Morta la moglie di Gramsci di Livio Zanotti

Morta la moglie di Gramsci A 84 anni, nell'Ospedale dei bolscevichi a Mosca Morta la moglie di Gramsci DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Giulia Schucht, la vedova di Antonio Gramsci, è morta nella notte tra venerdì e sabato, in una stanza dell'ospedale riservato ai «vecchi bolscevichi», lungo lo «Shossè Entusiastov», alla periferia di Mosca. Aveva 84 anni, era una donna logorata da una vita scandita dalla malattia, ma non aveva perduto quella sommessa eleganza che subito colpi Gramsci al loro primo incontro, nell'estate del 1922, in un convalescenziario appena fuori della capitale sovietica. Per le sue vicende personali, i suoi affetti, che ormai spesso s'intrecciano con la storia italiana conservava un lucido interesse. Ancora non molti mesi addietro, ne aveva parlato volentieri per oltre1! un'ora alla nipote e agli amici che erano andati a farle visita, nella casa di riposo in cui alloggiava da lunghi anni, sulle colline di Peredelkino, . accanto alla dacia in cui visse lo scrittore e poeta Boris Pa- sternak. Si esprimeva in un italiano vivido, quasi commosso. In italia, Giulia Schucht era venuta con la famiglia. Il padre, Apollo, possedeva beni sufficienti per vivere un esilio intellettuale tra le maggiori capitali europee. Giulia studia a Roma, come le sue quattro sorelle. Frequenta il collegio musicale annesso all'Accademia di Santa Cecilia. Ma allo scoppio della prima guerra mondiale, diplomata in vio- lino, lascia il nostro paese. La famiglia Schucht si disperde per l'Europa in fiamme. Apollo Schucht prende contatto con Lenin e si appresta a rientrare in Russia. In febbraio e nell'ottobre gli Schucht sono a Mosca, vivono i giorni della rivoluzione. La tensione di quelle prove coinvolge anche Giulia, allora ventunenne. Ma quando la ragazza, cinque anni dopo, conosce ed ama Antonio Gramsci la politica non è la molla della loro relazione. Ad avvicinarli sembra essere piuttosto la comune, dolente umanità con cui guardano ad un futuro mondo nuovo. Porse è rimasto questo il sogno di Giulia Schucht, fino all'inizio della settimana, quando improvvisamente hanno deciso di ricoverarla. Venerdì sera stava ancora bene, cosi ha detto alla moglie del figlio Giuliano, poi nella notte il cuore ha ceduto. Di quel cuore Gramsci scriveva sempre dal carcere di Turi, timoroso che finisse prima del suo. Livio Zanotti

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