Una crisi polivalente

Una crisi polivalente ON THE CONTRARY Una crisi polivalente L'aspetto più strisciante della crisi europea non è all'atto l'importanza degli interessi in campo, ma lo sfaldamento £sicologieo che essi rivelano. A Parigi, e soprattutto a Londra, si è avuta l'impressione di vivere in mundi diversi. l'er i francesi lutto è chiaro e indivisibile. Sia che si tratti di montone, che di pesca, di agricoltura o di risorse proprie, l'atteggiamento britannico rischia di smantellare il Mercato Comune. Allo scopo di comprare montone neozelandese, la Gran Bretagna cerea di vendere il suo ir. Francia, ma senza un'organizzazione di mercato che assicuri le transazioni e le necessarie garanzie. Rifiuta nello stesso tempo una politica comune per quanto riguarda la pesca, cerea di distruggere la politica agricola, mette in causa i principi di bilancio ai quali ha giù ottenuto una deroga parziale. Agli occhi degli inglesi, al contrario, è la Francia che è irragionevole. Non applica le semenze della Corte per quanto riguarda il montone, i suoi pescatori vanno alla conquista delle aeque e dei pesci britannici. Parigi difende ostinatamente un sistema agricolo in cui le esportazioni di burro sovvenzionano l'economia degli invasori dell'Afghanistan. Nello stesso tempo attuano un meccanismo finanziario che ha per elicilo quello di togliere ai poveri per dare ai ricchi. Non basta negoziare, sia pure al vertice, bisogna leggere più attentamente i giornali degli altri Paesi. Pangloss

Luoghi citati: Afghanistan, Francia, Gran Bretagna, Londra, Parigi