Nella Cee a 12 il riso italiano subirà la concorrenza spagnola

Nella Cee a 12 il riso italiano subirà la concorrenza spagnola A Vercelli i produttori esaminano la nuova situazione Nella Cee a 12 il riso italiano subirà la concorrenza spagnola VERCELLI — Nel mondo, la superficie coltivata a riso è vasta cinque volte l'Italia (145 milioni di ettari) e con il riso prodotto ogni anno si possono cucinare oltre cinquantamila miliardi di piatti di risotto. Queste cifre, anche se volgarizzate, danno l'Idea di die cosa rappresenti tale coltura nell'economia e nell'alimentazione mondiale. Di fronte al circa 400 milioni di tonnellate di riso prodotte tn tutto II mondo, ti milione, o poco più, di tonnellate ricavato dalle risate Italiane sembra poca cosa. Invece è Importante, perché l grossi Paesi produttori (Cina, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, eccetera) sono anche forti consumatori e spesso devono ricorrere all'Importazione. L'Italia, qutndi vende riso al Paesi ostatici (oltre die a quelli comunitari), partecipando con circa II 5 per cento al volume del commercio Internazionale di questo prodotto (stamosestt tra i Paesi grandi esportatori di riso), e con un saldo attivo di 200 miliardi per la bilancia commerciale. Questo ampio panorama sulla risicoltura mondtale è stato fatto ieri a Vercelli all'apertura del nono convegno internazionale che ha come tema «Problemi e prospettive della risicoltura nulla realtà della grande Europa». La relazione di base, sulla quale si è aperto il dibattito, è stata svolta dal presidente dell'Ente nazionale risi on. Renzo Franzo. Dopo la vasta carrellata sulla risicoltura mondiale (la produzione è in aumento, fra cinque anni si dovrebbe arrivare a 435 milioni di tonnellate), Franzo ha affrontato i problemi che più Interessano ti nostro Paese e la Cee. Ora, nella Comunità, siamo praticamente gli unici produttori di riso (oltre un milione di tonnellate contro le 30 mila della Francia), mentre, con l'allargamento della Cee a Grecia, Spagna e Portogallo avremo dei partners-concorrenti. La Spagna, soprattutto, con le sue 400 mila tonnellate annue e la sua forte organizzazione commerciale, potrà darci delle noie. Con l'adesione dei tre nuovi membri, la popolazione della Cee sfiorerà i 320 milioni ti fabbisogno dt riso salirà a un milione 900 mila tonnellate e la produzione oscillerà tra un milione 700 e un milione 800 mila tonnellate. •E' ovvio —ha detto Franzo — che ti mercato risiero sarà destinato a registrare, entro breve tempo, profonde trasformazioni, alle quali dobbiamo prepararci in tempo». Prepararci soprattutto — ha aggiunto — chiedendo un adeguamento della politica comunitaria. Questa politica ha dato risultati positivi negli ultimi anni ma oggi non è del tutto soddisfacente: molte perplessità, ad esempio, ha sollevato la questione dèi prezzi che la Cee vorrebbe congelare, mentre i produttori agricoli specie quelli italiani, devono combattere con¬ tro un'Inflazione galoppante. «I redditi agrìcoli nella Cee — ha ricordato Franzo — nel '79 sono diminuiti. In termini reali, del 7,5 per cento, mentre 11 costo della vita è cresciuto del 12% nella Comunità e molto di più in Italia». Per i risicoltori italiani, la situazione è ancor più critica, perché, al risultati colturali positivi del '79 (circa 11 milioni dt quintali) si è contrapposto, nel primo semestre della campagna di commercializzazione, un andamento dei prezzi che Franzo ha definito «mortificante», poiché, malgrado II ritmo sostenuto delle contrattazioni essi si sono mantenuti a livelli Inferiori a quelli della precedente annata. I rimedi proposti da Franzo sono: far valere II diritto della preferenza comunitaria, poiché oggi molti Paesi della Cee acquistano riso non dall'Italia ma da Stati terzi; attuare iniziative promozionali per far conoscere meglio il nostro liso; orientare la produzione verso le varietà più richieste dal mercato; organizzare gli agricoltori in associazioni affinché possano trattare grosse partite di riso, invece che piccoli quantitativi Oggi II convegno continua con quattro sessioni tecniche, dedicate rispettivamente alla meccanizzazione, al miglioramento genetico, alla difesa delle piante e all'agronomia. Sabato la chiusura del convegno con l'intervento del ministro La Malfa. Livio Burato

Persone citate: Franzo, La Malfa, Livio Burato, Renzo Franzo