II pei prende l'iniziativa per la sinistra in Regione

II pei prende l'iniziativa per la sinistra in Regione II pei prende l'iniziativa per la sinistra in Regione Ha già invitato a un incontro il psi che dimostra di non aver fretta Viglione: «II voto ha premiato la nostra stabilità e trasparenza» «Abbiamo vinto perché in questi cinque anni abbiamo dato ai piemontesi un'immagine buona, derivata da stabilità e continuità di governo. E trasparenza: ogni decisione importante, ogni nomina, sono sempre state sottoposte al Consiglio». Cosi Aldo Viglione, presidente uscente della giunta regionale, commenta i risultati delle elezioni. Viglione rimane fermo nella sua idea: »JI Piemonte deve diventare il punto di riferimento economico, politico, sociale: deve quindi accrescere il proprio peso contro il rischio di una recessione». La sua tesi è per una riconferma della giunta attuate «estesa a tutte le forze laiche e socialiste, perché questa è l'indicazione del voto deU'8giugno». Questa è anche l'indicazione che dà il pei. Ieri mattina il segretario regionale Guasso ha riunito la segreteria e il gruppo, lunedi mattina si riunirà il comitato regionale per una valutazione complessiva del voto in Piemonte. Ma già ieri l'altro è partita una lettera per il partito socialista con richiesta di un incontro. Il pei intende arrivare alla prima riunione del Consiglio (30 giugno o 7 luglio) con le idee chiare sulla giunta e gli assessori. Tuttavia il partito socialista non sembra aver fretta. «Abbiamo dichiarato la nostra disponibilità e abbiamo lanciato un'ipotesi di estensione alle forze laiche — dice l'assessore Enrietli. leader dei craxiani piemontesi — ma una valutazione complessiva deve essere fatta non dalle singole persone, ma dagli organi del partito». E l'organo regionale sarà convocato sol- tanto giovedì o venerdì della prossima settimana. I democristiani riuniranno invece lunedi alle 18 il loro gruppo consiliare, poi mercoledì o giovedì sarà la volta della direzione regionale estesa ai segretari delle 6 province. Anche qui si vuol esaminare globalmente la situazione di tutto il Piemonte. Non è un mistero comunque che la de punta ad una giunta omogenea col governo nazionale, vale a dire un accordo con psi e pri; e questa è anche l'opinione dei repubblicani che riuniranno anch'essi, la prossima settimana, l'esecutivo regionale. «Il più possibile omogenea» lascia intendere il pri, può anche significare un'estensione del tripartito. «Abbiamo in programma degli incontri», dicono. II pdup è stato il più attivo con un documento — da noi reso noto ieri — che vede come «unica soluzione possibile per il governo regionale quella dell'unità delle sinistre*. I socialdemocratici sono ancora in posizione di attesa (l'on. Romita è a Oslo) consci come sono dell'appetibilità dei loro tre voti. Non esitano tuttavia a dire che l'esperimento della giunta di Borgomanero (psdi, pei, psi) è positivo anche se, aggiungono, è stata fatta «per l'indisponibilità della de» (12 seggi). E i liberali? Una posizione ufficiale è stata presa ieri sera dalla segreteria regionale insieme con i tre eletti. Un documento emesso al termine costata che «la maggioranza di sinistra non esiste, perché dispone di soli 30 voti». Aggiunge: «La crescita del psi è, inoltre, un chiaro sin to ma della sconfitta del pei e anclie di ciò bisogna tener conto E debbono tenerne conto «tutti i partiti laici: un'alternanza di governo alla Regione non deve essere messa in pericolo da un e ventuale ingordigia di potere di qualche forza politica». Domenico Garbarino

Persone citate: Aldo Viglione, Domenico Garbarino, Viglione

Luoghi citati: Borgomanero, Oslo, Piemonte