Scade fra pochi giorni raccordo per la carta

Scade fra pochi giorni raccordo per la carta I produttori hanno chiesto un nuovo aumento Scade fra pochi giorni raccordo per la carta ROMA — Fra cinque giorni, il 30 giugno, scade l'accordo sul prezzo della carta raggiunto ai primi di aprile tra industriali cartai, editori, sindacato e governo. Secondo quanto convenuto allora l'aumento, di 94 lire entrato in vigore dal 1" aprile doveva essere suddiviso, per un periodo di tre mesi, per 44 lire a carico degli editori e per le rimanenti 50 lire a carico dell'ente cellulosa e carta che doveva ricevere a tal fine un finanziamento straordinario. Ma questa sovvenzione pari a circa tre miliardi per il periodo convenuto, non è mal giunta • Nonostante ciò non è stato ancora convocata nessuna riunione al ministero dell'Industria per ridiseliItere il .problema. Gli editori a questo punto si trovano in una situazione difficile. Da un lato non hanno ancora ottenuto la ventilata agevolazione, dall'altro rischiano un nuovo aumento del prezzo della carta. I cartai, infatti, hanno chiesto un ulteriore incremento del prezzo che se venisse accordato dal Cip porterebbe la carta da giornali dalle attuali 550 a oltre 600 lire. Naturalmente la richiesta del cartai dovrà prima essere vagliata dal Comitato interministeriale prezzi che, per fissare nuovi listini, deve tener conto dèi prezzo medio europeo della carta, oscillante attualmente sulle 550 lire il chilogrammo. Mentre si parla di nuovi aumenti, è sempre in forse l'approvazlòne della legge di riforma dell'editoria. L'on. Clemente Mastella, relatore del provvedimento, ha richiamatole forze politiche e del settore a stringere i tempi per la definizione della legge «perché si fanno sempre più vistose le difficoltà di conciliare la libertà di stampa e delle imprese industriali». Il progetto, ha aggiunto, è «suscettibile di miglioramento, che è giusto ricercare, ma è necessario concludere un discorso iniziato da anni». «Si sta discutendo — ha continuato Mastella — del pericolo di una stampa assistita, meglio bonificata, ma qui si corre il rischio di una stampa completamente asservita perché subentreranno padroni più strani, più ingordi non solo in senso economico, ma desiderosi.tli modificare le condizioni della libertà in Italia».

Persone citate: Clemente Mastella, Mastella

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