La Rai-tv ha un nuovo governo (con quattro mesi di ritardo)

La Rai-tv ha un nuovo governo (con quattro mesi di ritardo) Completate le nomine del Consiglio d'amministrazione La Rai-tv ha un nuovo governo (con quattro mesi di ritardo) ROMA — Quattro mesi di rinvìi tutt'altro che indolori poi. inattese, le votazioni con cui ieri sera deputati e senatori della Commissione di Vigilanza della de. del psi, psdi pri, pli e della Sudtiroler Volkspartei (il pei si è astenuto) hanno dato alla Rai l'organismo che la governerà nei prossimi tre anni. Il nuovo consiglio d'amministrazione è stato completato con i dieci consiglieri di nomina parlamentare. Si tratta di Roberto Zaccaria (de), Walter Pedullà (psi), Adamo Vecchi e Giorgio Tecce (pei), già in carica nel precedente consiglio ed eletti come prescrive la legge, su designazione delle Regioni. Completano l'elenco i democristiani Enrico Spadola. Sergio Bindi e Luigi Orlandi, il comunista Luca Pavolini, il socialista Sergio Zavoli e il repubblicano Luigi Firpo che vanno ad aggiungersi a Balocchi e Lipari (de), Vacca (pei). Pini (psi). Orsello (psdi) e Battistuzzi (pli), nominati daiririil9maggio. Per tre consiglieri, Firpo, Zavoli e Spadola, sono stati necessari due scrutini. Al primo infatti non avevano ottenuto il quorum necessario di 24 voti. Il nuovo consiglio, che dovrà eleggere nei prossimi giorni il presidente della Rai, risulta composto da sei democristiani, quattro comunisti, tre socialisti un socialdemocratico, un repubblicano e un liberale. Sergio Zavoli responsabile del «GR-1», e Villy De Luca, vicedirettore generale restano i candidati alla presidenza e alla direzione generale della Rai. Zavoli, indicato dal psi per la sostituzione di Paolo Grassi, ha detto: «Per ciò che concerne la presidenza, poi¬ ché la mia candidatura è venuta assumendo, per ragioni die non spetta a me giudicare, un carattere non unitario rispetto al complesso delle forze riformatrici della Rai, confermo nel modo più esplicito di non essere disponibile per una soluzione la quale, anziché contribuire all'unità che intorno alla mia candidatura si vuole trovare, costituisse motivodi ingiustificata divisione tra le forze riformatrici». «Ciò — ha aggiunto il direttore del "GR-1" — nell'interesse primario e imprescindibile di un cosi particolare e delicato servizio pubblico, il cui rilancio è fondamentalmente legato al presupposto del maggior pluralismo, e quindi della più responsabile rappresentatività, d'altronde sancito dalla legge di riforma». g.fe.

Luoghi citati: Lipari, Roma