Ecco l'anagrafe dei camping italiani sono 1808 con prezzi e servizi diversi di Remo Lugli

Ecco l'anagrafe dei camping italiani sono 1808 con prezzi e servizi diversi Ormai siamo alla vigilia della grande ondata di partenze Ecco l'anagrafe dei camping italiani sono 1808 con prezzi e servizi diversi Siamo al terzo posto in Europa • Le Regioni si sono accordate per fissare una graduatoria di caratteristiche: ogni campeggio avrà le proprie «stelle» come la guida Michelin Giorni di vigilia per i campeggiatori. Il grosso è sul piede di partenza, si riordinano le roulottes, si controllano le tende, si fanno girare i motori dei campers. E nei 1808 campeggi italiani si è nell'ansiosa attesa degli arrivi in massa. Le condizioni atmosferiche sono state fin qui avverse; il proseguimento delle lezioni nelle scuole, le elezioni amministrative sono stati altri elementi di turbativa per il normale andamento turistico. L'anno scorso, di questi giorni, c'era già movimento intenso dappertutto, quest'anno le cose vanno a rilento, da ogni parte. Tutti i camping sono aperti, ma i gestori in molti casi contano le piazzole occupate con le dita delle mani. Abbiamo detto 1808 campeggi. Siamo al terzo posto, in Italia, per il numero, staccati ampiamente dalla Francia che dispone di 6800 campeggi regolari e di 2100 campeggi rurali e aree di sosta rurali per il turismo. Al secondo posto c'è la Gran Bretagna, con 4000 campeggi. L'Italia, paese del sole (quando le cose vanno meglio di come sono andate in questa primavera) ha un territorio che invita alla vita all'aperto, al turismo, appunto, da campeggio. Il numero dei camping, come dimostra il confronto con quelli di Francia e di Gran Bretagna, è assolutamente insufficiente. Non appena l'esercito dei campeggiatori incomincia a muoversi e a quello italiano si aggiungono gli eserciti stranieri, trovare la plazzola in un camping italiano diventa proble- matico. Praticamente dalla prima decade di luglio alla terza di agosto la ricerca di un posto in un campeggio diventa un problema angoscioso chi viaggia finisce per scombinare le proprie tappe programmate, fermandosi ancora in pieno giorno per non perdersi l'occasione di attendarsi. Tutto questo si ripeterà anche quest'anno, indipendentemente dal prezzi che si sono fatti ovunque più salati, in genere con un aumento del ven ti per cento, ma in certi casi anche de) trenta. Diamo una occhiata in giro facendo qualche esempio. In Liguria, a Celiale, campeggio Delphis: roulotte c tenda con quattro persone, 12 mila lire al giorno, ogni persona in più lire 2400; forfait per un mese, 340 mila lire compresa luce e spiaggia e plazzola sul mare. In Sicilia, a Cefalù, campeggio Sanfilippo: roulotte 1600 lire, 1600 ogni persona, 1100 lire l'auto, 800 lire la luce Sulla Riviera Romagnola, Campeggio Cesenatico: 1800 lire per la piazzola, luce a parte, 1800 lire per persona. In Calabria, a Marina di Rossano (Cosenza): roulotte 1800 lire, ogni persona 1900 compresa la luce. Il campeggio è vasto, con 2600 piante, campi da tennis e da pallavolo, animatrici per i giochi dei ragazzi nel pomeriggio e per gli adulti la sera. In Sardegna, a Baia Saraceno di Palau: 3500 lire la roulotte, 1700 lire l'auto, 2000 lire per persona. Ogni camping ha prezzi diversi, come si vede, anche le regolamentazioni sono diverse, si accavallano, a volte si contraddicono. Talune Regioni hanno votato la legge che regolamenta i campeggi (Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giù. Ila, Emilia-Romagna, Mar che, Abruzzi, Puglia), le altre non vi hanno ancora provveduto e il settore segue le disposizioni statali del '58 in base alle quali le prefetture sono competenti in materia. Spiega Anna Maria Vanni, direttrice della Federcampeggio che ha sede a Firenze: «Per evitare che si arrivi ad una legislazione diversa tra area ed area, le Regioni si sono accordate per fissare almeno le caratteristiche che classificheranno i vari campeggi, secondo il metodo delle categorie degli alberghi». Si andrà da una stella a quattro stelle. Esempio: i camping con una stella avranno piazzole non inferiori a 60 metri, un wc ogni 20 ospiti, una doccia ogni 30, ecc.; mentre quelli con quattro stelle avranno piazzole non inferiori a 90 metri, un wc e una doccia ogni 15 ospiti. I campeggi sono pochi e, per di più, a sentire molti gestori, non sono ben visti dalle autorità: è un turismo solitamente osteggiato. Dice Bruzzone, titolare del «Tempo d'estate» di Cerlale: «Specialmente da parte delle amministrazioni di sinistra sì tenderebbe a far sloggiare i campeggi per dar spazio a centri sociali diversi. Ma anche chi ha trascorso tutto l'anno in città, ha il diritto di venirsi a godere il sole sulla spiaggia». La signora Vanni cerca la discussione: «Vogliamo il dibattito, rifiutiamo le azioni di forza, ci possono essere motivi giusti da una parte e dall'altra, si possono trovare alternative, l'importante è parlarne e non essere contro i campeggi atuttii costi». Remo Lugli Vacanze con fenda e motocicletta, in un camping della Riviera ligure di Ponente (Cesure Bosio)

Persone citate: Anna Maria Vanni, Bruzzone, Cefalù, Ponente, Sanfilippo, Saraceno