Scioperi per il piano auto e per l'integrativo fiat

Scioperi per il piano auto e per l'integrativo fiat Saranno proposti domani dal «coordinamento» del gruppo Scioperi per il piano auto e per l'integrativo fiat Primo venerdì di cassa integrazione per 78 mila dipendenti Le trattative proseguono su salario, mensa, orario annuo TORINO — Il sindacato dei metalmeccanici pensa di proclamare un «primo pacchetto» di 4-6 ore di sciopero, nella settimana prossima, per i 200 mila lavoratori della Fiat impegnati nel rinnovo del contratto integrativo. La proposta sarà formulata nella riunione del Coordinamento nazionale del Gruppo, che si svolgerà domani a Torino, con la partecipazione delle segreterie confederali della Cgil-Cisl-Uil (rappresentate da Garavini, Delpiano e Ravenna). L'intervento delle confederazioni ha lo scopo di sottolineare l'esigenza che «il confronto avviato con il padronato debba, in parallelo, vedere sviluppato quello col governo sul programma del settore auto e sulle sue prospettive di sviluppo». Questa affermazione è contenuta in un comunicato congiunto della Firn e delle confederazioni nel quale si chiede che «il confronto con il governo si apra iìnmediatamente» e si annuncia che tale richiesta «sarà so¬ stenuta con la mobilitazione dei lavoratori». In altre parole ci saranno scioperi per il contratto integrativo Fiat ed altri (che riguarderanno anche i lavoratori dell'Alfa Romeo e delle altre aziende del settore) per sollecitare dal governo il «piano dell'auto». Il sindacato, infatti, ha presentato per la contrattazione integrativa una «piattaforma» che entra nel merito della politica industriale della Fiat. La Firn, cioè, vuole discutere con l'azienda i programmi produttivi, la dislocazione degli stabilimenti, gli impegni per lo sviluppo, nel quadro di una politica nazionale di settore che dovrà essere definita dal governo. Mancando il «piano governativo» il sindacato si trova privo di un supporto al tavolo del negoziato con la Fiat. Inoltre vuole evitare che si instauri un colloquio diretto tra la Fiat e il governo sulle misure necessarie per sostenere il settore automobilistico, come stanno facendo da tempo i governi dei vari paesi in Eu> ropa e negli Stati Uniti. Domani, intanto, ci sarà il primo venerdì di Cassa integrazione per 78 mila operai dell'auto Fiat (su 114 mila). Seguiranno altre sei giornate di Cassa nei venerdì delle prossime sei settimane, cioè in pratica sino alla vigilia delle ferie. E', invece, ancora aperta la questione delle quattro festività che la Fiat ha chiesto di agganciare alle ferie, in modo da interrompere la produzione quattro giorni prima dell'inizio delle vacanze estive. I lavoratori avrebbero cosi cinque settimane consecutive di ferie. Il sindacato, è noto, si è riservato di rispondere entro la settimana prossima La trattativa tra la delegazione Fiat e quella della Firn è ripresa ieri all'Unione Industriale di Torino, dopo la pausa elettorale. E' stato discusso il capitolo riguardante l'organizzazione del lavoro e l'inquadramento unico. Il negoziato prosegue oggi su tre argomenti: salario, mensa, orarlo annuo. Il coordinatore nazionale del settore auto, Antonio Regazzi, alla fine della giornata di ieri ha definito «insoddisfacenti» le cose che la Fiat ha detto in materia di organizzazione del lavoro e di Inquadramento unico. «Per la modifica del lavoro in carrozzeria —ha affermato Regazzi — la Fiat non Iva una linea strategica. Cioè si propone di realizzare alcune cose, volta per volta, quando nascono nuovi modelli. Noi chiediamo un piano più organico». Per il sindacato un altro «punto chiave» è quello dei «gruppi di lavoro» con professionalità collettiva. «La Fiat — ha detto Regazzi — non ritiene che i gruppi di lavoro possano avere una funzione ed ha quindi affrontato il tema con grandi riserve ed in modo negativo». Circa il passaggio di operai dalla «terza» alla «quarta categoria» la Fiat non ha escluso che esistano alcune possibilità oltre ai numerosi passaggi già avvenuti in passato. Sergio Devecchi

Persone citate: Antonio Regazzi, Delpiano, Garavini, Regazzi, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Ravenna, Stati Uniti, Torino