Torino: mostra-mercato con vini rari e di qualità di Piero Cerati

Torino: mostra-mercato con vini rari e di qualità Aperta sino a domenica la rassegna «Vinincontri» Torino: mostra-mercato con vini rari e di qualità Negli stands bottiglie provenienti da tutte le regioni d'Italia - Lezioni di degustazione - Ai visitatori vengono offerti assaggi gratuiti TORINO ~ «Vinincontri» chiude i battenti domenica sera con una rassegna di piatti tipici ..della massaia., un menù di specialità premiate alla Piera del tartufo di Alba. Chiude con la gastronomia dedicata al Piemonte, ma negli stands trovano posto vini di tante regioni: dal FriuliVenezia Giulia, alla Campania, alla Calabria, alla Sicilia; né mancano i prodotti dell'Emilia-Romagna, famosi e meno noti come uno Scandiano bianco brut, che si inserisce d'autorità tra gli spumanti secchi italiani. Dedicata ai vini selezionati di alta qualità (la commissione d'assaggio guidata dal dirigente provinciale dell'Onav, Cesare Borgia è stata severissima), la mostra-mercato non nasconde le sue sorprese, quel vini rari, che a causa della loro piccola quantità sfuggono al grosso mercato. Si scopre ad esepio un Cari, irosso, di 9.5 gradi, frutto di uve Pelaverga, prodotto sulle colline di Superga, presso Baldissero: un Nebbiolo del. Canavese, di 11 gradi, nato da uve omònime sulla collina morenica della Serra d'Ivrea; un Rosso di Campiglione, di Campiglione Fenile vicino a. Pinerolo, in provincia di Torino, creato con uve nebbiolo e doux d'Henry, con gradazione di 12,50. Non meno sorprendente è la Bonarda dell'Istituto Bonafous, tra Pino e Chieri, sempre sulla collina torinese;. 0 l'Erbaluce di Caluso dell'Istituto professionale di Stato Carlo Ubertini, un vino bianco, secco, fine e gentile, di alto' pregio. Poi quel Bianco di Scandiano brut e spumante dolce, delle «Riunite», cantine cooperative di Reggio Emilia, di media gradazione, vino l'uno da tutto pasto e da dessert l'altro. Ma le sorprese sono mille. Raffaele Ferrerò, albese, presenta la sua brocca per «chambrer» (diciamo: acclimatare) il vino alla giusta temperatura prima di essere bevuto: è un oggetto semplice, in terracotta di Castellamonte, ma di forma brevettata «Studiato durante i travasi e l'affinamento del vino in cantina». Presenta anche il vino «Zio Giovanni», connubio di freisa e nebbiolo (vitigno e vino, questi, che non finiranno mai di stupire, padri come sono di tanti vini), uniti per proseguire insieme la fermentazione malolattica e quindi poter essere bevuti giovani. , 1 Eccellente il Fara, altro vi|no di grande qualità e raro {della Cantina sociale dei Colli .novaresi, maturato in fusti di rovere, e altrettanto eccellen ti lo Spanna, 11 Caramino, il Barengo (bianco secco) dello stesso produttore. La Valle d'Aosta è presente con il Donnaz, il Blanc de Morgex, il Gamay, l'Aymavllle; dalla montagna al mare: sono presenti anche vini liguri: Pigato, Coronata, Vermentino, e ci sembra d'aver intravisto il Rossese tra 11 luccichio delle bottiglie dai vari colorì. Le Langhe firmano i propri vini nello stand, quanto mai ricco e ampio, di Alba manifestazioni; mentre l'Ente per lo sviluppo agrìcolo del Piemonte (Esap) ha concesso i suoi «locali» ai piccoli pro¬ duttori, alle organizzazioni professionali e offre un'ottima barbera, in apposite e commercialmente indovinate mezze bottiglie, ai visitatori. Assaggi di vino per tutti, lezioni di degustazione dalle 18 alle 19 al punto d'incontro della rassegna, condotte dall'Ordine nazionale degli assaggiatori (Onav), che per chi vuole approfondire la materia svolge un corso di specializzazione (ma anche di iniziazione al buon bere, in giusto modo) dalle 21 alle 23 al palazzo della' Regione in corso Stati Uniti. Il Gruppo produttori vino delle Unioni agricoltori piemontesi presenta i classici vini delle colline che solcano la regione: dal Monferrato col' Cortese di Gavi, il Dolcetto di Ovada, al Novarese, con Ghemme, Sizzano, Fara, attraverso le Langhe (Barolo, Barbaresco), l'Astigiano (Bar-' bera, Dolcetto), il Canavese (Erbaluce, Rosato della Serra), il Vercellese (Lessona, Branmterra). Campania, Calabria e Sicilia hanno in mezzo ai famosi vini, parecchie sorprese: bianchi secchi di media gradazione adatti al nuovo indirizzo del mercato, certe bottiglie pregiate che sorprendono per il bouquet, il profumo: dal Sud giungono vini tradizionali, ma moderni, freschi, giovanili. Una lezione da imparare. Piero Cerati

Persone citate: Blanc, Carlo Ubertini, Cesare Borgia, Fara, Lessona, Pigato, Raffaele Ferrerò, Rosato