«I tranquillanti hanno causato le crisi cardiache di Sindona»

«I tranquillanti hanno causato le crisi cardiache di Sindona» Secondo i medici del «Beckman» che lo hanno in cura «I tranquillanti hanno causato le crisi cardiache di Sindona» Ciò confermerebbe indirettamente che egli abbia simulato un tentativo di suicidio per ritardare la condanna della Corte prevista per ieri DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Le disfunzioni cardiache di Michele Sindona sono state causate da una dose eccessiva di librium o tranquillanti equivalenti. Lo hanno dichiarato i medici dell'ospedale Beekman dove il finanziere è ricoverato da lunedi. Sindona avrebbe ingerito sostanze moderatamente tossiche proprio allo scopo di causarsi disturbi al cuore. Trova cosi conferma in diretta l'ipotesi che egli non abbia compiuto, ma simulato un tentativo di suicidio. Lungi dal voler togliersi la vita, il banchiere di Patti avrebbe mirato a evitare o ritardare la condanna al carcere prevista per ieri. L'ipotesi è vigorosamente smentita sia dagli avvocati difensori sia dai familiari (i figli Nino e Maria Elisa, e la moglie Caterina, tornata ieri da Palermo). Essi sostengono che il trauma del taglio del polso e l'ansia per l'imminente sentenza hanno minato il cuore di Sindona. Ma le smentite non hanno convinto né il giudice Griesa che deve emettere la condanna (il magistrato ha proibito visite al banchiere di Patti), né la procura della Repubblica. Per ora. Sindona rimane in ospedale sotto osservazione, e la sentenza è rinviata a data da destinarsi. Tuttavia, tutto potrebbe cambiare martedì prossimo. Alle 16 di quel giorno il giudice Griesa ha ordi- nato alla difesa e alla pubblica accusa di incontrarsi nel suo ufficio insieme coi medici. Le condizioni del finanziere sono definite stazionarie ed è improbabile che si aggravino. Il magistrato potrebbe decidere di procedere entro breve tempo con la condanna e di fare trasferire l'imputato nell'infermeria del carcere federale di Manhattan. Sempre i medici del Beekman Hospital hanno confermato che il taglio al polso di Sindona è superficiale e il direttore del carcere Al Butler ha espresso l'opinione che egli se lo sia inferto nel momento del giro d'ispezione dell'agente di guardia proprio per essere soccorso in tempo. Mentre è stata accertata la provenienza della lametta da barba (il rasoio di plastica dei detenuti) non lo e stata quella dei farmaci ingeriti dal finanziere. Butler non ha voluto dire se riceveva medicine, ma è probabile che gli siano state consegnate di nascosto. Martedì la difesa potrebbe puntare tutto sulla tesi della seminfermità di mente. L'avvocato Marvin Frankel mantiene in proposito un rigoroso riserbo, ma si sa che ne ha discusso con gli altri difensori. Frankel non escluderebbe la eventualità di un annullamento del processo o di un rinvio della sentenza sino a che le condizioni del suo cliente fossero tornate normali. Su questo punto si prevede una dura battaglia legale. Sindona è stato giudicato colpevole alla fine di marzo della bancarotta fraudolenta della Franklyn Bank, e di. esportazione illegale di capitali dall'Italia per una somma complessiva superiore a 70 milioni di dollari, ossia a 7 miliardi di lire. Per ben 65 capi d'imputazione potrebbe ricevere una condanna a parecchi anni di carcere. Il suo ex braccio destro. Bordoni, coimputato con lui, ma anche principale testimone a suo carico per tre reati di cui il più grave associazione a delinquere, ha ricevuto 7 anni. e. c.

Luoghi citati: Italia, Manhattan, New York, Palermo, Patti