Sanità è l'obiettivo fondamentale del pri

Sanità è l'obiettivo fondamentale del pri Sanità è l'obiettivo fondamentale del pri Il partito repubblicano presenta per le elezioni regionali due programmi: uno generale, e uno per la sanità. Bianca Vetrino, ex sindaco di Pino, che capeggia la lista con Aldo Gandolfi, ha di questo settore, una grande esperienza, anche come presidente della Consulta regionale dell'Arici per i servizi sociosanitari. -Nostro obiettivo — dice — è la ristrutturazione dei servisi ospedalieri e il potenziamento della medicina extra-ospedaliera, preventiva e di base». E' l'obiettivo fondamentale della riforma; 11 Piemonte a che punto è? • La giunta ha voluto a tutti i costi precorrere i tempi, essere all'avanguardia ed ha prodotto normative non sufficientemente ponderate, rispondenti alla realtà, distaccate dal contesto regionale». Precisa: «Alcune Uls avranno un enorme potere politico-gestionale. Perciò il pri propone la divisione dell'area urbana non in 23 Uls, ma in sei o sette, articolate in distretti di base e poliambulatori. Perché — aggiunge — il modello futuro di politica sanitaria dovrà avere le proprie fondamenta nella medicina extra-ospedaliera e cioè nell'insieme della medicina preventiva (educazione sanitaria e igiene della sanità pubblica) e della medicina di base. Non si tratta di buttar giù muri e alzarne altri: si tratta di sostituire un or- Pei — Ore 13,30: Fiat Mirafiori, porta 17, Novelli, Alafano; 13,15: TTC. Revelli; 12.15: Scuola Muratori. Dolìno; 16: Solex. Turco; 18: p. Robilant, Mancini; 20,30: v. Avigliana 13, Vecchione, Sabbadini; 21: v. Fossata, Mlgliasso, Mosca; 9: Locana, Ferraris, Valesano: 11,15: Grugllasco, fabbrica Bertone. Sanlorenzo; 21: Condove, oratore locale; 21: Villarfocchiardo, Mastri; 21: Rocca, locale; 17,30: Moncalieri, Emac, Marchiare. Ore 21: Galleria d'Arte Moderna, dibattito con dp e psi, partecipa Quagliotti. Radicali — Ore 15, via dei Mille, dibattito sui referendum; 20, Galleria San Federico, tavolo antimilitarista, Sgroi; 21, via dei Mille, dibattito sul voto dell'8 giugno. Pii — Ore 10. c. Palestro; 10, c. Spezia: 10, p. Chironi; 17, p. Carignano; 17, p. Lagrange; 18, v. Principe Tommaso 2. Santoni, Bastianini; 21, v. Bianzè 28, -Iona; 21, v. Legnano 9, A'.tamura; 21,30, Liceo Alfieri, Vinchi. Ore 14,45, Tele Europa, Jona; 16, Video Gruppo, Vinchi; 19.45. Europa 3, RE. Fuori — Ore 21, via Garibaldi 13, assemblea sulle posizioni del movimento rispetto al voto amministrativo dell 8 giugno. nanismo sanitario che si regge sulla produzione di crescente necessità di ricovero ospedaliero, con uno che si regga sulla riduzione di questa necessità». Vale a dire: costituzione di valide strutture territoriali prevedendo su di esse un sostanziale spostamento della spesa. Bianca Vetrino fa un esempio: « Nel 1964 la spesa ospedaliera in Piemonte rappresentava il 45,3% di ouella sanitaria totale; nel 1976 il 55,6; nel 1980 dovrebbe aumentare logicamente al 59,1, cioè 666 miliardi. Invece il Piano regionale la porta a 742, cioè al 64% della spesa sanitaria globale. Quindi se si volesse mantenere intatta la spesa sanitaria negli altri settori, la Regione avrebbe un disavanzo di 75 miliardi». Questo, in grandi linee il pensiero del pri. Che comunque in Piemonte punta su alcune linee fondamentali di programmazione oltre a quella sanitaria: industria, territorio, servizi, agricoltura. Industria. Aldo Gandolfi sostiene: -La struttura produttiva piemontese è minacciata gravemente da un'evoluzione tecnologica rapidissima e da una concorrenza internazionale agguerrita. Il problema è quindi: non come la nostra industria può continuare a espandersi, ma se e conte può trasformarsi sul piano qualitativo per garantire la sta-, bilità della base produttiva». Pubblica amministrazione. Ha un ruolo fondamentale nell'accompagnare il movimento di fondo della società, anche nell'esigenza di trasformazione industriale. Tra i suoi compiti figura l'istruzione superiore e professionale, la creazione di servizi «di alto livello qualitativo per i problemi di gestione specie della media e piccola industria e per la commercializzazione dei prodotti». Agricoltura. Problema di fondo è «sviluppare agende agricole autosufficienti, di dimensioni adeguate, che funzionino». Territorio. Il suo rlequillbrio richiede lo sviluppo dell'industria, dell'agricoltura, del terziario; ma ne dipende anche. Dice Gandolfi: .Aree che oggi stanno perdendo peso e grado di accessibilità devono essere reimmesse nel circuito degli scambi e delle opportunità di localizzazione». Conseguenza: un reale decentramento da Torino. Per far ciò è essenziale un potenziamento dei trasporti: autostrada del Fréjus, completamento di quella per 11 Sempione, miglioramento della linea ferroviaria Nlzza-Cuneo-Astl-Alessandria e di quelle che da Torino vanno a Pinerolo, Rivarolo, Ceres. Biella; infine la BiellaNovara. Domenico Garbarino