Sassi e insulti per Carter da folla di negri a Miami

Sassi e insulti per Carter da folla di negri a Miami Dopo manifestazioni ostili di profughi cubani Sassi e insulti per Carter da folla di negri a Miami DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Sassi, biglie e palle di carta sono state scagliate contro il presidente Carter da una folla di negri a Miami. Si è trattato dell'incidente più grave successo al Capo di Stato americano in due anni e mezzo di governo. La drammatica dimostrazione ha avuto luogo nel ghetto del capoluogo della Florida, chiamato «la città della libertà», dove Carter si era recato per toccare con mano i danni causati dai sanguinosi scontri razziali dei giorni scorsi. In precedenza, il presidente era stato insultato da un'altra folla di negri nella cosiddetta «Piccola Avana», la parte della città abitata dai profughi' cubani'. Carter non è stato colpito da nessuno degli improvvisati proiettili, ma gli agenti che lo accompagnavano lo hanno fatto salire in fretta sulla sua automobile e, aprendosi a stento un varco nella calca, lo hanno sottratto al pericolo. Una bottiglia si è abbattuta sulla vettura presidenziale che si allontanava a tutta velocità e la sassaiola ha rotto i vetri ad alcune delle vetture al seguito e ferito leggermente un fotografo. Il presidente ha dichiarato di non essersi accorto della gravità dell'incidente, ma l'esplosione di violenza ha scosso il suo seguito. Solo cinque o sei giornalisti avevano avuto il permesso di accompagnarlo, ma la Casa Bianca ha negato che fosse stato un espediente per minimizzare in anticipo eventuali proteste. Un agente di scorta ha detto che «si notava tensione tra la folla ma nulla lasciava prevedere un attacco del genere». L'incidente è un sintomo non tanto del calo della popolarità di Carter quanto del riacutizzarsi del problema razziale negli Stati Uniti. A maggio, nella devastazione della città della libertà, sedici persone sono morte a Miami. Successivamente, sconosciuti hanno tentato di assassinare il leader di colore Vernon Jor¬ dan a Fort Wayne, nell'Indiana. Ci sono stati disordini anche a Wrightsville In Georgia. Molti negri americani accusano il presidente di non aver migliorato la loro condizione, mancando alle promesse elettorali del '76. La visita di Carter a Miami è incominciata subito male. Egli è stato accolto all'albergo Fontaìnebleau da un gruppo di cubani che protestavano contro le restrizioni imposte ai profughi e da un altro di giovani di colore che invocavano giustizia (gli scontri razziali del mese scorso furono provocati dall'uccisione di un negro Tia parte di quattro poliziotti bianchi). Il presidente ha tenuto un discorso conciliante alle autorità e agli industriali cittadini deprecando la perdita di vite umane e i danni economici di maggio. Ha chiesto alle minoranze di «avere fede» nella sua presidenza predicendo la vittoria sia sull'inflazione sia sulla recessione, due malanni che affliggono l'economia americana. Attualmente, la disoccupazione negli Stati Uniti è del 7,8 per cento, percentuale equivalente a oltre otto milioni di senza lavoro. Ma tra i negri, esso sale al 14 per cento circa e tra i negri al di sotto dei 21 anni addirittura al 35 percento. e. c.

Persone citate: Fort Wayne, Vernon Jor

Luoghi citati: Florida, Georgia, Indiana, Miami, New York, Stati Uniti