il pagamento, quando ve-, nivano presentati da altri istituti di credito) ed ha confessato l'omicidio. «Gargano mi ricattava — ha detto alla polizia — minacciava di rivelare tutto ai miei superiori. E quella sera è stato lui dopo una discussione, a cercare di accoltellarmi. L'ho disarmato per difendermi poi ho perso la testa». Buzzi oltre che di omicidio dovrà rispondere di truffa aggravata.

Persone citate: Buzzi, Gargano, Lopez, Rino Monaco, Salvatore Buzzi

Luoghi citati: Roma