La giunta Associazione magistrati annuncia di dimettersi il 15 giugno

La giunta Associazione magistrati annuncia di dimettersi il 15 giugnoSituazione delicata fra i giudici dopo i casi Ventre e Isman La giunta Associazione magistrati annuncia di dimettersi il 15 g C'è disagio per le divisioni in seno ai magistrati - Domani incontri con i sindacalisti DALLA REDAZIONE ROMANA i ROMA — Situazione agitata fra le file dei magistrati ' dopo i problemi sollevati dall'arresto di Rocco Ventre e dalla condanna di Isman dopo le prese di posizione di avvocati e giornalisti che riproponevano la questione dei rapporti con la magistratura. Ieri mattina si è conclusa la riunione della giunta esecutiva centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati iniziatasi venerdì sera. La giunta ha annunciato le sue dimissioni, che saranno presentate il 15 giugno prossimo in occasione della riunione del direttivo dell'Associazione «perché sia lo stesso comitato direttivo centrale a pronunciarsi sulle ormai necessarie misure di pressione, non escluso lo sciopero, e perché si costituisca una giunta unitaria rappresentativa dell'intera magistratura», come dice il comunicato emesso dall'associazione al termine della lunga riunione. Per domani sono stati fissati incontri con la federazione degli avvocati, con Lama, Camiti e Benvenuto in rappresentanza della federazione unitaria, oltre che con le rappresentanze della federazione nazionale della stampa. Sulla riunione svoltasi fra venerdì e sabato è pesata la reazione di avvocati e giornalisti alle recenti decisioni della magistratura, e la divisione fra i magistrati della giunta regionale dell'Associazione nazionale magistrati che aveva emesso la settimana scorsa un duro documento di condanna nei confronti di chi aveva «interferito» nelle decisioni dei giudici, documento da cui si era dissociato il rappresentante di Magistratura democratica che si era dimesso dalla giunta. Rispetto a questi episodi la giunta esecutiva centrale dell'Associazione ha rilevato che «recenti episodi dimostrano come gruppi dell'Associazione, da un iniziale atteggiamento di astensione, sono pas- sali da un lato ad iniziative frazionistiche settoriali e dal-' l'altro a contestazioni dell'operato della giunta. In questo contesto si sono verificati anche episodi tendenti ad accentuare l'isolamento della magistratura quando invece vi era l'esigenza di. assicurarle il massimo consenso dell'opinione pubblica nel quotidiano impegno contro la criminalità organizzata ed al fine di garantire il generale funzionamento della giustizia». Per quanto riguarda i rapporti con la stampa, è stato ribadito che «la collaborazione fra una magistratura indipendente e una libera stampa è un bene essenziale per la vita democratica del Paese». Tuttavia, si aggiunge, «uno sciopero indetto dall'intera categoria dei giornalisti per un provvedimento di cui. peraltro, non si conosce ancora la motivazione, finisce per rap'presentare una grave limitazione, all 'indipendenza dei giudici». L'obiettivo deve essere «il dialogo fra giudici e gionmlisti», «la reciproca comprensione» fra «ricerca della verità e necessità dì informare l'opinione pubblica sul corretto funzionamento delle istituzioni». Per quanto riguarda la protesta degli avvocati romani, si dice nel comunicato la giunta esprime «l'esigenza dì un doveroso riserbo fino a quando non saranno resi noti nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le esigenze istruttorie, gli strumenti sui quali si fondano i provvedimenti». In ogni caso «si deve por mano al più presto a riforme legislative idonee a sciogliere i tanti nodi che ostacolano il normale funzionamento della giustizia ». Sono questi i motivi che hanno determinato la decisione delle dimissioni. Più in generale si richiede una «verifica della volontà delle forze poìiticìie di governo di risolvere i problemi della giustizia e dello status dei magistrati», si delibera di «proseguire l'azione da tempo intrapresa per porre governo e Parlamento di fronte alle loro responsabilità in ordine allo stato di agitazione della magistratura». Da parte di Magistratura Democratica, sezione romana, è venuto un documento in cui si approvano le dimissioni del giudice Battimelli si invitano i rappresentanti di Md all'interno dell'Associazione Nazionale Magistrati a «sollevare il problema in sede nazionale» e i colleghi di Unità per la Costituzione a «chiarire il proprio punto di insta sul funzionamento della giunta sezionale romana»,'

Persone citate: Battimelli, Isman, Lama, Rocco Ventre

Luoghi citati: Roma