Coalizione di sinistra si rafforza a Vercelli

Coalizione di sinistra si rafforza a Vercelli Coalizione di sinistra si rafforza a Vercelli DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VERCELLI — Vercelli avrà ancora una giunta socialcomunista. Nel precedente consiglio pei e psi avevano insieme 21 rappresentanti, ora grazie alla crescita dei socialisti, che si era già registrata nelle regionali, i due partiti insieme raggiungono quota 22, consolidando la loro maggioranza. La situazione non muta anche se la democrazia cristiana ha avuto un vistoso successo passando da 12 a 14 consiglieri. C'è da notare inoltre che socialdemocratici e missini hanno dimezzato le loro forze in consiglio, perdendo ciascuno un seggio, mentre 1 liberali hanno mantenuto i loro due. Una certa sorpresa ha destato l'insuccesso dei repubblicani che scompaiono dal consiglio comunale dopo che, dal '75, non riescono più a ottenere nessun seggio anche in consiglio provinciale. Comune quindi saldamente in mano alle forze di sinistra, malgrado una penalizzazione al pei di due punti in percentuale rispetto alle amministrative del '75. Questo risul¬ tssfuanscRpzrgqscsocprDddl1tssp tato non preoccupa i responsabili della federazione di corso Marcello Prestlnari, che fanno notare: «E' comunque un notevole recupero rispetto alle politiche dello scorso anno, che avevano portato il nostro partito al 34 per cento, contro il 352 attuale». Marco Reis, segretario cittadino del pei, commenta: «La soddisfazione per il nostro sostanziale recupero è rafforzata dal largo successo registrato nei quartieri, dove superiamo i risultati già smaglianti del '75, con oltre il 38 per cento». In casa socialista molta, soddisfazione per il risultato ottenuto. Sull'onda del successo delle regionali, il psi ha portato da cinque a sei i suoi rappresentanti in Comune. Dopo il collasso delle politiche del '79. la clamorosa risalita del garofano ha fatto lievitare la percentuale fino ad oltre il 15 per cento. Torna ora più che mai d'attualità la dichiarazione del segretario della federazione socialista, Fulvio Bodo, che prima delle elezioni aveva anticipato l'Intenzione del suo partito di «confermare, alltn- domani delle amministrative, ilpattodi alleanza con il pei». I democristiani hanno avuto un'apprezzabile avanzata sia in Comune che in Provincia e in Regione. Il segretario provinciale, Gianfranco Astori, afferma: «I risultati elettorali sono assai differenziati: Vercelli città, la Valsesia e il Vercellese presentano aspetti contraddittori e contrastanti. Il netto aumento di due seggi al consiglio comunale del capoluogo, costituisce per la de il premio di una tenace opposizione che ha visto il partito in prima linea contro la giunta rossa». «Ciò che non esce premiato — aggiunge — è pur*roppo un quadro politico diverso da quello frontista. Alternativa che si verifica invece per il consiglioprovinciale». «Sul panorama complessivo della provincia — conclude Astori — la de avanza ancora a Borgosesia e a Gattinara. Diventa maggioranza, con altre forze democratiche e indipendenti, in una serie di Comuni sotto i 5000 abitanti, tra cui Livorno Ferraris, Alice Castello, Arborio, Rovasenda, Costantana, Tramano e, per la prima volta dal dopoguerra, Ronsecco». Se per palazzo di città è scontata la riconferma della giunta socialcomunista, meno semplice appare come detto la situazione in Provincia. Il pel, che ha perso un seggio scendendo a 11, non riesce più, con i 4 consiglieri socialisti, ad ottenere la maggioranza dei sedici voti necessari. L'ago della bilancia è il partito socialdemocratico, con i suoi due rappresentanti. Se il psdi non accettasse un'intesa con i socialcomunisti, l'altra soluzione possibile sarebbe un'alleanza fra de, psi e un partito laico intermedio (psdi ó pli). Rieletto nel collegio di Vercelli-Caresana l'ex presidente della Provincia Giuseppe Ferraris (psi), le provinciali hanno riservato una grossa sorpresa nel Biellese con la mancata elezione dell'ex sindaco della città. Franco Borri Brunetto non si era presentato alle comunali perché la de aveva puntato sulla sua prestigiosa candidatura nei collegi di Biella 2 e Biella 3, zone di tradizione liberale. Malgrado i buoni risultati ottenuti, il bersaglio-Provincia è stato clamorosamente fallito. Hanno avuto la meglio i due liberali, entrambi eletti: Paolo Azario e Natale Picco. In serata sono stati resi noti i nomi dei quaranta consiglieri che comporranno la prossima assemblea comunale. Democrazia cristiana, 14 seggi: Maurizio Ambrosini, Aldo Vene, Lorenzo Isola, Giorgio Gabotto, Giovanni Reale Valeriano Agnesina, Carlo Robutti, Carlo Crivelli, Gianfranco Sarasso, Giovanni F. Bertone Giorgio Viazzo, Francesco Romano, Francesco Radaelli, Lucia Pigino. Partilo comunista, 16 seggi: Ennio Baiardi Pier Mario Bazzacco. Ezio Robotti Dina Cotto Peppino Balocco, Bruno Baltaro, Tommaso Diglio, Luigi Di Meglio, Carla D'Inverno, Angelo Fragiacomo, Giorgio Gaietta, Francesco Ghisio Francesco Leale, Guido Nobilucci, Marco Reis Sandra Varvello Coggiola. Partito socialista, 6 seggi: Marco Barberis Vittorio Bausano, Emilio Bellomo, Fulvio Bodo, Roberto Scheda, Eduardo Scianguetta. Partito socialdemocratico, un seggio: Renato Cerutti. Partito liberale, 2 seggi: Carlo Ranghino, Riccardo Greppi. Movimento sociale, un seggio: Roberto Gilardi. Eros Mognon VERCELLI COMUNALI'80 POLIT.'79 POLIT.'76 COMUNALI'75 Votl % Seggi % % Votl % Seggi DC 11.898 31,4 14 29,8 32,5 11.885 30,0 12 PCI 13.384 35,3 1 6 34,0 41,6 1 4.804 37,3 1 6 PSI 5.752 15,2 6 9,3 9,2 5.425 13,7 5 PSDI 1.503 3,9 1 3,3 3,0 2.397 6,0 2 PRI 738 1,9 — 3,0 2,9 1.173 2,4 1 PLI 2.407 6,3 2 4,3 2,7 2.027 5.1 2 PR — — — 3,5 1,5 — — — DP — — — 0,4 — — — — PDUP 561 1,4 — 2,1 — — — — MSI 1.633 4,3 1 4,5 5,2 1.943 5,0 2