Torino apre con Inghilterra-Belgio

Torino apre con Inghilterra-Belgio Dopo dieci anni di assenza dalle finali delle grandi competizioni internazionali i «bianchi» tornano nell'intento di ritrovare l'antica posizione di prestigio in Europa Torino apre con Inghilterra-Belgio Keegan: <<Ii calcio inglese è il migliore del mondo per carattere e orgoglio» - Per l'allenatore Greenwood «non importa con chi si parte, conta partire bene» - La squadra dà l'impressione di aver raggiunto un eccellente equilibrio psicofisico TORINO — Torna in campo l'Inghilterra, dopo dieci anni di assenza dalle grandi competizioni internazionali. L'ultima volta fu ai mondiali del Messico, quando fu sconfitta nei quarti di finale e dopo i tempi supplementari dalla Germania Ovest. Eliminata sempre dalla Germania negli Europei del 1972, dalla Polonia nei mondiali del 1974, dalla Cecoslovacchia negli Europei del '76 e dall'Italia nelle qualificazioni ai mondiali argentini, la nuova Inghilterra di Ron Greenwood cerca il suo posto in Europa e nel mondo. Oggi pomeriggio, contro il elgio, ha il compito di aprire le ostilità nel gruppo due, quello degli azzurri. La lunga assenza è un'arma a doppio taglio. Giocatori e tecnico assicurano che la fame di gloria sarà stimolo in più per la squadra, ma la desuetudine al clima particolare di simili competizioni può anche frenare l'Inghilterra nel rendimento. Sono gli interrogativi della psicologia che solo il campo sarà in grado di sciogliere. . Kevin Keegan, uomo chiave della formazione di Greenwood. è sicuro: «■Per me — ha detto ieri nel ritiro di Asti — il calcio inglese è il migliore del mondo per carattere e orgoglio. I problemi psicologici li Hanno solo i nostri avversari». Greenwood: «Non importa con chi si parte, cotita partire bene. Ringrazio i rugassi prima ancora di scendere in campo, tanto sono certo del loro impegno. L'unico rimpianto è effe meriterebbero tutti di gio care». Sono frasi che testimoniano dell'equilibrio psico-fisico i-aggiunto dalla squadra inglese, il cui valore tecnico non può essere messo In discussione. Negli ultimi due anni, con Ron Greenwood in panchina, l'Inghilterra ha giocato 28 partite ottenendo 19 vittorie, (> pareggi e 3 sole sconfitte, tutte fuori casa: 1-2 contro la Germania, 3-4 con l'Austria e 1-4 contro il Galles nel recente Torneo Interbritannico affrontato con una formazione sperimentale e senza la necessaria concentrazione. Nella preparazione all'Europeo la squadra di Greenwood ha superato per 2-0 la Spagna a Barcellona, ha travolto per 3-1 l'Argentina campione a Wembley, ha concluso con un successo per 2-0 davanti alla Scozia nella terribile bolgia di Hampden Park, e l'impressione lasciata in chi ha seguito dal vivo le gare è quella di un calcio a tratti gi'andissimo, un calcio basato sulla preparazione fisica ma anche sulla tecnica dei singoli e l'efficacia del collettivo. Greenwood afferma che conta molto partire bene. L'avversario di oggi è il Belgio, una formazione scaltra e intelligente, sintesi di vecchio e nuovo, e la perfetta unione di esperienza e gioventù può mettere in difficoltà un'Inghilterra alla ricerca di antiche vendette. I precedenti sono tutti a favore della formazione di Greenwood. Nel dopoguerra le due squadre si sono incontrate cinque volte e l'Inghilterra ha ottenuto tre vittorie e due pareggi, tuttavia il rispetto dell'avversario, nella mentalità inglese, non è soltanto questione di cortesia. Dice Ron Greenwood: «Ho insto il Belgio tre volte: contro Scozia, Polonia e Uruguay. Ho ricevuto un'ottima impressione e credo che la squadra del mio collega Thys vada trattata coi guanti. Due giocatori mi preoccupano più degli altri: Van Der Elst e Ceuleiiiaiis. Anche Van Den Bergli non è male. E'svelto e sa giocare di prima, tuttavia mi pare, un po'leggero». Kevin Keegan è dello stesso parere. Keegan pare guarito e in buone condizioni. Durante l'ultimo allenamento si è mosso piuttosto in scioltezza ma ha assicurato che oggi pomeriggio sarà al massimo del rendimento: «Sto bene — ha detto — i2 ginocchio è okay». Poi ha aggiunto: «Anche il re- slo è okay», riferendosi alla stanchezza e smentendo con un sorriso chi aveva avanzato delle riserve sulle sue condizioni fisiche generali. Greenwood ha annunciato la formazione al termine di un allenamento condotto in piena allegria. L'unica novità riguarda il posto di terzino sinistro: giocherà Sansom dal momento che il polso di Mills non 6 completamente guarito. Ken Sansom, 21 anni, difensore del Crystal Palace, è il clown della compagnia, un ragazzo sveglio e simpatico sempre in vena di scherzi. Ha giocato 7 partite in Nazionale, prendendo il posto dell'infortunato Mills e guadagnandoselo con brillanti prove in crescendo contro Argentina e Scozia: Greenwood, citando il suo nome, non aveva per nulla l'aria di considerarlo un rincalzo. Carlo Coscia Keegan si è rimesso e promette una grande parlila contro i belgi