«Il nuovo modo di sgovernare»

«Il nuovo modo di sgovernare» «Il nuovo modo di sgovernare» La critica del gruppo consiliare de della Provincia alla giunta rossa •Il nuovo modo di sgovernare*: cosi il gruppo consiliare de in Provincia ha giudicato l'azione della giunta rossa nel quinquennio '75-80 in uno studio critico presentato ieri nel quadro della campagna elettorale. Facendo una rapida storia di questo periodo, la de afferma che i miti del '75'(partecipazione democratica, collegialità, ricognizione delle risorse, funzionalità degli uffici) sono stati tutti disattesi. In particolare, esaminando lacrisi del gennaio '77 conseguente alla paralisi per le incertezze venute dalla nascita dei Comprensori, la de sostiene che il contrasto si chiuse .con un quattro a uno a favore dei socialisti* che ricevettero una tacita .licenza di spendere* dai colleghi comunisti. Il piano triennale di intervento, allora promesso, non venne però mai alla luce. Ma anche il programma quinquennale della giunta non è stato realizzato: nessun intervento nel settore lavoro, mancata ristrutturazione degli uffici (ma 627 assunzioni), nulla di nuovo nell'assistenza, episodici interventi sulla cultura, rinuncia a gestire i fondi per la montagna. Le valutazioni conclusive della de toccano numerosi punti. Vediamoli. Ospedale di Grugliasco, sedi del Mainerò e di Savonera: macroscopici ritardi nel loro utilizzo. Ipim di corso Lanza: è stato smembrato per ospitarvi vari servizi disomogenei. Servizi psichiatrici: la carenza di controlli ha causato gravi incidenti, mentre l'alimento dei ricoveri presso gli istituti privati ha rimesso sostanzialmente in funzione il manicomio. Rette: l'aumento dal '70 al '75 fu da 5350 a 14.800 lire al giorno, dal '75 aU'80 da 17.500 a 60 nula lire, con un abbassamento contemporaneo del livello qualitativo. Si è proposto di istituire un .centro radio* del costo di 700 milioni: secondo la de è una spesa sproporzionata rispetto ai compiti della Provincia Autovetture: contrariamente a quanto dichiarato nel settembre '75 (drastica diminuzione) il parco auto è passato da 29 vetture a 73 (di cui una blindata). Lo studio della de si chiude denunciando che con l'ultima delibera votata dal consiglio, lo smembramento dei servizi di sicurezza sociale, si è voluto sotanzialmente .regalare* al Comune di Torino la somma di 25 miliardi, violando o forzando pretestuosamente norme di legge statale e regionale.

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