Tutti a piedi oggi i tedeschi (ma quanti?) di Tito Sansa

Tutti a piedi oggi i tedeschi (ma quanti?) Invitati a non usare l'automobile per risparmiare e per la difesa della natura Tutti a piedi oggi i tedeschi (ma quanti?) Treno investe bus 45 morti a Durban DTJRBAN — Sciagura sulla ferrovia del Natal, a 150 chilometri Nord-Est di Durban. Un pullman, con a bordo sessanta operai negri, per cause non ancora accertate, è rimasto sui binari mentre sopraggiungeva un treno. I morti finora accertati sono 45, decine i feriti. Mancano per il momento altri particolari. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La «domenica volontaria senza automobili», proposta e propagandata dal ministro degli Interni Gerhart Baum e appoggiata dagli ecologisti, rivelerà oggi fino a che punto i 26 milioni di automobilisti tedeschi sono disposti ad accogliere gli appelli al risparmio di carburante e di difesa della natura. Nel Paese dei «verboten», è questa la prima volta die i cittadini vengono invitati — senza editti e minacce di punizioni — a rinunciare alla loro «creatura più amata», e a servirsi dei trasporti pubblici, delle biciclette e delle gambe. Gli ecologisti sognano per oggi una Germania con una quiete paradisiaca: i bambini finalmente a giocare sulle piazze, i ciclisti e i pattinatori a muoversi sulle autostrade seìiza rischiare di venire arrotati, la polizia del traffico inattiva per mancanza di incidenti, l'aria non appestata dai gas di scarico e il cinguettio degli uccellini non coperto dal rombo costante dei motori. Ma già si levano tante proteste, die molti al ministero degli Interni a Bonn temono che la prima giornata senza automobili possa essere un fallimento. Protestano le associazioni degli albergatori e dei ristoratori, i quali prevedono una forte perdita di clienti, protestano i distributori di benzina per la diminuzione di utili, il ministro degli Interni della Baviera, dove domani terminano le ferie di pentecoste, gli organizzatori del Congresso dei cattolici a Berlino e del congresso dei pompieri a Hannover, perché la maggioranza dei partecipanti viaggia in automobile, protestano gli automobile clubs, constatando che 24 ore di blocco totale del traffico privato comportano un risparmio mìnimo di carburante, lo 0,3 per cento del consumo annuo. Ci vorrebbero insomma dieci «domeniche volontarie senza automobili» per avere un magro risparmio del 3percento del consumo annuo. Anche l'industria automobilistica tedesca in difficoltà fa intendere che non è entusiasta dell'idea e giornali vicini ad essa fanno osservare che «libertà dall'automobile equivale a mancanza di libertà». In un paese come la Germania, dove i comportamenti collettivi predominano sull'iniziativa dell'individuo, vi è da temere che molti faranno una giornata di astinenza dal volante non per convinzione ecologistica ma solo per paura del vicino, per timore di venire additati di mancanza di solidarietà nazionale. Secondo informazioni raccolte in diverse città, gruppi di «pedoni militanti» hanno minacciato diìnostrasioni contro coloro che percorreranno le strade in automobile. Si teme che — come già accadde nell'autunno di sei anni fa, durante la prima crisi energetica, quando furono emanati divieti di circolazione la domenica — che gli automobilisti che debbono muoversi vengano fermati a posti di blocco eretti da privati e presi a sassate. La paura di incidenti è tale che il ministro degli Interni Gerhart Baum, l'ideatóre dell'iniziativa, ha rivolto venerdì un appello alla popolazione ricordandole che quella di oggi non è un'imposizione, ma una «rinuncia volontaria». «Non deve assolutamente venire esercitata alcuna pressione psichica su coloro che l'8 giugno non rinunceranno alla vettura». Chi si metterà al volante «non dovrà venire considerato come una pecora nera», ha aggiunto un portavoce del ministero, smentendo le voci secondo cui gruppi di iniziativa popolare registreranno in apposite liste i nomi di coloro che domenica andranno in macchina. Accadde già durante il periodo nazista, quando il popolo tedesco fu invitato a rinunciare «spontaneamente» all'arrosto domenicale e a mangiare solo un minestrone. Allora le denunce fioccarono numerose, e furono registrate. Ma i tempi sono cambiati. Se denunce dovessero esserci, le autorità nonne terranno con to. Tito Sansa

Persone citate: Gerhart Baum

Luoghi citati: Baviera, Berlino, Bonn, Germania, Hannover, Natal