Trombadori, capa dei Gap romani fu salvato per opera di Pio XII

Trombadori, capa dei Gap romani fu salvato per opera di Pio XII Rivelazioni in un volume sulla Santa Sede e la guerra Trombadori, capa dei Gap romani fu salvato per opera di Pio XII CITTA' DEL VATICANO — Per intervento di Pio XII fu salvato dalla strage delle Fosse Ardeatine nel marzo 1944 Antonello Trombadori, allora capo dei Gap (Gruppi di azione patriottica) di Roma, che organizzarono l'attentato di via Rasella, origine della feroce rappresaglia nazista. Trombadori, ora parlamentare comunista, era nello slesso carcere romano di «Regina Coeli» dal quale furono prelevate gran parte delle vittime delle Ardeatine e. grazie anche ad una testimonianza in suo favore della segreteria di Stato vaticano, riuscì a persuadere nell'interrogatorio i nazisti che «7io?i era mai stato coinvolto in poli tied». Queste ed altre rivelazioni su interventi di Pio XII in favore di molti ebrei ed antifascisti nel periodo più duro della guerra (gennaio 1944-luglio 1945), sono contenuti nel decimo volume (685 paghie) di atti e documenti sulla Santa Sede nel secondo conflitto mondiale, uscito ieri e dedicato alle iniziative per .,/e vittime della guerci». Nell'introduzione al volume è criticata apertamente l'iniziativa dei «Gap» di Roma, legati al pei, per l'attentato di via Rasella, definito «un colpo serio» alla strategia di Pio XII per tenere Roma, piena di rifugiati, fuori dalle atrocità del conflitto, dichiarandola «città aperta» ed intervenendo perché non. vi si compissero atti di guerra. L'attentato, secondo il volume, fu fatto «all'insaputa» del Chi, Il Vaticano fu tenuto del tutto all'oscuro della strage, «condotta nel più gran segreto». Il volume ricorda che una decina di giorni prima, il 12 marzo, Pio XII aveva convocato «una numerosa folla» in piazza San Pietro e ripetuto il suo appello alla calma, per ottenere che Roma fosse riconosciuta «città aperta» e smilitarizzata. Ma «mentre il Papa esortava i romani ad evitare le provocazioni, suscettibili di causare sviolente reazioni dai risultati imprevedibili — afferma il volume, nella presentazione dei documenti — un piccolo gruppo della Resistenza italiana deploraim che non si dovesse avere a Roma uri sollevamento popolare, come c fera stato a Napoli e come si preparava nelle città del Nord. Questo gruppo era il Gap. Gruppo d'azione patriottica, diretto dai comunisti romani». Riferito che, dopo alcuni incidenti secondari nella città di Roma, il 23 marzo scoppiò una bomba al passaggio di una colonna tedesca in via Rasella, al centro della città, provocando 32 morti, il volume ricorda l'ordine di Hitler di uccidere entro 24 ore dieci italiani per ogni tedesco e che il 24 marzo 335 italiani «sospetti politici, giudei ed altri, di cui nessuno aveva nulla a vedere con l'attentato» furono uccisi dalle SS alle Ardeatine. «Avrei sinceramente preferito che una notizia simile mi fosse stata data subito dopo la liberazione dì Ro7na, 36 anni fa. perché mi sarebbe piaciuto poterne personalmente ringraziare il Pontefice e la segreteria di Stato». Lo ha affermato l'on. Antonello Trombadori, commentando le rivelazioni contenute nel volume.

Persone citate: Antonello Trombadori, Hitler, Pio Xii, Trombadori

Luoghi citati: Napoli, Roma