L'inflazione e le tv a colori grandi nemici della lavatrice

L'inflazione e le tv a colori grandi nemici della lavatrice A colloquio con Fumagalli, amministratore della Candy L'inflazione e le tv a colori grandi nemici della lavatrice MONZA — Nella frande crisi degli «elettrodomestici bianchi», uno del grandi polmoni del «miracolo economico», avviato da anni a un drastico ridimensionamento, non tutti vedono nero. Beppino Fumagalli, 52 anni, amministratore delegato della Candy (presidente è il fratello Niso) è persino «ottimista», ma «con prudenza» aggiunge subito. «Il fatto è che nella metà dello scorso anno ci si aspettava una grossa recessione sui vari mercati internazionali, che non c'è stata. Da un mese però si avverte una certa calma ed è questo che ci rende prudenti». Peppino Fumagalli e i suoi collaboratori, in questi giorni, stanno lavorando per mettere a punto il bilancio del gruppo (3000 mila dipendenti, leader in Italia per le lavatrici) e, tutto sommato, «nonostande i guasti dell'inflazione» il 79 non è andato affatto male: il fatturato complessivo è salito del 16-18% (era di 150 miliardi nel 78), l'indebitamento bancario (inferiore ai 10 miliardi) non è mutato, i sei stabilimenti Candy (la «nostra aziendina». dice scherzosamente Fumagalli) hanno girato a pieno regime. Il gruppo è persino riuscito a investire 7-8 miliardi per la ricerca, a rinnovare i macchinari e ad accentuare i suoi sforzi sia nella cosiddetta «linea del freddo» (che comprende frigorii feri e congelatori, la gamma è composta da 21 prodotti) che nella «linea a caldo», le cucine con forno che un giorno saranno «governate» da robot. Tutto bene, quindi? Nel quartier generale della Candy, un palazzo restaurato del centro storico di Monza, Fumagalli sciorina cifre su cifre. Dice ad esempio che le lavatrici «tirano», ma i frigoriferi hanno subito una battuta d'arresto («E' un mercato ormai saturo, minacciato dalia concorrenza che viene dai paesi dell'Est e persino dal boom delle tv color, che hanno rubato spazio agli "elettrodomestici bianchi", assorbendo buona parte delle- disponibilità finanziarie delle famiglie»/ Ma il peggior nemico degli elettrodomestici, in questo momento, è l'inflazione. «Da noi galoppa ormai al ritmo del 15% l'anno e mette le imprese in enormi difficoltà nell'export, soprattutto in paesi solidi come la Germania, dove il ritmo di crescita è molto più contenuto, tra il 4 e il 5%, e permette alle aziende tedesche di farsi più aggressive. Diverso è invece il discorso nei mercati francesi che hanno problemi inf lattivi simili ai nostri». — Però la Candy ha in cantiere grossi progetti. Ad esempio, fino a poco tempo fa, c'era una trattativa molto avanzata con l'Iran. E poi c'era il .progetto Cina-. «In Iran il discorso è pressoché fermo. La trattativa è stata bloccata dopo l'arrivo al potere di Khomelnl. Per la Cina il discorso è aperto, ma si tratta per lo più di chiacchiere. I cinesi si pongono il problema di migliorare il loro tenore di vita e in questa prospettiva gli elettrodomestici, sia pure in misura minore che nell'Occidente, potran| no giocare la loro parte. Ma Pe¬ chino, più che importarli, tende a produrli in casa». — Per questo forse cercate altri sbocchi, nel Medio Oriente, nell'Africa, dove dovrebbero realizzarsi delle joint venture con partner locali. Ma se il governo, come sembra, dovesse svalutare, come azienda prenderete fiato anche sui mercati occidentali? ■La svalutazione serve a poco se non è accompagnata da una politica generale di difesa della lira e dell'export. Ciò che invece è più deleterio della svalutazione è la politica del giorno per giorno». — Fumagalli, una volta si diceva «Grazie Candy-. Oggi II nome delle lavatrici corre sulla formula uno della scuderia inglese di Ken Tyrrel; e ciò, senz'altro, è servito a rafforzare la vostra immagine all'estero. Come mal il progetto di sponsorizzazione della Scala è rimasta lettera morta? «Perché è difficile concretizzarlo. Ne abbiamo parlato col sindaco Tognoli e con il Sovrintendente. Ci sono alcune difficoltà, ma il progetto è sempre aperto. La Scala è una grossa istituzione e come lombardi vogliamo far di tutto perché possa restare tale». c. roc.

Persone citate: Beppino Fumagalli, Fumagalli, Ken Tyrrel, La Scala, Peppino Fumagalli, Tognoli

Luoghi citati: Africa, Cina, Germania, Iran, Italia, Medio Oriente, Monza