Il sindacalista br sarebbe l'autore degli attentati a tre democristiani

Il sindacalista br sarebbe l'autore degli attentati a tre democristiani Chi è l'ultimo presunto terrorista arrestato dai carabinieri Il sindacalista br sarebbe l'autore degli attentati a tre democristiani Operaio di terzo livello alla Fiat Presse, delegato della Firn, sezione Guido Rossa, ex iscritto al pei, avrebbe fatto parte del commando che sparò a Picco, Puddu e Notaristefano Ancora un arresto nell'ambito delle indagini sulla «colonna» torinese delle Br: Dante Di Blasi, 29 anni originario di Bauledi! in provincia di Oristano, è stato catturato sabato scorso all'alba dai carabinieri nella sua abitazione in via Ugo Foscolo 16 bis. Per i compagni di battaglia era «Leo». Patrizio Peci lo accusa di aver partecipato almeno a quattro attentati: il tentato omicidio dell'ex sindaco di Torino, Giovanni Picco, il 24 marzo del '78; il ferimento del consigliere provinciale de Maurizio Puddu (dimessosi l'altro giorno da segretario cittadino del partito per la vicenda della mancata presentazione della lista de in 13 quartieri), l'agguato fallito a Dante Notaristefano, e ancora, l'attentato al commissariato di ps San Donato, il 21 giugno del '78. Di Blasi divideva l'alloggio di via Foscolo, affittato circa sei mesi fa, con Maria Giovanna Nobile 26 anni, infermiera. La ragazza è sparita dalla circola zione. L'identi-kit di Dante Di Blasi assomiglia a quello di altri «ìrregolari» br. Operaio di 3" livello alla Fiat Presse, era delegato Firn e iscritto al pei, la sezione intitolata a Guido Rossa, il sindacalista ucciso dalle Br a Genova. La segreteria della federazione torinese del pei lo ha subito sospeso in via cautelare. Per i vicini era insospettabile. I parenti sapevano che lo aveva-, no fermato, aspettavano che lo' rilasciassero da un momento all'altro. L'alloggio di via Foscolo è infatti a nome della ragazza. Di Blasi portava fino a poco tempo fa una folta barba nera. Molti testimoni l'avrebbero riconosciuto proprio da questo particolare. Della. «Brigata Presse» in cui. militava «Leo» facevano parte altri due «irregolari», catturati nel blitz dell'inizio di aprile dai carabinieri: Michele Tartaglione 27 anni, corso Giulio Cesare 149, delegato della Firn e la moglie Ivana Solavaggione, 25 anni, maestra elementare. I loro nomi di battaglia, stando alla fonte Peci, erano «Mirco» e «Mirca». «/( lavoro dei tre in fabbrica — racconta Peci — consisteva nell'assumere informazioni sulla struttura e sul personale. Altri compiti dei tre irregolari: individuazione di eventuali obiettivi, diffusione di volantini, reclutamentodi militanti». Di «Leo», Patrizio Peci parla in occasione di quattro attentati. Il 19 aprile del '77 il commando che partecipa all'agguato al segretario della Procura Generale, Dante Notaristefano, de è composto da Cristoforo Piancone Nadia Ponti, «Leo» e «Valentino». Cristoforo Piancone rimase poi ferito dall'agente carcerario Lorenzo Cotugno prima di cadere sotto il fuoco dei brigatisti. Nadia Ponti guida la «colonna» veneta che ha firmato in questi giorni l'assassinio del funzionario della Digos Albanese a Venezia. «Valentino» è Luca Nicolotti, da tempo latitante Nell'agguato a Notaristefano, Nadia ha il compito di sparare, ma l'arma si inceppa e interviene «Leo» che svolge il ruolo di «appoggio corto» (il complice che deve intervenire a fianco del killer). Dante Notaristefano scappa, sopraggiunge il terzo killer Cristoforo Piancone, che scarica l'intero caricatore, senza riuscire a centrare il bersaglio.] «Leo» spara con una «Beretta 7 e 65». Il 13 luglio le Brigate rosse decidono di colpire il consigliere provinciale Maurizio Puddu. Al commando partecipano «Leo», che spara con la famigerata «Nagant», Nadia Ponti e Roberto Betassa, uno dei 4 caduti in viaFracchia il 28 marzo scorso. Il 24 marzo del '78 tocca all'ex sindaco de Giovanni Picco. «Partecipammo io. "Leo". Tartaglione e forse anche la Angela Vai — racconta Peci — conte autista, manon ne sono sicuro. Tra le armi usate ricordo la Beretta •7 e 65 parabellum (forse è la stessa che "Leo" ha usato in precedenza, n.d.r.) ma non ne sono certo perché è passato tanto tempo». Picco è colpito tre volte ma i proiettili sparati contro di lui sono una quindicina. L'ultimo attentato a cui partecipa «Leo» — sempre secondo Peci — è al commissariato ps San Donato il 21 giugno del '78. c.cer. Dante Di Blasi

Luoghi citati: Genova, Oristano, Torino, Venezia