Terza eruzione del vulcano Sant'Elena Città sgomberate, cenere a trecento km

Terza eruzione del vulcano Sant'Elena Città sgomberate, cenere a trecento km E' stata forse più violenta della prima, meno di un mese fa Terza eruzione del vulcano Sant'Elena Città sgomberate, cenere a trecento km DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Per la terza volta in meno di un mese, il vulcano Sant'Elena è ieri esploso in una spettacolare e drammatica eruzione. Una colonna di fumo e di fuoco si è levata dal suo cratere, e pietre e cenere sono state lanciate fino a sedici chilometri di altezza. Un torrente di lava ha incominciato a scendere dai suoi pendii devastati. La cenere si è abbattuta su località distanti anche 300 chilometri. Il fragore e i bagliori sono stati avvertiti da oltre 1 milione di persone in un'area vastissima, svegliate nel cuore della notte. A tutti le autorità hanno dato l'ordine di restare chiusi in casa. Solo con una maschera è permesso uscire I geologi hanno dichiarato che l'eruzione potrebbe avere avuto la stessa Intensità della prima del 18 maggio scorso, e rivelarsi forse àncora più pericolosa. Uno di essi Bob Morris, ha asserito che «l'attività del vulcano è scemata, ma non ò. affatto finita, e non si può escludere che riprenda con maggiore violenza». Morris, che si è subito recato in aereo nelle prossimità del Sant'Elena, ha detto: «L'esplosione lia di nuovo superato di 25-50 volte quella della bomba atomica di Hiroshima... L'aereo sembrava penetrare nell'inferno, era tutto nero e gli scoppi si susseguivano senza interruzione. Non avevo mai visto ima cosa simile'. Le autorità non hanno ancora trovato vittime, e sperano che non ce ne siano. Ma la signora Connie McReady sindaco di Portland, una città a 65 chilometri dal vulcano, ha spiegato che «è troppo presto per esseme sicuri». «Si aggiravano da quelle parti studiosi e turisti, ed erano in corso lavori di risanamento», ha detto. A Portland il sindaco ha imposto un limite di velocità di 15 chilometri alle automobili, e chiuso il traffico portuale, a causa della cenere. La cittadina si era ripresa dagli effetti della prima eruzione solo una settimana fa, dopo essere rimasta semisepolta dal fango dovuto alla pioggia. Per prudenza il villaggio di Cougar. il centro abitato più prossimo al Sant'Elena, è stato sgomberato non appena la grandine di pietre è cessata. La polizia ha dichiarato che la cenere continuava a cadere «fitta come la neve» e i sassi avevano provocato danni alle case. La popolazione di Cougar è rimasta praticamente prigioniera del vulcano per sei ore quando sono arrivate le squadre di soccorso. In un raggio di trenta chilometri dal cratere la polizia ha istituito una «area rossa» a cui è proibito l'accesso. «Quello che la prima eruzione aveva lasciato in piedi — ha asserito — questa lo ha distrutto. La terra brucia». Pare che la quantità di cenere emessa dal vulcano sìa maggiore di quella del 18 maggio. In certi punti formava sul terreno una coltre di quasi 3 centimetri, e nell'area rossa superava 1 due metri. La .cenere ha.raggiunto i grandi centri urbani di Seattle e. più oltre, di Vancouver in Canada. Ha colpito particolarmente la costa dello Stato di Washington, considerata tra le più belle degli Stati LJniti. Si sono trovati in grave difficoltà soprattutto i pendolari. Alcuni treni non sono partiti, e la polizia ha segnalato numerosi incidenti. Gli aeroporti sono rimasti chiusi sin verso mezzogiorno. La stampa americana ha accolto con ansia la terza eruzione del Sant'Elena, pro¬ spettandone una quarta catastrofica. Un giornale ha scritto che sarebbe «l'avvisaglia di un'esplosione gravissima... che potrebbe portare anche dei terremoti». I geologi hanno smentito che l'ipotesi «poggi su dati sicuri». Bob Morris ha dichiarato che «qualsiasi sviluppo è possibi le. ma vi sono anche buone possibilità che non accada più nulla di tragico». 1 geologi hanno chiesto due o tre giorni di tempo per studiare il feno meno e giungere a una con clusione. Come ieri, anche oggi useranno strumenti della Nasa, l'ente spaziale americano, e gli aerei spia U-2, per condurre studi dall'alto ed esperimenti nell'atmosfera. e.c.

Persone citate: Bob Morris, Connie Mcready