Cosa fare per garantire la salute dei lavoratori

Cosa fare per garantire la salute dei lavoratori E' il tema del convegno indetto oggi dalla Fulc chimici Cosa fare per garantire la salute dei lavoratori Il sindacalista Paradiso: «Su questo argomento si sono dette troppe parole; noi cercheremo di proporre qualcosa di concreto» - Gepi: sciopero di 4 ore, giovedì, in tutte le aziende del gruppo «La salute non si vende. La salute non si regala. Sulla salute non si scherza». Con questi vecchi slogans che hanno guidato da sempre le lotte sindacali sul problema dell'ambiente e del lavoro si aprirà oggi presso l'Aem un convegno indetto dalla Fulc (chimici) regionale. «Si tratta — ha spiegato Paradiso, della segreteria — di rilanciare a livello regionale le iniziative su questa importante tematica, richiamare l'attenzione su un patrimonio di esperienze e di lotta; arricchirlo con l'ulteriore impegno di tutti,,. Dopo aver ricordato casi tristemente famosi come l'icmesa e l'Ipca ha osservato: «Avremmo dovuto essere sempre in prima fila, in questa battaglia, avremmo dovuto essere i promotori, nel movimento, di iniziative efficaci di sensibilizzazione o di bonifica reale dell'ambiente di lavoro. Ma non è stato così. Più obiettivamente: non è stato sempre così, non è stato cosi dappertutto». Su questo punto il sindacato si interrogherà: cosa occorre fa¬ re per garantire la salute dei lavoratori? Ha detto Paradiso: «Scrivere su documenti splendide proposte, offrire obiettivi grandiosi e avanzati e poi gestire poco o nulla è un rischio, purtroppo molto ricorrente, che vorremmo evitare. Siamo infatti una categoria che ha scritto in molti convegni cose pregevoli ed interessanti, che non lianno avuto conseguenze pratiche nella realtà di fabbrica e sul territorio. Proporremo quindi, poche cose, ma fattibili». GEPI — La federazione regionale Cgil, Cisl, UH, la Firn e la Fulta regionale hanno preso in esame nel giorni scorsi con i Consigli di fabbrica delle aziende del gruppo, la situazione e le prospettive produttive ed occupazionali degli stabilimenti piemontesi. «Dalla riunione è emersa — spiega un documento diffuso al termine dell'incontro — lo gravità della situazione. Le scadenze di messa in liquidazione di alcune imprese, previste da un decreto del Cipi, sono state evitate, ciò nonostante, le scelte politi- che della Gepi non sono mutate». Secondo il sindacato «l'iniziativa del gruppo pubblico si mantiene alle risposte contingenti caso per caso, evitando di imboccare una scelta di programmazione e di seria gestione industriale. Poi le condizioni di vendita a società private di unità produttive rischiano di avvenire, per la maggioranza di queste, in una fase di degrado delle capacitàedei livelli tecnologici». Per questi motivi Cgll-Cisl-Uil hanno deciso di proclamare uno sciopero regionale di quattro ore in tutte le aziende del gruppo, giovedì prossimo. Inoltre una delegazione di lavoratori in lotta si recherà in Prefettura per sollecitare un intervento del governo. RIV — Proseguono le trattative sulla piattaforma integrativa del gruppo. Negli incontri già avvenuti le maggiori discordanze si sono avute su due punti: salarlo e inquadramento unico. Per sollecitare la soluzione della vertenza mercoledì prossimo è stata decisa una fermata di otto ore in tutte le aziende della società CISNAL — Nei giorni scorsi, i lavoratori e gli operatori del sindacato si sono riuniti in convegno alla Galleria d'arte moderna per approfondire il tema: «Riforma pensionistica, assegni familiari, scala mobile». Al termine l'assemblea ha dato mandato alla Confederazione di intensificare l'azione sindacale. Obiettivi da raggiungere: una pensione dignitosa e commlsu-' rata alle esigenze vitali, incluso 11 meccanismo della scala mobile; aggancio delle pensioni alla' dinamica salariale; separazione e distinzione netta tra previdenza e assistenza ed 11 mantenimento dei fondi integrativi e sostitutivi dell'assicurazione obbligatoria; pronti rimedi alla insufficienza delle attuali strutture pubbliche in materia di assistenza sanitaria.

Persone citate: Paradiso