I carabinieri arrestano un professare in classe

I carabinieri arrestano un professare in classe Al termine della lezione di lettere all'Avogadro I carabinieri arrestano un professare in classe L'accusa: truffa - Istituì un corso di dubbia legalità per logopedisti Poi decise di chiuderlo, senza rimborsare una ventina di iscritti Da una cattedra dell'istituto ..Avogadro» direttamente ad una cella delle Nuove. E' il viaggio che ha fatto sabato mattina il prof. Vincenzo Desiato, 37 anni, abitante a Leinl in via Zea 5 e docente di lettere nella scuola di corso S. Maurizio, al termine delle lezioni. L'insegnante è finito in carcere con l'accusa di truffa: secondo il pretore Ronchetto ha raggirato una ventina, di neolaureati che intendevano specializzarsi in logo)>edia promettendo loro un riconoscimento legale se avessero partecipato ad un corso specialistico organizzato da lui presso il centro studi «J. J. Rousseau» di via Consolata 12. La scuola invece, sempre a parere del magistrato, non poteva vantare alcun requisito. Il prof. Vincenzo Desiato si sarebbe messo in tasca una manciata di milioni speculando sulla buona fede dei suoi allievi. Vediamo questa storia che ha suscitato grande scalpore e sorpresa tra gli studenti ed i colleghi di Desialo. L'insegnante organizza una Scuola di logopedia, l'affilia al centro «J. J. Rousseau»; pubblicizza l'iniziativa con locandine fisse in ospedali, scuole e all'Università. 1 manifesti precisano che per iscriversi è necessario possedere una laurea in psicologia o in filosofia, o in pedagogia oppure in medicina. Il corso, a detta di Vincenzo Desiato, che si era nominato direttore didattico, aveva le carte in regola per ottenere un riconoscimento minisle.riale o quanto meno regionale. Una ventina di giovani si iscrivono e adesso raccontano: «La scuola garantivu un diploma di specializzazione post-universitaria: il corso veniva a costare 490 mila lire. Sembrava una cosa seria. Invece, quasi subilo sono cominciate le grane. Didattica insoddisfacente, posizioni sempre più ambigue da iiiiiiiiiliiiliiiiiiiiimiii un miiiiiiiiiiiini lumini parte del prof. Desiato». E con le grane i primi dubbi. Gli iscritti si informano, apprendono che la Regione non può riconoscere scuole di specializzazione, che neppure il ministero darà mai un crisma di ufficialità in quanto il riconoscimento è conferito soltanto a corsi di durata almeno biennale. Il sospetto del raggiro prende consistenza, gli aspiranti logopedisti incappano in una serie di sgradite sorprese e decidono di rivolgersi agli avvocati Renzo Mazzola e Giorgio Merlone. Spiegano: «Il prof. Desiato ci ha truffalo. Ha cambiato la dicitura "Scuola per laureati" in "corso per laureandi", ha sostenuto che questa grave modifica era dovuta ad un semplice, innocuo refuso tipografico. Ha rifiutato di consegnarci regolare ri¬ cevuta delle rate mensili da noi pagate, dicendo che non poteva esibire il codice fiscale». Si arriva ad aprile: gli iscritti, chieste invano spiegazioni al prof. Desiato e ai suoi colleglli Genre e Filotte, decidono di non versare più le ultime rate. «Allora il direttore ci ha risposto tramite raccomandata dove non erano nemmeno più menzionati i termini "scuola"e "specializzazione". Alla fine del mese, la scuolu è stuta addirittura chiusa a nostra insaputa. Il direttore ha ritenuto opportuno togliere targhe e registri. Di lui non abbiamopiù saputo nulla». I legali Mazzola e Merlone presentano un esposto al pretore Ronchetta. sabato il magistrato decide l'arresto di Desiato che ha nominato difensore l'avv. Vittorio Chiusano.