Eleganti in una gioielleria: «Fermi tutti e svuotano le 2 casseforti (500 milioni)

Eleganti in una gioielleria: «Fermi tutti e svuotano le 2 casseforti (500 milioni) Assalto di tre falsi clienti armati ie,ri pomeriggio in via Santa Teresa Eleganti in una gioielleria: «Fermi tutti e svuotano le 2 casseforti (500 milioni) Il laboratorio è al secondo piano, senza alcuna indicazione: i rapinatori erano al corrente di tutto - Legati la proprietaria, suo figlio, il direttore, due commesse e due giovani clienti - Venti minuti sotto la minaccia delle pistole * * Hanno truffato un miliardo eon società fasulle: é'm «arcete Si sono presentati in tre. distinti, occhiali scuri e valigette »24 ore» in mano ieri alle 17.50 nel laboratorio di oreficeria, argenteria i antiquariato di via S. Teresa 3. angolo via XX Settembre. Sembravano normali clienti, si sono fatti aprire le due porte azionate elettricamente poi hanno spianato le pistole. Una rapina da mezzo miliardo in gioielli e oggetti preziosi. Vittima la proprietaria Carla Zendrini. 68 anni, corso Francia 24. Il laboratorio è al secondo piano di un palazzo con uffici di banche, studi di professionisti, protetto nell'androne da una guardia giurata. Nessuna targhetta né all'ingresso né al secondo piano indica il laboratorio. I tre che si sono presentati ieri pomeriggio sapevano tutto. Hanno suonato, la prima porta s'è aperta, così la seconda ed eccoli all'interno. Oltre alla Zendrini ci sono il direttore Franco Giacobelli, 54 anni, un figlio della proprietaria, due commesse e altrettante clienti. Tutti si vedono puntare le pistole: «State fermi per favore, è una rapina*. Vengono stesi a terra. Uno dei banditi estrae dalla ..24 ore» delle bende da ospedale e con queste lega i presenti, tranne il direttore. Quest'ultimo viene costretto ad aprire le due capaci casseforti. Arraffano tutto. Il capo della banda prega i complici «di non toccare tedienti*. Obbediscono. Il lavoro di pulizia delle casseforti procede con relativa calma, perché il laboratorio non ha impianti d'allarme collegati con l'esterno. Svuotate le casseforti tre scendono tranquillamente senza dare nell'occhio. Venti minuti di lavoro hanno fruttato 500 milioni. * Un giro di truffe che avrebbe fruttato oltre un miliardo è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia Mirafiori. Quattro persone sono state arrestate mentre ad altre due, già in carcere per altro, sono stati notificati i mandati di cattura. In circa due anni d'attività, avrebbero carpito la buona fede di decine di aziende torinesi e astigiane. I sei. secondo le indagini della procura, avevano costituito due società fasulle: la «Zasa» di corso Traiano 68/11 e la «Ingros market» (che non ha nulla a che vedere con il più noto supermercato) di corso Unione Sovietica 345. La prima si preoccupava di acquistare con assegni rubati di conti correnti inesistenti decine di milioni di merce (dai generi alimentari ai cosmetici, dagli elettrodomestici, all'abbigliamento) e la seconda era incaricata di rivenderli esigendo il pagamento i contanti. E' chiaro che. dopo il primo acquisto, i truffatori non si facevano più vedere dai tornitori che si accorgevano del raggiro solo al momento in cui andavano in banca a riscuotere gli assegni. In carcere sono finiti; Catello Salvatore. 47 anni, corso Traia no 83; Nicola Tota, 26 anni, cor so Molise 77 e i fratelli Sabino e Cosimo Zaccaro, di 29 e 26 anni, residenti rispettivamente in via Pio VII 136 e corso Corsica 139.1 mandati dì cattura sono stati notificati ad Alessandro Taglni. 42 anni, via Gorizia 20 e Bruno Lazzari, 30 anni, via Volvera 19. L'accusa per tutti è di associa- gmcpintbqcpzione per delinquere, truffa e falso materiale in assegni. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che la banda agiva in prevalenza a Torino e Asti ma non disdegnava di portare a segno truffe un po' in tutta Italia. Molte ditte che avevano venduto alla «Zasa» ingenti quantità di materiali (gli «acquisti» varia-1 vano da mezzo milione a 120) li ricompravano poi in buona fede dalla «Ingros market». ir L'altra notte, alcuni sconosciuti hanno tentato di incendiare il magazzino di mobili della ditta buchera, in corso Agnelli 3, a Settimo. Per fortuna le fiamme non si sono sviluppate: soltanto due vetrate sono andate in frantumi e due sono state annerite dal fumo. i* I carabinieri della Compagnia Mirafiori hanno arrestato Adriano Callegari. 30 anni, via Caramagna 32, perché colpito da ordine di carcerazione per violazione agli obblighi della legge fallimentare. * I carabinieri di Villafranca Piemonte hanno arrestato il muratore Vincenzo Storniolo, 25 anni, di Bagheria (Palermo) via Bamacca 6 in soggiorno obbligato a Moretta via Balbis 1. vrdss

Persone citate: Adriano Callegari, Alessandro Taglni, Bruno Lazzari, Carla Zendrini, Catello Salvatore, Cosimo Zaccaro, Franco Giacobelli, Nicola Tota, Vincenzo Storniolo, Zendrini

Luoghi citati: Asti, Bagheria, Italia, Molise, Moretta, Palermo, Torino, Villafranca Piemonte