La Cee: «Associare l'Olp alle trattative» Duro documento sull'invasione afghana di Mario Pirani

La Cee: «Associare l'Olp alle trattative» Duro documento sull'invasione afghana Si è concluso a Venezia il vertice della Comunità europea La Cee: «Associare l'Olp alle trattative» Duro documento sull'invasione afghana I Nove disposti a partecipare a un «sistema di garanzie internazionali» per il Medio Oriente - Reazione negativa di Arafat - L'attacco alPUrss, se rassicura gli Stati Uniti, potrebbe condizionare i colloqui di Schmidt a Mosca DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VENEZIA — «Sul Medio Oriente non abbiamo scelto né una rotta di collisione né una forma di supporto a Camp David, ma oltre agli Stati che partecipano a quella trattativa e assieme ad altri Paesi interessati vogliamo portare avanti un'iniziativa che si muova accanto all'altra». Cosi Cossiga, nella conferenza stampa di chiusura del vertice veneziano dei Nove Paesi Cee, ha commentato il documento approvato alla fine della seduta, la cui definizione si era protratta per due giorni. Un documento, ha detto Giscard, che «risponde a quanto la Cee poteva e doveva dire». L'Europa — ha aggiunto il presidente francese — si presenta ora «con una sua responsabilità nel gioco delle grandi forze mondiali». Nel documento è ribadito il diritto all'esistenza e alla sicurezza di Israele — di cui si condanna, per altro, la politica degli insediamenti — e si rivendica «il riconoscimento dei diritti legittimi del popolo palestinese, che deve essere messo in grado dì esercitare pienamente il suo diritto all'autodeterminazione». In proposito — e questa è una delle novità — i Nove dichia- rano la loro disponibilità a partecipare, nel contesto di un regolamento globale, a un sistema di garanzie internazionali, concrete e obbligatorie, anche in loco». L'altra novità consiste nel riconoscere che «la messa in opera di questi obiettivi richiede l'adesione e il concorso di tutte le parti», e nel ribadire che questi principi «valgono per tutte le parti interessate, e quindi anche per il popolo palestinese e per la Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) che dovrà essere associata al negoziato». Infine i Nove hanno deciso di inviare una missione in Medio Oriente per prendere 1 primi contatti. Sui tempi di questa iniziativa, che sarà affidata alla presidenza del Consiglio del ministri della Cee, Cossiga non ha però voluto fornire precisazioni. E' probabile che si aspetti il passaggio dalla presidenza italiana a quella lussemburghese, anche per consentire prima la ripresa degli incontri di Camp David, fissata per l'inizio di luglio. La preoccupazione di fugare le apprensioni americane è stata indubbiamente presente nell'elaborazione di questa, sia pur cauta, apertura del gioco europeo in Medio Oriente, e il nostro ministro degli Esteri, Colombo, riferendo al vertice sulla sua re cente missione negli Stati Uniti, ha ricordato di aver detto a Carter che «a solléci^ tare la Cee sono stati proprio quei Paesi arabi moderati che gli Usa hanno invano cercato di associare a Camp David». Da una indiscrezione raccolta negli ambienti della delegazione italiana si è saputo di una lettera del governo saudita alla Cee in cui si afferma che a questo punto «tacere o far marcia indietro sa rebbe dannoso per noi e per voi». Quasi a confermare le difficoltà In cui si muove l'iniziativa comunitaria, è venuto in mattinata un commento di Arafat: «A Venezia vogliono darci un osso da rosicchiare — ha detto il leader dell'Olp — Questo genere di conferenze non può decidere sul futuro del popolo palestinese, che resta affidato alle armi». La spiegazione migliore di questa reazione, che potrebbe sembrare ingrata e negativa la fornisce la Pravda, che pure attacca il vertice veneziano: «Questo approccio al problema —scrive il giornale moscovita — non ha nulla in comune con il desiderio di trovare una reale soluzione».Queste affermazioni rivelano la preoccupazione del sovietici di essere esclusi da una trattativa sul Medio Oriente che l'iniziativa europea potrebbe, se non oggi in futuro, allargare agli apporti finora mancati a Camp David. Del resto il disappunto di Mosca per le posizioni dei nove Paesi sono destinate ad essere alimentate dal documento votato sull'Afghanistan, che sottolinea 11 «carattere autenticamente nazionale della resistenza di tutto un popolo» e denuncia «l'intensificazione delle operazioni militari condotte dalle truppe Mario Pirani (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Arafat, Cossiga, Schmidt