Gunthardt sulla strada di Panatta

Gunthardt sulla strada di Panatta Da venerdì a Torino Italia-Svizzera di Davis Gunthardt sulla strada di Panatta E tennista elvetico ha già battuto due anni fa sia Adriano che Barazzutti TORINO — Heinz Gunthardt fu ospite cinque anni fa del Monviso, dove da venerdì a domenica si svolgerà Italia-Svizzeri! di Coppa Davis «Pensionante», a carico della Fila, che lo aveva posto sotto contratto giovanissimo su suggerimento di Paolino Bodc. Un investimento utile, quello della ditta biellese di abbigliamento sportivo. Nel 1976 Heinz, biondino filiforme, batteva Clerc nella finale junlores di Parigi e bissava quel successo al torneo giovanile di Wimbledon. Poi la maturazione risultava più lenta e difficile e ' solo sul finire dello scorso anno e ad inizio di questo, il talentuoso giocatore della periferia di Lugano riprendeva quota aggiudicandosi il torneo di Rotterdam (battendo ih finale Gene Mayer) e quello di Johannesburg (successo su Victor Amaya). Sulle ali di questi successi e dell'insperata qualificazione in Coppa Davis ai danni di un'Ungheria priva di Taroczy, il giovane aveva alzato la testa nei confronti della federazione elvetica durante il torneo di Parigi, battendo cassa. Ma non è stato molto ascoltato, gli è stato solo ritoccato il premio di partecipazione. Piccola cifra anche se il franco svizzero vale ormai oro. In vista del primo incontro della stagione della squadra az¬ zurra è l'avversario numero uno, forte dei precedenti che due anni fa lo hanno visto battere Panatta in due set a Toronto su di un campo in terra (« C'ero vento forza sei — si giustifica Panatta — ed io appena c'è una piccola brezza non capisco più niente, specie con il servizio»), e Barazzutti in tre set sul veloce a Colonia. Interrogato su di un eventuale pronostico per il match di Davis, Gunthardt non si sbilancia e considera indifferente incontrare prima Panatta o Barazzutti. «Spero di fare bene», si limita ad ammettere, meditando il colpo grosso di vincere in due singolari anche se è più che con - sapevole che sarebbe poi quasi impossibile trovare il terzo punto sia nel doppio a fianco del fratello maggiore Markus che negli altri due singolari che vedranno all'opera il pari età Stadie;-, un mancino che gioca sia diritto che rovescio con impugnatura a due mani. Ottimismo da parte italiana; solo Bertolucci accusa un leggero mal di gola ed Ocleppo ha ancora qualche risentimento alla caviglia distorta a Parigi. Per il resto Panatta è tirato come non mal («Peso 80 chili come ai tempi veri») e Barazzutti arriva sulle ali di un'ottima prestazione al Roland Oarros. Dice Crotta: «Partiamo nettamente favoriti. Potrebbe essere 5-0 ma bisogna rispettare Gunthardt, buon giocatore. Ma sulla terra e giocando tre set su cinque penso che finirà per offrire un rendimento più basso di quanto sia il suo standard sul veloce ed al limite dei tre set». A caricare gli azzurri c'è anche il vecchio mentore Mario Belardinelll. Una presenza sempre gradita dagli azzurri. Almeno in piccole dosi. Gli organizzatori, da parte loro, sperano, infine, che il bel tempo si decida ad arrivare, pronti in caso contrario, a fare i più massicci scongiuri. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Italia, Lugano, Parigi, Svizzera, Torino, Ungheria