Solitudine meno amara per le «ragazze di ieri»

Solitudine meno amara per le «ragazze di ieri» Solitudine meno amara per le «ragazze di ieri» Un incontro lieto pieno di molti propositi Il circolo delle persone sole cerca una sede Nelle accoglienti, lussuose sale di Palazzo Barolo si sono ritrovate in oltre duecento, domenica pomeriggio, per la festa delle •Ragazze di ieri». Molte di più dei 150 posti a sedere messi a disposizione dagli organizzatori. Sono venute, per la seconda volta nel giro di poche settimane, per rendersi conto di persona di come sta marciando il costituendo circolo, quali le intenzioni dei promotori, quale il programma delle attività. Questa volta si trattava anche di aderire concretamente all'associazione, previo versamento di una quota per le prime spese di organizzazione. Bilancio: 132 adesioni, un milione e 320 mila lire raccolte. Quattrini versati ieri in un libretto bancario al portatore e depositato in una cassetta di sicurezza. La riunione di domenica chiude un primo ciclo di attività. L'imminente periodo di ferie ha indotto Clara Apra e le altre promotrici ad una pausa di riflessione in vista della ripresa del lavoro a. settembre. Questo non significa che fino ad allora tutto rimanga fermo. Già domenica scorsa gruppi di persone sole si sono scambiati indirizzi e numeri di telefono per ritrovarsi, trascorrere vacanze insieme, organizzare viaggi e gite in compagnia, promuovere scambi di ospitalità. L'incontro a Palazzo Barolo aveva anche questo scopo: cominciare a mettere insieme persone malate di quel morbo oscuro che si chiama solitudine e convincerle che ve ne sono molte altre in attesa dì vedere una mano pronta a stringerla. I ringraziamenti a Clara, promotrice, dell'iniziativa e alla Stampa che l'ha divulgata, si sono sprecati. Il nascente circolo delle persone sole, a prescindere dall'età, dal sesso, dalla condizione sociale ha creato speranze e favorito anche qualche illusione. Quella per esempio che una volta costituito, il club possa risolvere tutti i problemi individuali, esistenziali, psicologici degli aderenti. Oppure che dal circolo si possa pretendere tutto e subito. I promotori di altre associazioni simili (e in città ce ne sono numerosi) sanno quanto sia difficile mettere d'accordo centinaia di persone, ognuna con i propri gusti, cultura, educazione, interessi, sensibilità, esperienza. Incomprensioni, defezioni, equivoci sono all'ordine del giorno quando non si ha chiara l'idea di partenza e ognuno cerca di anteporre le proprie esi¬ genze a quelle degli altri. Ecco perché Clara, nella introduzione, ha tenuto a precisare alcuni punti: «Ci siamo trovate qui per conoscerci, per stabilire insieme che cosa vogliamo fare, dove, come e quando. Qualcuno avanza pretese impossibili. Aspettiamo di trovare una sede, di misurare le disponibilità. Io credo nell'iniziativa ma a patto che tutte quante si diano da fare, con umiltà e generosità». La locomotiva comunque è partita e ha agganciato molti vagoncini. Fino a settembre c'è tempo per trovare una sede che potrà o essere messa a disposizione dagli enti locali oppure affittata da privati. Poi sarà la volta del programma vero e proprio con iniziative da promuovere in collaborazione con altri enti e associazioni. Domenica ha avuto molto successo l'idea di organizzare feste danzanti. Ma è chiaro che il circolo, così come ha proposto inizialmente Clara, non dovrà caratterizzarsi per promuovere soltanto balli o ppjv, ttte a carte. «Ci potrà essere anche questo «J» dice Clara — ma prima di tutto bisognerà pensare alla cultura, alla musica, al teatro, a metterci a disposizione per chi soffre, a imparare a stare insieme». L'entusiasmo, comunque, domenica a Palazzo Barolo era alle stelle. Si sono ascoltate le belle poesie in dialetto piemontese della Clara Sosia Boschero e tra un gelato e una bibita si sono stretti nuovi rapporti di conoscenza, si sono formati gruppi spontanei interessati a questa o a quell'atti vita. Taluni hanno insistito per coinvolgere La Stampa nelle future iniziative del costituendo circolo. Ma è stato risposto con doverosa franchezza che il compito del nostro giornale si esaurisce con la informazione sulle attività delle «Ragazze di ieri» e non può andar oltre. Nel corso dell'incontro Clara ha anche informato sugli sviluppi della proposta di promuovere un'asta di opere, il cui ricavato andrà al Comitato Ghirotti per la lotta contro il cancro. I pittori torinesi che hanno ade/ito sono dell'avviso di rinviare l'asta all'autunno per consentire una più consistente partecipazione di acquirenti. Al termine dell'incontro, l'Associazione fiorai della città ha offerto alle partecipanti una rosa. Un gesto di speranza e di augurio per le sorti delle «Ragazze di ieri». Guido J. Paglia

Persone citate: Boschero, Clara Apra, Clara Sosia, Ghirotti