Calzature, l'autunno sarà tempestoso
Calzature, l'autunno sarà tempestoso Più difficile vendere, le aziende riducono la produzione Calzature, l'autunno sarà tempestoso VIGEVANO — Nei primi' cinque mesi dell'anno la cassa integrazione nel settore calzaturiero a Vigevano, nella Lomellina e nel resto della provincia di Pavia, ha raggiunto le 384.573 ore; 173.945 in più dell'analogo periodo dell'anno scorso. L'aumento è stato dell'82 per cento. 1 E' un segnale allarmante per un comparto produttivo clic finora aveva continuato a tirare. Imprenditori, lavora-1 jtori e sindacati sono preoccupati anche da un secondo ciato, per ora parziale, quello relativo a maggio, in cui si è riscontrata una ulteriore impennata di inattività. Le aziende, attuando uno, due e anche tre giorni di cassa tote-: grazione la settimana hanno' sommato ben 210.000 ore, con¬ tro le 65.426 del'79. Il confronto che maggiormente dà una chiara lettura del momento difficile è quello con il mese di marzo di que-: sfanno. Allora la cassa integrazione aveva raggiunto il tetto delle 147 mila ore (90 mila nel marzo dell'anno scorso); ma era un calo comprensibile dell'attività dei calzaturifici tenuto conto che marzo1 è uno dei periodi dell'anno in cui avviene il cambio della produzione fra stagione estiva e quella per l'autunno-inverno. La domanda stava già calando sul finire del secondo semestre del '79 per cui il lavoro a fasi alterne era stato previsto. L'ulteriore diminuzione dell'attività delle fabbriche a maggio rappresenta invece un segnale oggettivo della crisi che ha investito il mondo calzaturiero. Il fatto che questo fenomeno si sia manifestato in modo massiccio anche in un'area avanzata del settore calzaturiero come è quella vlgevanese vuol dire che i fabbricanti di scarpe devono trovare rapidamente «qualcosa» per fronteggiare il peggio che forse deve ancora arrivare. La prova del nove è prevista per i primi di settembre,; quando si presenterà il cam-1 pionario per la primavera-estate successiva. Ormai l'80 è un anno perso per i calzaturieri, i quali si prodigano in azioni di difesa. Ecco spiegata la frenesia degli operatori nella ricerca di modelli nuovi e di materiali tali da contene¬ re i prezzi dei prodotti finiti per vincere la concorrenza. Oltre a scontare «gli aumenti delle scarpe» si sta vivendo un'altra fase della trasformazione del settore. E' anche l'inìzio di un ciclo selettivo imboccato nell'autunno scorso e accelerato nella fase congiunturale avversa. A settembre — dice Davide Figiacone, della Cgil — vedremo se l'attuale congiuntura produttiva sarà in condizioni di reggere alle difficoltà presenti e future. Il direttore dell'Associazione vlgevanese industriale, Leonardo Soana, è dello stesso avviso. «I fabbricanti — aggiunge — devono fronteggiare ora una serie di interrogativi sull'immediato futuro delle loro aziende». Giancarlo Rolandi
Persone citate: Davide Figiacone, Giancarlo Rolandi, Leonardo Soana
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