Il Sud Africa in ebollizione per l'anniversario di Soweto di Christiane Chombeau

Il Sud Africa in ebollizione per l'anniversario di Soweto Gli studenti in sciopero, oltre mille arresti Il Sud Africa in ebollizione per l'anniversario di Soweto NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE JOHANNESBURG — Continua nella penisola del Capo il boicottaggio delle lezioni da parte degli studenti meticci e negri per protestare contro la discriminazione razziale nelle scuole. Continua la protesta, in misura minore, degli indiani, dei meticci e dei negri a Johannesburg, Durban e Port Elizabeth. Gli studenti chiedono la liberazione dei compagni, degli insegnanti e dei dirigenti di colore arrestati Con il rifiuto di riprendere le lezioni, i giovani hanno compromesso gli esami di metà anno, che si svolgono d'abitudine in giugno, e rischiano addirittura di perdere l'intero anno scolastico. Ma sembrano decisi a non tornare nelle classi almeno fino al 16 giungo, anniversario della rivolta del ghetto negro di Soweto, nel 1976. Negri, meticci, indiani e una minoranza bianca si preparano febbrilmente alla commemorazione. A Città del Capo, dopo la distribuzione di volantini che chiedevano agli abitanti di trasformare la città in una «città morta» il 16 e il 17 giugno, i 120 commercianti dei sobborghi meticci di Athlone hanno annunciato la chiusura dei negozi. Servizi religiosi sono previsti nel Transvaal; e nella grande città-dormitorio di Soweto è stato lanciato il boicottaggio della carne, già in atto nella penisola del Capo, per solidarietà con gli operai dell'industria del settore licenziati in seguito a uno sciopero proclamato per il riconoscimento del loro sindacato. Il governo minaccia più dure rappresaglie. Il ministro della polizia ha dichiarato: «Siamo stufi». Gli scioperanti delle scuole meticce superiori e tecniche di Città del Capo sono stati sospesi, dovranno reiscriversi per riprendere le lezioni. Ogni giorno c'è un'ondata di arresti: 1270 persone sono finite in carcere negli ultimi tre giorni. La polizia ha instituito posti di blocco agli ingressi dei quartieri negri e sulle strade principali, definendoli «operazioni di routine», ma è evidente la relazione con gli scioperi e con gli attentati della settimana scorsa ai centri petroliferi Sasol. Martedì la polizia he arrestato un indiano, Paul David, segretario del Comitato per la liberazione di Nelson Mandela, dirigente del Congresso nazionale africano (proibito), che sconta l'ergastolo nel penitenziario di Robben Island. Anche un avvocato meticcio che difendeva alcune persone arrestate recentemente è stato incarcerato. La repressione colpisce anche i sindacati negri indipendenti: il governo ha vietato alla Federazione dei sindacati sudafricani (Fosatu) di ricevere fondi dall'estero o dai non aderenti, un provvedimento che i dirigenti dell'organizzazione considerano inteso a distruggere la Federazione, la quale riceve denaro dall'Europa Occidentale e dalla Scandinavia. Questo sindacato, che ha chiesto il riconoscimento, ha attuto un ruolo attivo fra gli operai tessili in sciopero d Durban, due settimane fa, per aumenti salariali che hanno ottenuto, ma che sono costati il posto a un centinaio di attivisti. Il ministro delle Poste, Hennie Smith, è intervenuto in Parlamento per «ritirare» la gaffe fatta la settimana scorsa quando, intervenendo in difesa della riforma costituzionale, aveva giustificato l'apartheid sostenendo che ai negri «occorre più tempo (che ai bianchi) per prendere decisioni». Christiane Chombeau Copyright Le Monde e per l'Italia La Stampa

Persone citate: Negri, Nelson Mandela, Paul David, Port Elizabeth, Robben Island, Soweto

Luoghi citati: Città Del Capo, Europa, Italia, Sud Africa