.Macchine utensili 10% in pie nei '79

.Macchine utensili 10% in pie nei '79 Sensibile aumento della produzione .Macchine utensili 10% in pie nei '79 MILANO — Per i produttori italiani di macchine utensili il 1979 è stato positivo. Lo si apprende dalla relazione che il presidente uscente dell'Ucimu, Alberto Perno (nella carica gli è succeduto ora Bruno Rambaudi) ha tenuto all'assemblea dei costruttori svoltasi a Milano. Le consegne di macchine utensili per la lavorazione del metalli sono state pari a 1125 miliardi di lire per un aumento, rispetto al 1978, del 25% in termini correnti e del 10% in termini reali. La vitalità del settore, che negli anni passati si era espressa attraverso la capacità di affrontare nuovi mercati di sbocco, nel 1979 si è trasferita sul mercato Interno. La dinamica della domanda interna deve essere tenuta ben presente nell'analisi dei risultati del 1979, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni. Le vendite all'estero, infatti, hanno fatto segnare una leggerissima caduta in termini reali, cui, però, fa riscontro un elevatissimo aumento ( + 42%) delle consegne sul mercato nazionale. In questo quadro (e ricordando che nel 19781 livelli produttivi furono salvaguardati da flussi di esportazione veramente eccezionali) 11 risultato delle vendite italiane all'estero assume un altro significato, di segno positivo. Se in passato ad elevati livelli di domanda interna corrispondevano crolli della quota esporta-, tu, nel 1979 il carattere strutturale assunto dalle esportazioni per gran parte delle imprese, ha permesso che la quota delle vendite all'estero ritornasse su livelli medi, senza far segnare brusche diminuzioni. Si è cosi determinato un notevole aumento della produzione ed un pili sostenibile rapporto tra mercato interno e mercato estero. Il più importante risultato conseguito dall'industria Italiana nel 1979. In campo Interna¬ zionale, 6, senza dubbio, la conquista del terzo posto nella graduatoria dei Paesi esportatori. Il progresso compiuto, negli Anni 70, dalle esportazioni italiane è davvero notevole: l'Italia ha superato prima la Francia, poi la Oran Bretagna e la Repubblica Democratica Tedesca, successivamente, nel 1978. gli Stati Uniti e infine, nel 1979, anche la Svizzera. Soltanto il Giappone, protagonista del maggiore exploit produttivo degli Anni 70, ha ottenuto risultati migliori, superando l'Italia e collocandosi saldamente al secondo posto nella graduatoria degli esportatori. Nel 1979, l'Italia ha esportato macchine per un valore di 572,5 miliardi di lire (con un aumento del 12,2%), corrispondenti a circa 91 mila tonnellate ( + 2,4%). In termini reali si deve registrare un leggero calo (—0,7%)

Persone citate: Alberto Perno, Bruno Rambaudi

Luoghi citati: Francia, Giappone, Italia, Milano, Repubblica Democratica Tedesca, Stati Uniti, Svizzera