Kabul, imboscata dei guerriglieri a un convoglio sovietico, 50 morti

Kabul, imboscata dei guerriglieri a un convoglio sovietico, 50 morti Mentre continuano le manifestazioni anti-russe nella capitale Kabul, imboscata dei guerriglieri a un convoglio sovietico, 50 morti Negli scontri degli ultimi giorni quattro studentesse sono state uccise e venti ferite • Incendiato un accampamento dell'Armata Rossa - Al recente vertice del Patto di Varsavia alcuni leaders dell'Europa orientale hanno disapprovato l'invasione dell'Afghanistan KABUL — Sempre tesa la situazione in Afghanistan. Venti studentesse di Kabul sono state ferite giovedì dalla polizia durante manifestazioni antisovietiche. Alcune sarebbero in gravi condizioni. Secondo altre fonti, solitamente bene informate, tre poliziotti e quattro ragazze sono stati uccisi negli scontri di martedì. Centinaia di guerriglieri : islamici hanno teso unlmbo-1 scoto a un convoglio russo uccidendo almeno cinquanta soldati prima di fuggire con il materiale, fra cui veicoli blindati e bombe da mortaio. £1 convoglio era composto da un centinaio di veicoli. In aprile quasi cento persane, fra cui 36 studentesse, erano rimaste uccise durante disordini protrattisi per una settimana e gli arrestati erano stati tremila. In questi giorni alle proteste hanno preso parte migliaia di ragazze. Idranti e pungoli elettrici per il bestiame, acuita polizia ha fatto ricorso, non sono riusciti a frenare le manifestazioni. Le autorità della capitale afghana hanno ordinato agli studenti di non uscire dall'università, temendo il rinnovarsi del bagno di sangue che sconvolse il centro urbano tre settimane fa. Negli scorsi 12 giorni si sono udite quotidiane sparatorie in tutta Kabul. In ogni quartiere -la situazione è molto tesa». Mercoledì gli spari più frequenti e intensi sono stati uditi nel sobborgo di Khair Khana: sono state viste bruciare due cisterne russe. Un viaggiatore ha detto: «Intorno a Kabul vi è un anello di insorti che danno battaglia». Le studentesse di Kabut usano anche l'arma della beffa: da quanto s'è appreso, hanno raggiunto in corteo un contingente di soldati fedeli a Babrak Karmal, e con aria di sfida hanno loro porto le proprie gonne, dicendo: «Queste le indossate voi, noi facciamo la guerra contro i russi». Contro le ragazze hanno aperto il fuoco soldati sovietici; non si sa se vi siano state vittime. I giovani rimasti feriti ad aprile sono tornati per le strade questa settimana. Percorrendo le vie di Kabul hanno gridato: «Ecco in quale modo combattiamo noi, anche a mani nude». L'accampamento dell'esercito russo nella capitale è stato distrutto da un incendio, che ha ucciso nel sonno numerosi uomini dell'Armata Rossa. Gruppi di guerriglieri e di studenti islamici hanno rivendicato l'attentato. Si apprende intanto che durante il vertice del Patto di Varsavia della scorsa settimana l'invasione sovietica dell'Afghanistan non ha ricevuto il sostegno dei leaders di alcu-i ni Paesi dell'Est europeo, che, hanno invece sottolineato i riflessi negativi che tale azione ha avuto nei rapporti (soprattutto economici) tra Est e Ovest: lo scrive il Financial Times. Il leader romeno Nicolae Ceausescu avrebbe criticato apertamente l'azione sovieti-, ca, mentre Polonia e Unghe-i ria non avrebbero espresso al¬ cuna approvazione all'Urss. «Il discorso del leader polacco Gierek al vertice è stato descritto da alcuni funzionari come "equilibrato", un chiaro eufemismo, nella terminologia comunista, per indicare una presa di distanze», scrive il quotidiano inglese. L'articolo afferma, citando un diplomatico occidentale, che l'atmosfera del vertice è stata «calda» e con uno schieramento «di sei contro uno sulla questione dell'Afghanistan: «E' improbabile che l'Urss resti influenzata da questa reazione dell'Europa orientale, ma rincontro del Patto di Varsavia ha messo in risalto la crescente affinità di interessi tra 1 Paesi auropei, che vedono il loro futuro compromesso dall'attuale aumento di tensione nei rapporti tra le superpotenze», osserva ancora il Financial Times. Intanto, Valerian Zorin, commentatore della Pravda, ha dichiarato in un'intervista che una soluzione politica della crisi afghana «basata sul principio della non Ingerenza negli affari dell'Afghanistan da parte degli Stati Uniti, della Cina e del Pakistan, a cui, partecipi il. governo di Kabul, potrebbe essere raggiunta in. un prossimo avvenire, poiché' ne dipende la distensione». Secondo Zorin, «il summit Giscard-Breznev, a Varsavia, ha permesso la ripresa del dialogo Est-Ovest, dal che 11 mondo intero può trarre beneficio*- Ieri il Kabul Times ha scritto che molti prigionieri non politici devono essere rifasciati o godere di una riduzione delle pene, in base a un decreto presidenziale. Il giornale, di proprietà del governo, ha precisato che commissioni miste si incontrano per realizzare un decreto firmato in aprile in tal senso da Karmal.

Persone citate: Breznev, Gierek, Nicolae Ceausescu, Valerian Zorin, Zorin