Esponenti di Paesi islamici riuniti per la crisi afghana

Esponenti di Paesi islamici riuniti per la crisi afghana Presso Ginevra, con alcuni capi della guerriglia Esponenti di Paesi islamici riuniti per la crisi afghana Tra i ministri degli Esteri: Ghotbzadeh (Iran) e Shahi (Pakistan) NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE GINEVRA — Nel centro turist-icò di Mont Pèjerlri uh centinaio dì'cliliometH'da Ginevra, si é' aperto 'ieri'su Iniziativa del «Comitato degli Stati islamici» una conferei* za di due giorni sulla crisi afghana. Ai lavori che sono presieduti dal segretario generale del Comitato islamico, il tunisino Chatti, partecipano oltre 40 delegati tra cui 1 ministri degli Esteri dell'Iran Ghobtzadeh e del Pakistan Agha Shahi. Alle conversazioni si sono uniti alcuni esponenti dei diversi movimenti della guerriglia afghana, mentre il governo di Kabul non ha neppure risposto, com'era facile prevedere, all'invito. Tema della conferenza iniziata ieri è quello di elaborare un piano per proporre una soluzione per l'Afghanistan. Secondo le dichiarazioni del tu-, nisino Chatti, il progetto allo Studio a Mont Pèlerin prevederebbe uno statuto di neutralità per Kabul ; in una successiva riunione verrebbero poi preparate le modalità per il progressivo ritiro delle truppe russe. Durante la conferenza si esamina inoltre il grave problema dei rifugiati afghani nei Paesi confinanti, e soprattutto nel Pakistan. Il ministro degli Esteri iraniano Ghobtzadeh si è dichiarato soddisfatto della fase iniziale della riunione; di parere contrario sono invece molti osservatori internazionali presenti a Mont Pèlerin: secondo la loro opinione nessuna decisione importante potrà essere presa dalla Conferenza. Nel poriieriggio di ieri Abdul Rasul Sayaf, presidente dell'«alleanza islamica per la liberazione dell'Afghanistan», ha affermato in un intervento che già mezzo milio¬ ne di afghani hanno dato la vita per liberare il Paese dalle truppe sovietiche é che la lot-. la continuerà «Sino a quando t'obicttivo non saràr raggiunto», i, f. MOSCA — Il Cremlino non intende nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di un compromesso tra l'attuale regime di Kabul e le forze della guerriglia musulmana afghana, compromesso a cui in un certo modo mira il «Comitato sull'Afghanistan» riunitosi presso Ginevra. E' quanto emerge da un commento dell'agenzia sovietica Tass dedicato alla riunione.

Persone citate: Abdul Rasul Sayaf, Agha Shahi, Mont, Mont Pèlerin