Il candidato Strauss ha un governo pronto

Il candidato Strauss ha un governo pronto Con il presidente della Csu Il candidato Strauss ha un governo pronto NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE BONN — Il candidato dell'opposizione alla Cancelleria tedesca, Strauss, ha presentato con il presidente della Cdu, Kohl, la sua «équipe elettorale». Un gruppo nato faticosamente: il punto più difficile era cancellare l'impressione che vi siano divergenze fra Cdu e i cristiano-sociali, e che tra gli stessi democristiani continui l'opposizione alla persona di Strauss. A capo dell'equipe c'è ovviamente Strauss, affiancato da Kohl: benché quest'ultimo lo scorso anno abbia dovuto cedere il posto a Strauss, i due mostrano in pubblico un perfetto accordo. Ma proprio perché sono condannati a questo ruolo, ci sono molti dubbi sull'«armonia prestabilita» che ostentano davanti alla gente. E' certo che in caso di vittoria della democrazia cristiana Kohl non entrerà nel governo Strauss, ma resterà a capo del gruppo parlamenta: „ del partito, un posto che il candidato cancelliere considera il più importante dopo quello di capo del governo. Ci si chiede se la coppia Strauss-Kohl non diventerà un triumvirato. E' certo che il ministro presidente dello Schleswig-Holstein, Stoltenberg, avrà il ruolo di vice cancelliere responsabile dell'importantissimo settore dell'economia e delle finanze, nel quale la sua competenza è universalmente riconosciuta. L'equipe comprende inoltre nove membri, fra i quali l'ex candidato cancelliere Barzel, il portavoce per gli Esteri, della Cdu, Dregger, l'esperto militare Worner, cui andrebbe il ministero della Difesa, il segretario generale della Cdu, Geissler, il ministro delle Finanze della Bassa Sassonia, Kiep, il ministro bavarese dell'Educazione, Mayer, e il capo del gruppo parlamentare della Csu a Bonn, Wimmermann. C'è anche una donna: Helga Wex, esperta nel settore della politica sociale. Secondo Strauss, ogni membro del gruppo è qualificato per almeno due diversi dicasteri. j.w. Copyright «Le Monde e per l'Italia «La Stampa»

Luoghi citati: Bassa Sassonia, Bonn, Italia, Kiep