Voto al Cottolengo dp presenta ricorso

Voto al Cottolengo dp presenta ricorso Voto al Cottolengo dp presenta ricorso Al Tar e alla Commissione centrale contro la de - Potrebbe riavere il seggio in Comune (perso per 58 suffragi) Per il nuovo governo a Palazzo civico gli elettori nanne consegnato ai partiti due possibilità:.giunta di sinistra (pei. psi) con 45 consiglieri, o «pentapartito» (de. psi. pri. psdi. pli) con 43 voti su 80. Mentre le forze politiche discutono su questa ipotetica alternativa, ieri nel già complesso panorama di contatti e dichiarazioni si è inserito un fatto nuovo. I demoproletari hanno contestato i .risultati del seggio 936 del Cottolengo dove, a loro giudizio, sono av venute «irregolarità gravit tali da far annullare la scelta di quegli elettori: 272 degenti che hanno espresso, nella quasi totalità, la preferenza per la de. Se la de perdesse quei consensi dp — esclusa dalla Sala rossa per 58 voti — otterrebbe nuovamente un rappresentante in Consiglio comunale. Quali irregolarità sono avvenute al Cottolengo? I demoproletari dicono che. per errore, il presidente del seggio 936 ha fatto votare per Comune e Provincia anche persone non residenti a Torino. Quando si è accorto dello sbaglio ha accantonato l'urna e ha ripetuto tutte le operazioni dall'inizio. Lo spoglio è avvenuto sulla seconda urna, ma anche qui — secondo dp — c'è stata un'irregolarità: «Le scliede erano 272, tante quanti i voti assegnati ai partiti. In più ve ne erano 9: cinque bianche e quattro nulle. Comemai?». Per questi fatti dp ieri ha presentato l'esposto alla commissione elettorale centrale del Comune, un ricorso al tri bunale amministrativo (Tar) e ha inviato copia dei verbali de) seggio sotto accusa alla procura della Repubblica Con il ricorso hanno solidarizzato le segreterie del pei e del psi. rappresentate rispettivamente da Virano e Roccozzella. La campagna elettorale per le amministrazioni locali che si era iniziata con uno «scontro» di fronte al Tar (per i quartieri) fra dp e de. si conclude dunque con evidenti analogie: questa volta la «battaglia giuridica» è per una manciata di voti, che valgano però un consigliere nella Sala rossa. Per il resto le forze politiche stanno valutando i risultati. Smentito l'incontro «a pranzo» fra pei e psi. oggi s'iniziano le riunioni interne di partito: i comunisti si riuniranno stamane, mentre la direzione cittadina de è convocata per le 21. I socialisti e i partiti laici attendono la prossima settimana. S'infittiscono intanto le voci su trattative dirette fra comunisti e psdi, per valutare possibili soluzioni a tutti i livelli. Il segretario socialdemocratico Lerro però le smentisce nel modo più categorico. «Noi — afferma — andiamo avanti sulla nostra proposta di giunte laiche aperte al contributo della de. Ci rendiamo però conto che per il Comune il discorso può apparire difficile. Tutto dipende dai socialisti». Che cosa ne pensa il psi? Risponde il vicesegretario provinciale Emilio Trovati: «Abbiamo conquistato la centralità ovunque, nel senso che, con l'incremento di consensi, siamo indispensabili per le maggiorarne in numerose amministrazioni, anche nei grandi centri della cintura. A Torino tuttavia non dovrebbero esservi dubbi: gli elettoti hanno riconfermato le giunte di sinistra. E' un'indicazione difficile da ribaltare». E la de? Il capolista Gatti insiste: «Il psi deve scegliere. Vedremo come il prof. Reviglio potrà far parte di maggiorame alternative come quella di sinistra a Torino e quella a tre, con de e pri, a Roma». Nessun dubbio infine nella sede comunista. A Palazzo civico la strada è obbligata: «I torinesi, premiando con 4 consiglieri in più psi e pei vogliono una giunta rossa». Questi probabilmente i concetti che ripeteranno questa sera Novelli e Pajetta nella festa di ringraziamento organizzata dal partito in piazza S. Carlo. Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Emilio Trovati, Gatti, Giuseppe Sangiorgio, Lerro, Pajetta, Reviglio, Virano

Luoghi citati: Roma, Torino