Dure accuse a Pajetta e pei sulla sovietica Tempi Nuovi di Livio Zanotti

Dure accuse a Pajetta e pei sulla sovietica Tempi Nuovi Per una intervista rilasciata a «Per Spiegel» Dure accuse a Pajetta e pei sulla sovietica Tempi Nuovi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Una brusca ripresa dell'ostilità sovietica verso il pei investe adesso uno dei suoi massimi dirigenti, Giancarlo Pajetta, attaccato dalla rivista Tempi Nuovi con un sarcasmo che scivola nell'invettiva e prelude ad una nuova, rovente polemica. Sorprende il momento scelto dal pcus per rinfocolare la disputa con i comunisti italiani, usciti non male dalla recente prova elettorale, mentre la crisi internazionale dovrebbe assorbire tutte le attenzioni e le energie del Cremlino. Ma con ogni evidenza il rifiuto di Berlinguer a partecipare alla conferenza intercomunista di Parigi e il suo viaggio a Pechino rappresentano per i sovietici delle scelte di cui rendere conto Insomma è ancora e sempre l'autonomia dei partiti comunisti ad essere posta in discussione. «Non bisogna dimenticare che l'indipendenza e l'autonomia non sono da mettere in rapporto al contenuto della politica di un partito, né alle sue posizioni politico-ideologiche nella lotta di classe, bensì ai metodi esclusivamente e alla forma delle sue relazioni con gli altri partiti», afferma il settimanale, per contestare il buon diritto invocato dal pei di non andare all'ormai quasi dimenticata convocazione parigina. Anche il pretesto del quale Tempi Nuovi si serve per riaprire e sfogliare il Cahier de doléances potrebbe del resto apparire lontano. E' la nota intervista concessa da Pajetta al settimanale tedesco Der Spiegel. Ma al pcus hanno memoria di elefanti. Pervicacemente abbarbicati ad una concezione tolemaica dei rapporti con gli altri partiti comunisti, i dirigenti del pcus scrivono sprezzantemente delle «vaghe disquisizioni del compagno Pajetta», il quale, tuttavia, ed è questo il punto di maggiore rilievo. compagno parrebbe non esserlo più. «E' difficile credere che sia un comunista italiano a parlare. Soprattutto che si tratti di un uomo che in più occasioni ha rappresentato il proprio partito negli incontri con delegazioni ufficiali del pcus in condizioni di assoluta parità, a prescindere dal possesso o meno di missili; tanto più che questo stesso uomo soltanto poco tempo addietro è andato a colloquio con un partito che i missili ce li ha». Infatti, rispondendo alle domande dell'intervistatore, Pajetta aveva riassunto, in una delle tante battute con cui ama esprimersi, le ragioni dell'assenza italiana dalla conferenza di Parigi: «Sarebbe un incontro impari, perché i comunisti al potere dispongono dei missili e noi, in occidente, no». A partire da questa risposta ad effetto, l'articolo rivisto ed approvato al massimo livello nel partito sovietico, analizza le posizioni di Pajetta per condannarle senza appello. Se, si domanda retoricamente Tempi Nuovi, i rapporti e la comprensione reciproca tra i partiti comunisti al potere e quelli che non lo sono risulta impossibile per via dei missili, cosa dobbiamo lare? Forse i partiti non al potere dovrebbero procurarseli per poter discutere in piena parità con gli altri? Oppure gli altri dovrebbero disfarsi dei mezzi che garantiscono ia loro difesa? Ma il quesito che più interessa Tempi Nuoti e perché mai simili preclusioni non abbiano allora impedito a Pajetta (e a Berlinguer, l'innominato sempre presente in quest'articolo) di andare ad incontrare Hua Guofeng I dirigenti comunisti italiani pretendono di voler favorire un largo fronte di forze progressiste e favorevoli alla pace: ma, obietta Tempi Nuovi, forse non hanno ascoltato i discorsi che fanno a Pechino, diretti all'organizzazione della guerra contro l'Urss? La conclusione, di una rigidità tutta ideologica, non è inedita, ma stavolta costituisce la premessa ad un giudizio dalla cui durezza nessun dirigente del pei era stato finora neppure sfiorato. Dice elle il mondo è oggi l'arena di uno scontro gigantesco tra le forze del progresso e quelle della restaurazione. «Da quale parte sì schiera Pajetta in tale battaglia?». Livio Zanotti

Persone citate: Berlinguer, Giancarlo Pajetta, Pajetta

Luoghi citati: Mosca, Parigi, Pechino, Urss