Sciopero e proteste per tre ragazze morte mentre in pulmino vanno al «lavoro nero»

Sciopero e proteste per tre ragazze morte mentre in pulmino vanno al «lavoro nero» La terribile piaga del «caporalato» ha fatto nuove vittime in Puglia Sciopero e proteste per tre ragazze morte mentre in pulmino vanno al «lavoro nero» TARANTO — Tre ragazze morte e quattro feriti in un pulmino finito contro un camion fermo. Viaggiavano in sedici, compreso l'autista che è fuggito, su un automezzo abilitato al trasporto di otto persone. Vittime e superstiti erano braccianti reclutati, senza il rispetto delle norme di legge, per la raccolta delle fragole. E' il sistema del «caporalato», un vero e proprio imbarbarimento del mercato del lavoro ancora molto radicato in certe zone del Mezzogiorno. Un mediatore va in giro per le campagne a reclutare giovani, che vengono pagati al di sotto delle tariffe contrattuali e senza alcuna copertura assicurativa, da impiegare a ore nella raccolta della frutta. Il mediatore trasporta poi queste «braccia» nelle varie cascine e intasca delle tangenti. Le vittime dell'incidente avvenuto lunedi sera sono Lucia Altavilla, 17 anni, Pompea Argentiero di 16 e Donata Lombardi, di 23; i feriti Pietro Lombardi, 17 anni, fratello di Donata e tre sorelle dell'Argentiero, Vita, 18 anni, Anna, di 19 e Maria di 20. Tutti gua- riranno in un mese. Le ipotesi' sull'incidente sono o distrazione o colpo di sonno del conducente. Le cause comunque si collegano al fenomeno del «caporalato»: autista e braccianti si alzano all'alba, percorrono centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro e poi il ritorno a casa in piena notte. E' quanto è accaduto ieri: il furgone era alle porte di Grottaglie, su una strada a quattro corsie, in un tratto rettilineo. L'autista,' Giorgio Albanese, 30 anni, di Ceglie Messapico, è finito in pieno contro lo spigolo del rimorchio di un camion fermo per un guasto sulla corsia di emergenza. Il grave incidente ha provocato manifestazioni di protesta in tutta la zona. A Ceglie Messapico, paese dove risiedevano le vittime, centinaia di persone hanno partecipato a un corteo svoltosi in paese, nell'ambito di uno sciopero generale proclamato dai rappresentanti sindacali Cgil CislUH. ,! Alla manifestazione hanno aderito anche la giunta comunale e rappresentanti delle amministrazioni comunali di vari paesi vicini, interessati al fenomeno del «caporalato». La manifestazione si è conclusa con discorsi di vari rappresentanti sindacali, che hanno espresso condanna per la situazione di lavoro delle braccianti agricole e la mancanza di una regolamentazione in materia. Analoghe prese di posizione sono contenute in un ordine del giorno della giunta comunale e in manifesti fatti affiggere in paese dai sindacati e dai partiti politici. In particolare la giunta — in una riunione svoltasi l'altro ieri sera — ha. deciso di proclamare una giornata di lutto cittadino per 11 giorno dei funerali (che si svolgeranno a spese del Comune) delle tre giovani Durante la riunione .sono state ricordate le iniziative — risultate spesso inutili — per regolamentare il trasporto delle braccianti, promosse in precedenza dagli amministratori comunali e gli incontri avuti con gli stessi «caporali». La più ferma protesta verso l'operato del ministero del Lavoro, che «non ha neppure risposto ai sindacati che chiedevano di essere convocati dopo l'ultimo incidente mortale del 30 aprile scorso in provincia di Salerno, in cui ha perso la vita un'altra lavoratrice», viene espressa dalla segreteria nazionale della Federbracclanti-Cgll in un telegramma inviato al ministro del Lavoro, on. Foschi, in relazione all'incidente di Grottaglie. Dopo aver denunciato «l'insensibilità e la responsabilità del ministero del Lavoro per il perpetuarsi di vergognosi sistemi di trasporto e di impiego di manodopera agricola», il telegramma conclude rilevando che «la segreteria della Federazione Iva impegnato le proprie organizzazioni locali a sviluppare una forte risposta di lotta verso il padronato e i poteri pubblici affinché siano adottati provvedimenti per stroncare l'intermediazione della manodopera agricola stagionale».

Persone citate: Argentiero, Ceglie, Donata Lombardi, Giorgio Albanese, Lucia Altavilla, Pietro Lombardi

Luoghi citati: Grottaglie, Puglia, Salerno, Taranto