Asti: un mese di teatro e danze da tutto il mondo

Asti: un mese di teatro e danze da tutto il mondo Spettacoli da Corea, Indonesia, Olanda, Stati Uniti Asti: un mese di teatro e danze da tutto il mondo TORINO — Il programma di Asti Teatro 2 è stato presentato ieri al Centro studi dello Stabile torinese, in un incontro stampa con l'assessore alla cultura di Asti, Laurana Lajolo, e il direttore del Teatro Alfieri di Asti, Salvatore Leto, il presidente del Teatro Stabile di Torino, Egi Volterrani, e il direttore organizzativo Giorgio Guazzotti. La rassegna, definita Festival internazionale, si aprirà il 23 giugno con uno spettacolo di danze indiane nel cortile dei Palazzo del Collegio di Asti, e continuerà fino al 26 luglio alternando le rappresentazioni in quella sede e nel cortile del Palazzo del Michelerio. Diamo qui accanto 11 calendario delle manifestazioni, con 19 compagnie per 32 giorni. Il cartellone comprende un maggior numero di spettacoli rispetto alla prima edizione, e presenta un panorama più vasto. L'anno scorso si è visto che gli spettacoli dall'estero colpivano particolarmente il pubblico, sensibile al richiamo di Paesi ed espressioni artistiche differenti. Perciò quest'anno si è accentuato il carattere internazionale, con numerose serate impegnate in spettacoli del Terzo Mondo: dall'Indonesia alla Corea, all'India e alla Bolivia. Gli organizzatori parlano di «rottura brutale» con certo provincialismo dello spettacolo, attraverso esperienze diverse da quelle nel chiuso dei teatri tradizionali, con un'attività negli spazi all'aperto inserita nel recupero urbanistico e culturale del centro storico cittadino. Naturalmente avanza anche quest'anno il parallelo con il Festival di Avignone (non escludendo addirittura un collegamento tra le due manifestazioni). Tutti gli spettacoli sono esclusivi della rassegna astigiana, nel senso che non compariranno ad esempio anche in quella di «Estate Piemonte». Ci saranno due produzione proprie. Una è realizzata dallo Stabile di Torino: I quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven di Glauco Mauri, con impianto scenico di Lele Luzzati. L'altro è Moby Dick di Luciano Nattino e Elio Bellangero, da Melville e Pavese, con musica di Paolo Conte; realizzazione del Teatro del Mago Povero, regia collettiva con Antonio Catalano. «£' l'avventura letteraria e romantica vissuta da Pavese' dice Bellangero. Un terzo spettacolo proprio si può considerare anche 'Ggioco del gruppo Daggide, «gioco pubblico con figure». Il Mago Povero lancia infine una sorta di sezione aperta del festival, avviando contatti con altri gruppi di base, per un teatro off al quale potranno partecipare compagnie di vario genere. Corrono già i nomi del Living Theatre e del Teatro Ingenuo di Modena. La rassegna verrà a costare circa 300 milioni, di cui 250 dati dalla Regione Piemonte come contributo e 30 dal Comune di Asti. Prezzo del biglietto (posto unico) 3500 lire, ridotto a 2000 per chi acquista la tessera Amici del Teatro per 1000 lire. Sono allo studio forme di prenotazione per gruppi turistico-culturali di lavoratori. b. alt.