Un'intesa tra i partiti di governo sulle alleanze per fare le giunte di Alberto Rapisarda

Un'intesa tra i partiti di governo sulle alleanze per fare le giunte Primo vertice dopo le elezioni amministrative delP8 giugno Un'intesa tra i partiti di governo sulle alleanze per fare le giunte Piccoli, Craxi e Spadolini si sono visti a Villa Madama - Hanno deciso di consultarsi prima di attuare le scelte negli enti locali - Un colloquio con Cossiga sulla politica internazionale e la visita di Carter - Saltato il previsto incontro con i ministri economici ROMA — Doppio vertice della maggioranza ieri a Villa Madama, lontano dalle orecchie indiscrete dei cronisti. Il presidente del Consiglio Cossiga ha ricevuto nella sua residenza ufficiale una splendida vilia alle pendici di Monte Mario, i segretari dei partiti che formano il governo, Piccoli (de), Craxi (psi) e Spadolini (pri). All'ordine del giorno di questo incontro, il primo dopo le elezioni, c'era la politica internazionale la visita a Roma del presidente degli Usa Carter e la prossima attività del governo. In verità, era intenzione di Cossiga discutere ieri del programma economico, ma all'ultimo momento ha dovuto cambiare tema per la forzata assenza di due ministri economici. Si parlerà diffusamente della politica economica in un altro incontro che si terrà la prossima settimana. Al termine del colloquio a quattro, c'è stato poi un «minivertice» a tre, tra i segretari dei partiti, senza il presidente del Consiglio, dove si è parlato della formazione delle giunte locali. I due incontri si sono svolti in un clima buono. Cossiga è stato trattato da trionfatore dai segretari dei partiti che lo appoggiano. Pare che Piccoli ne abbia tessuto grandi elogi mentre tutti concordavano sul fatto che il governo a tre è rafforzato dopo le elezioni amministrative. I quattro capi hanno solo fatto una prima colazione a base di caffè e brioches nella sala detta di Giulio Romano. Attorno al parco che circonda la villa era strettissima la sorveglianza delle forze dell'ordine dotate anche di mezzi blindati. Nell'incontro a quattro si è parlato anche del prossimo vertice dei Paesi industrializzati che si terrà a Venezia, mentre il sen. Spadolini ha sollecitato una rapida approvazione delle modifiche alla legge bancaria. I quattro hanno concordato anche che bisogna rapidamente convertire in legge il decreto per la riforma dell'editoria. Al termine dei colloqui solo il sen. Spadolini ha parlato con i cronisti che attendevano fuori dalla villa: -L'incontro ha avuto una particolare importanza per confermare le scelte occidentalistiche e atlantiche dell'Italia alla vigilia dell'arrivo del presidente Carter a Roma e del vertice di Venezia», ha detto. Usciti dall'argomento internazionale, i tre segretari dei partiti della maggioranza si sono poi appartati, senza Cossiga, per andare ai problemi interni. Il tema è stato il comportamento che i tre partiti di governo dovranno tenere nella formazione della maggioranza nelle giunte regionali, provinciali e comunali. Argomento assai delicato che forse può avere riflessi politici anche a livello nazionale. Attorno alle maggioranze delle giunte possono svilupparsi infatti soprattutto nella de e nel psi diverse strategie politiche per il futuro. Piccoli ha chiesto a Craxi di ridurre la partecipazione dei socialisti nelle giunte di sinistra col pei solo nei casi strettamente indispensabili ed obbligati e ha fatto presente che la de non vede di buon occhio un'eventuale collaborazione dei suoi alleati con partiti di estrema sinistra come Democrazia proletaria e pdup. Craxi è stato più guardingo, attendendo di conoscere dettagliatamente le informazioni che i segretari provinciali e regionali del psi gli avrebbero illustrato fin da ieri pomeriggio; Spadolini ha ripetuto che le sue preferenze, vanno a maggioranze a tre anche negli enti locali. Tutti hanno rilevato che numericamente in nessuna regione è Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Luoghi citati: Italia, Roma, Venezia