Carter chiederà che la Cee rallenti le sue iniziative sul Medio Oriente di Ennio Caretto

Carter chiederà che la Cee rallenti le sue iniziative sul Medio Oriente Al vertice di Venezia dei sette Paesi più industrializzati Carter chiederà che la Cee rallenti le sue iniziative sul Medio Oriente II presidente Usa non nasconde qualche timore per la decisione dei Nove sull'Olp - Insisterà anche sul boicottaggio delle Olimpiadi e su pressioni per gli ostaggi in Iran DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Al vertice dei Paesi industrializzati, a Venezia, il presidente Carter rivolgerà un appello all'Europa perché faccia fronte comune con gli Stati Uniti sui più. gravi problemi politici internazionali, in particolare la Palestina, l'Afghanistan e l'Iran. Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato Warren Christopher, commentando la dichiarazione del Consiglio europeo, accolta l'altro ieri a Washington con sollievo, ma anche con qualche timore. Carter insisterà affinché i Nove: 1) ritardino le loro iniziative in Medio Oriente in modo da consentire a Egitto e Israele di concludere i negoziati su Cisgiordania e Gaza; 2) aderiscano in misura organica anche se non completa al boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca; 3) accentuino le pressioni sull'Iran per il rilascio degli ostaggi dell'ambasciata americana. Al tempo stesso Carter chiederà agli alleati di definire una strategia congiunta in Europa verso l'Urss. Il presidente americano è favorevole alla ripresa della distensione, ma intende avviare il dialogo da una posizione di forza. A questo scopo propone un rafforzamento della Nato, e l'intensificazione dei rapporti con la Jugoslavia. Carter ha accettato una richiesta del vicecapo di stato maggiore jugoslavo, il generale Pekic, di recarsi negli Stati Uniti per forniture militari. Mentre il presidente sarà in Italia e Belgrado, il generale Pekic discuterà l'acquisto di missili anti7nissilLe missili antxereì e anticarro, nonché di attrezzature di sorveglianza elettronica. Queste forniture sono destinate al fronte orientale jugoslavo, quelle con l'Urss. L'appello di Carter, sia sul Medio Oriente e sull'Asia Centrale che sull'Europa, è destinato a evitare pericolose fratture nell'Alleanza occidentale e ad prevenire eventi che potrebbero avere disastrose ripercussioni sull'equilibrio internazionale. Dopo la dichiarazione del Consiglio europeo sulla Palestina, sembra che il presidente individui due tempi nella discussione del problema. Il primo dovrebbe essere quello dell'accordo tra Egitto e Israele sulla Cisgiordania e su Gaza. Il secondo dovrebbe essere quello di un accordo più ampio, con la partecipazione della Giordania, della Siria, e forse di altri Paesi come l'Arabia Saudita. La partecipazione dell'Olp viene condizionata da Carter alla rinuncia alla distruzione di Israele e alla accettazione della risoluzione 242 dell'Onu Quando la sicurezza israeliana fosse garantita, gli Stati Uniti diverrebbero più flessi bili sulla Palestina. Nell'intervista alla televisione italiana, il presidente ha dichiarato di non contemplare un intervento militare contro l'Iran, nel caso che non rilasci sollecitamente gli ostaggi. Ma ieri il portavoce Jódy Powell ha precisato che questa rinuncia è solo temporanea. «Il presidente non esclude l'impiego della forza per sempre», ha detto Powell. Analogamente, Carter desidera ottenere un ritiro almeno parziale delle truppe sovietiche dall'Afghanistan. Se VUrss continuasse a rifiutarlo, egli metterebbe in atto un piano per una presenza militare nel Golfo Persico. In entrambe le situazioni, si delineerebbe un pericoloso confronto. Di qui la necessità che l'Europa si adoperi per il raggiungimento pacifico di tali obiettivi. Per il rafforzamento della Nato, i Paesi europei dovranno addossarsi oneri maggiori degli attuali. Vi è infatti il rischio che gli Stati Uniti debbano ridurre le loro truppe in Germania. Il motivo è die il Congresso progetta di tagliare di 25 mila unità gli effettivi americani. Questa riduzione si accompagna al ripristino dei registri d'iscrizione alla le-. va. Attualmente le forze armate americane stanno perdendo i giovani migliori, quelli con titoli di studio. Il Congresso si propone di eliminare' i militari meno qualificati, e sostituirli con altri di grande preparazione. Per un certo intervallo di tempo, alle forze armate mancherebbero però circa 20 mila unità. In Europa soldati europei ' dovrebbero prenderne il posto, forse definitivamente. Ieri Carter sit è ritirato a Camp David per prepararsi al vertice di Venezia. Il presiden-i te ha ricevuto il segretario di! Stato Muskie e il ministro del Tesoro Miller, che lo accompagneranno. Erano con lui anche il consigliere Brzezinski e il ministro della Difesa Brown. Agli industrializzati, la superpotenza farà presente anche un'altra cosa: e cioè che occorre limitare ulteriormente le importazioni di petrolio, 'e sviluppare fonti alternative di energia. Secondo il sottosegretario Christopher, l'intervento di Carter avrà eccezionale importanza. Il presidente 'lo metterà a punto a Roma, nel corso della sua visita in Italia. Dopo il vertice, oltre alla Jugoslavia, Carter visiterà anche Spagna e Portogallo. Ennio Caretto

Persone citate: Brown, Brzezinski, Pekic, Powell, Warren Christopher