Pubblico impiego nuove agitazioni?

Pubblico impiego nuove agitazioni? Le minacciano i sindacati autonomi Pubblico impiego nuove agitazioni? ROMA — I sindacati autonomi dei pubblici dipendenti riprenderanno le agitazioni se il Senato modificherà il testo del provvedimento sul nuovo assetto retributivofunzionale del personale civile e militare dello Stato. In particolare, rifiutano qualsiasi variazione all'articolo 4 che, determinando il primo inquadramento nelle qualifiche funzionali del personale in servizio al 1" gennaio 1978, consente promozioni automatiche al livello superiore anche per chi si trova, in posizione «intermedia» e, quindi, un ingiustificato proliferare di dirigenti. I sindacati confederali, invece, sono riusciti almeno in parte a ricucire la frattura che si era creata con i dipendenti statali. In una assemblea svoltasi in un cinema romano, alcuni dirigenti della federazione Cgil-Cisl-Uil (Benvenuto, Marini, Zuccherini, Romei, Sambucini) hanno chiarito le decisioni prese ieri dalla segreteria unitaria e, dopo una serie di contestazioni, hanno ottenuto una discreta adesione. Nessun avallo, cioè, alle modifiche apportate dalla Camera al testo originario della «813», che rifletteva l'accordo governo-sindacati confederali, e rigetto sulle spalle dell'esecutivo di ogni responsabilità per la maggior spesa derivante da tali emendamenti e dagli aggiustamenti che si renderanno necessari nei confronti di altre categorie. «Se il governo e il Parlamento aprono così generosamente i cordoni della borsa, non si vede perché — ha osservato Zuccherini della Cgil — ciò non debba essere fatto per tutti. Le modifiche decise dalla Camera sono contro il buon senso, stravolgono gli accordi sindacali, manomettono gli ordinamenti della pubblica amministrasione, facendo proliferare i dirigenti a scapito della fumionalità». Marini per la Cisl ha ribadito che non esistevano alternative nel chiedere al governo il rispetto degli accordi contrattuali: se non lo farà, saranno i sindacati confederali a organizzare le iniziative per l'estensione a tutte le categorie dei miglioramenti ottenuti soltanto da alcune e il superamento di qualsiasi sperequazione fra categoria e categoria. Di conseguenza, la Federazione Cgil-Cisl-Uil non si batterà contro le decisioni del Parlamento, ma le utilizzerà in un quadro di armonizzazione e di equilibrio fra i trattamenti di tutti i dipendenti pubblici. g. c. f.

Persone citate: Romei, Zuccherini

Luoghi citati: Roma