Tiro alla fune tra Carter e gli alleati sulle interferenze Cee per la Palestina di Ennio Caretto

Tiro alla fune tra Carter e gli alleati sulle interferenze Cee per la Palestina Il monito del presidente alla vigilia del vertice di Venezia Tiro alla fune tra Carter e gli alleati sulle interferenze Cee per la Palestina DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Carter ha diffidato gli alleati europei dall'assumere iniziative favorevoli ai palestinesi. A due giorni dall'incontro a Washington tra il segretario di Stato americano, Muskie, e il ministro degli Esteri francese, Francois-Poncet, il presidente Usa ha detto che opporrebbe il veto a una risoluzione dell'Onu, ispirata appunto dall'Europa, per il riconoscimento della Palestina e per lo smantellamento degli insediamenti israeliani. Francois-Poncet, che si trovava nel Connecticut per ricevere la laurea ad honorem della sua vecchia università, ha replicato che i progetti della Cee «sono anche nell'interesse degli Stati Uniti». Le divergenze tra l'America e gli alleati, che Muskie e il suo ospite avevano tentato di minimizzare, sono così riesplose pubblicamente. Carter ha espresso la diffida, nel corso di una lunga in¬ tervista alla televisione. Ha affermato che «qualsiasi tentativo europeo di scavalcare gli accordi di Camp David sarebbe un errore». «I negoziati tra Egitto e Israele sull'autonomia palestinese in Cisgiordania e a Gaza si sono interrotti — ha detto — ma riprenderanno presto, entro un paio di settimane... Stiamo esercitando una mediazione co¬ struttiva, ed entrambe le parti vogliono la pace». Irrigidendosi, il Presidente ha aggiunto: «Non permetteremo che la "sacra" Risoluzione 242 dell'Onu, quella sul Medio Oriente, che costituisce la base della nostra politica, venga violata. Abbiamo il diritto di veto, e se necessario lo eserciteremo per impedire che Camp David venga sovvertito o violato». «Chiediamo, abbiamo chiesto agli alleati — ha concluso Carter quasi con irritazione — di non interferire nella vicenda palestinese». Questa richiesta è stata però respinta da Francois-Poncet, che ha ribadito nel Connecticut le sue posizioni: «Noi europei non crediamo che Egitto e Israele, anche se riprenderanno a trattare, raggiungeranno un compromesso. Non lo credono neppure i Paesi arabi, il cui nervosismo aumenta. C'è il pericolo di un'esplosione di radicalismo nel mondo islamico, e l'Europa deve affrontarlo con una nuova iniziativa». «Procederemo coi nostri piani — ha aggiunto Francois-Poncet — perché sono in gioco la stabilità e il benessere dell'intero Occidente». Ha accusato Carter di cedere alle Ennio Caretto (Continua a pagina 2 in settima colonna)

Persone citate: Francois, Poncet