Pigna: gli anziani fuori dal ghetto

Pigna: gli anziani fuori dal ghetto L'esperimento ha avuto successo Pigna: gli anziani fuori dal ghetto PIGNA — Tra le iniziative che sono state portate avanti dalla Regione Liguria ed in particolare dall'assessorato ai servizi sociali, non deve essere dimenticata quella che ha permesso agli ospiti della ex caserma di Pigna, tutti cittadini italiani espulsi dal Nord Africa, di trovare una sistemazione confortevole, soluzione che consentirà anche ad oltre cento persone anziane di vivere degnamente la parte di vita che loro ancora resta e che può essere serena e attiva soprattutto se la società, con i suoi interventi sociali, riesce a difenderli non solo dalle malattie ma anche dalla solitudine, dalla spersonalizzazione, dall'umiliazione della carità e dei ricoveri. La Regione, dopo aver preso in consegna l'ex caserma di Pigna con i suoi ospiti, ha predisposto un piano di intervento per abbandonare gradualmente il vecchio edificio e, in accordo con i Comuni liguri che si sono dimostrati più adatti e disponibili, ricercare nuove forme di residenza abitativa e ambientale per tutti i 180 ospiti dell'istituto. La ricerca è stata fatta a seconda di bisogni nettamente diversi: alcuni ospiti erano totalmente autonomi e attivi, mentre altri presentavano difficoltà e difetti anche gravi, alcuni infine erano completamente immobilizzati o inabili. La ricerca della sistemazione più idonea è stata fatta assieme agli stessi interessati. Contemporaneamente, con pazienza e tenacia, si è stati vicini agli anziani per aiutarli a superare la comprensibile ansia e diffidenza verso i cambiamenti. Uno dei più restii al trasferimento si era dimostrato, all'inizio, il parroco don Umberto. Oggi però, ad operazione quasi ultimata, una delle testimonianze più significative del valore di questa opera è venuta proprio da lui che, incontrandosi con un gruppo di operatori, li ha ringraziati e pregati di ritornare ancora a Pigna per mantenee un contatto con quella trentina di anziani, i più inabili e debilitati, rimasti affidati al Comune di Pigna. Gli anziani però non sono più ospitati nella vecchia caserma, ma in un edificio che la Regione sta predisponendo per la cura dei cronici anche gravi. Tutti gli altri hanno trovato un'adeguata sistemazione: trentatré, ad esempio, sono stati ospitati a Laigueglia, in un ex hotel, WExcelsior», trasformato in un comodo, accogliente, pensionato di piccole dimensioni, con rette e servizi a totale carico della Regione. Per altri, poi, sono stati messi a disposizione otto vani organizzati: sei per due persone e due per una sola persona, ricavati nell'edificio di una ex-scuola del Comune rimasta vuota, in un complesso domiciliare attrezzato con una cucina nuovissima e altri vani di vita sociale affidato a tre collaboratrici domestiche, una cuoca e personale sociale e sanitario del servizio domiciliare per anziani già istituito e funzionante nella zona. Cinque persone stanno raggiungendo le altre 19 ospitate a Sestri Levante in una pensione gestita da privati quali soci della Cooptur (Cooperative turistiche); sei sono già sistemate a Loano, mentre altre sei stanno per trasferirsi a Sanremo presso la case di riposo dell'Onpi, passata alla gestione del Comune, nel quadro del programma degli indirizzi e dell'intervento economico della Regione. Nove, infine, sono stati trasferiti a Genova con una sistemazione particolarmente adatta, essendo tra essi compresi gli anziani con i difetti visivi più gravi ed una donna totalmente cieca. Questi ultimi, ospitati presso l'istituto uCliiossone» per non vedenti, possono godere dei servizi generali e di tutta l'assistenza specialistica sanitaria e sociale fornita dall'istituto. a. b.