Banditi barricati in banca a Milano minacciano di uccidere 25 ostaggi: drammatiche trattative nella notte di Marzio Fabbri

Banditi barricati in banca a Milano minacciano di uccidere 25 ostaggi: drammatiche trattative nella notte Dopo un fallito assalto alla sede centrale del Banco di Roma Banditi barricati in banca a Milano minacciano di uccidere 25 ostaggi: drammatiche trattative nella notte I malviventi sarebbero tre - Parlano con la polizia attraverso il telefono interno - Vogliono denaro ed elicotteri per fuggire: «Altrimenti faremo una strage» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Tre uomini con 25 ostaggi sono asserragliati da ieri pomeriggio nella sede centrale del Banco di Roma. Volevano fare un rapina, ma sono rimasti tra due porte di vetro antiproiettile.'Quando è scattato l'allarme gli hanno chiuso di dietro anche i cancelli di ferro, bloccandoli. Da ieri pomeriggio è in corso un assedio che può risolversi soltanto con la resa: una irruzione della polizia non è possibile perché 1 malviventi sono protetti dagli stessi cristalli infrangibili che li hanno presi in trappola. Si è patteggiato nel tentativo di convincere i tre a rinunciare a quanto avevano chiesto sulle prime: due grosse borse piene di soldi, un elicottero e via libera per la fuga. Due, secondo voci, potrebbero essere tra gli evasi da San Vittore il 28 aprile scorso. La polizia e il magistrato' che conduce la trattativa sono avari di particolari e di quanto avviene nell'enorme palazzone del Banco di Roma, nel cuore di Milano a poche decine di metri dal Duomo. Il procuratore della Repubblica di Milano, dott. Mauro Gresti, e il procuratore aggiunto, dott. Bruno Siclari, rifiutano di parlare. «Non possiamo dire niente», hanno detto i due magistrati, appena sono stati attorniati dai giornalisti. — Quanti sono gli ostaggi? ••Non ve lo possiamo dire». — Ci dicono 20o25. «Più o meno», hanno risposto Gresti e Siclari. —E i banditi quanti sono? ••Non lo possiamo dire». — Che previsioni fate sugli sviluppi della vicenda? • Sono in corso trattative». —Quanto dureranno? -Si prevedono lunghe».. Questo colloquio è avvenuto alle 20 ma, a quanto sembra, una mezz'ora più tardi i banditi avrebbero ridimensionato le loro pretese tenendosi in contatto telefonico ogni quarto d'ora con il capo della Squadra Mobile, per avere garanzie sulla propria incolumità. Il pomeriggio terribile del Banco di Roma è cominciato pochi minuti prima delle 16. Sul retro dell'edificio, alla porta che dà sull'angolo tra via Bocchetto e via Santa Maria Pulcorina (un incrocio che la tradizione popolare di Milano chiama le «Cinque vie», un tempo ricettacolo di malavita), si sono presentati i banditi. Vestiti abbastanza eie gantemente. tutti con la cravatta, in modo dunque da non destare sospetti. Hanno aperto la prima porta a vetri e so no giunti davanti alla secon da che è blindata. Senza forzarla, senza destare sospetti, sono riusciti a superarla fp. cendosela aprire. Lo stesso hanno fatto con un'altra identica e comandata elettricamente. Come non si sa. Comunque i tre sono giunti nell'ufficio portafoglio vaglia, pieno d'impiegati. Quindi i banditi, secondo quanto è filtrato all'esterno, gli avrebbero consegnato due grosse borse del tipo usato per fare la spesa e l'avrebbero invitato ad andare a riempirle. Palazzi, insieme ad un collega, ha invece subito telefonato alla polizia facendo in modo che i tre rimanessero intrappolati nell'ufficio portafoglio vaglia, una barriera imperforabile di vetro davan ti e una di dietro. ' In questa prima fase più concitata un impiegato è stato colpito sopra l'occhio destro col calcio di una rivoltella ed è rimasto ferito. Appena cominciato l'assedio i banditi si sono offerti di farlo uscire ma ha rifiutato per rimanere insieme ai colleghi. Solo dopo le 21.30 ha accettato di andare quando era arrivato allo stre mo delle forze. Mezz'ora dopo anche tre impiegate sono state liberate. Appena la notizia si è diffusa la gente ha cominciato a gremire le strade del centro, poi si è aperta di colpo per lasciar passare l'arcivescovo Carlo Maria Martini accolto da un applauso timido. 8i è pensato per un attimo che fosse stato chiamato per un tentativo di mediazione ma egli stesso ha smentito uscendo dieci minuti dopo. 'Milleduecento impiegati del Banco di Roma si affollano intorno alla polizia per chiedere notizie. In mezzo agli ostaggi c'è anche un dirigente sindacale e vengono convocati per un attimo anche i rappresentanti dei lavoratori, Dal centralino si provvede ad avvertire le famiglie dei 25 presi in ostaggio. Man mano che telefonano per informarsi si cerca di tranquillizzarli spiegando loro che i congiunti non corrono rischi. «Inutile che veniate» si avverte, ma se insistono vengono invitati in un albergo a pochi passi dalla banca. L'andirivieni dei poliziotti con i giubbotti antiproiettile efrenetico ed incomprensibile soprattutto tenendo presente che i banditi sono al sicuro in un acquario impenetrabile. C'è un giornalista che nelle primissime fasi riesce a vederli. Si intrufola insieme alla polizia e giunge nel locale apertura corriere» da dove viene condotta la trattativa al telefono. Da un'anticamera riesce a gettare un'occhiata e scorge, quattro ostaggi seduti per terra. Paiono tranquilli.' Li tiene sotto tiro un uomo corpulento in maniche di camicia e cravatta. Il viso è coperto da un cappuccio verde, in mano ha una grossa pistola; quando scorge la polizia che gli si sta avvicinando fa un gesto con l'arma per fare allontanare tutti. Non vuole trattare di persona, solo per telefono interno. Alle 21,30 1 dirigenti della Procura della Repubblica, con aria preoccupata, spiegano che la trattativa sarà ancora lunga e difficile. I banditi non si fidano, per evitare il rischio di una irruzione hanno messo dei cappucci anche sulla testa di qualche ostaggio. La tensione è sempre altlssl- Marzio Fabbri

Persone citate: Bruno Siclari, Carlo Maria Martini, Mauro Gresti, Palazzi, Siclari

Luoghi citati: Milano