Serra: sull'agricoltura incombe la minaccia di una grave crisi

Serra: sull'agricoltura incombe la minaccia di una grave crisi Confermato dall'assemblea presidente della Confederazione Serra: sull'agricoltura incombe la minaccia di una grave crisi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ROMA — Giandomenico Serra è stato confermato presidente della Confagricoltura, carica che manterrà ancora tre anni. Infatti, accettando la candidatura, all'assemblea svoltasi ieri a Roma, ha confermato la condizione che il prossimo fosse l'ultimo triennio. Anche se deve ancora passare molto tempo, si è cosi già aperta la corsa alla successione; è presto per fare nomi, ma non si esclude che nel 1983 al posto di Serra vada uno dei tre vicepresidenti, che saranno scelti fra quindici giorni nella nuova giunta che risulla cosi composta: Wallner (156 voti), Ragonese (150), Leopardi Dittaiuti e Visconti (125), Giannozzi (121). Cantu (100). Breviglierl (92), Pavoncelli (80), Mustilll (66). Dopo l'assemblea abbiamo chiesto a Serra qual è oggi il più grosso problema per l'agricoltura italiana. «L'inflazione... — Quali danni ha già provocato? «Ha compromesso il processo di accumulazione che alimenta l'autofinanziamento, sta provocando lo scollamento della pubblica amministrazione a tutti i livelli; ha scavalo sotto le fondamenta delle maggiori e più vulnerabili strutture produttive, sia pub bliche che private, provocando la rovina delle prime e mi nacciando quella dei grandi complessi privati». — E in agricoltura? ..Lo scorso anno, per le aziende agricole, lo squilibrio è rimasto abbastanza contenuto. Ma quest'anno — anche se tra svalutazione della lira 'verde e aumento dei prezzi agricoli c'è stato un miglioramento del 13,5 per cento — il nuovo rincaro dei fertilizzanti (il terzo in meno di dodici mesi) è un'ulteriore conferma del crescente divario tra l'andamento in tensione del costi produttivi e quello, contenuto, dei prezzi agricoli all'origine. E' una forbice che sta tosando paurosamente i redditi delle aziende agricole. Per fermarla bisogna fermare l'inflazione». — E' una battaglia difficile. Ne avete parlato con il governo? ..Il nuovo governo ha rimandato a fine giugno il piano di interventi per lottare contro l'inflazione». — Cosi, si sta perdendo tempo prezioso. ..Noi vorremmo almeno sapere che cosa il governo si propone di fare; al momento preferisce indulgere alle richieste dei sindacati operai, mentre le maggiorazioni della contingenza bruciano un record dietro l'altro». — Siete stati ricevuti dal governo? ..Attendiamo che lo faccia». — Che cosa andrete a dire a Cossiga? «Che sull'agricoltura quest'anno incombe la minaccia di una crisi rovinosa, perché non si riesce a frenare la corsa al rialzo dei prezzi dei beni e dei servizi che servono alle aziende agricole, mentre rimane contenuta la lievitazione dei prezzi delle loro produzioni». — Quali sono 1 settori più in crisi? .«Esìstono situazioni particolarmente critiche, addirittura esplosive, come la grave crisi del mercato vinicolo; oltre la domanda interna, ora è ferma anche l'esportazione, perchè i grossisti aspettano il crollo dei prezzi». — Altre difficoltà? ..Settori in difficoltà sono' quello lattiero-caseario, delle carni, dell'olio d'oliva, del tabacco». — Quali provvedimenti eccezionali vi apprestate a, chiedere al governo? ..Misure per favorire il credito agli agricoltori e per evitare innovazioni punitive in materia di previdenza ». — Parliamo un po' della Confagricoltura. Come è cambiata nei tre anni della sua presidenza? ..La Confederazione è cambiata perché il sistema di gestione è cambiato. Il mio predecessore, Diana, era un personaggio con una personalità molto particolare e forte». — Succedergli non è stato facile. ..La sua era considerata in effetti una successione difficile, c'era la necessità di cambiare un poco il metodo di conduzione, che è diventata più collegiale, per consolidare le strutture della Confagricoltura». — Ma è stato un periodo difficile anche per gli avvenimenti esterni. ..SI, tra crisi economica, difficoltà politiche e terrorismo». — Dal punto di vista dell'agricoltura qual è stato il cambiamento maggiore che ha dovuto affrontare la Confederazione? ..C'è stato un cambiamento radicale, che ha visto il consolidamento dell'Istituto regionale e di conseguenza una maggiore influenza delle Regioni sulla politica agricola. Poi, per essere sempre più in linea con la nuova realtà agri cola, e tenuto conto che la Confagricoltura è l'unica organizzazione agricola a vocazione generale, abbiamo forzato la mano per rappresentare tutte le componenti di questo settore». — In questa linea si possono inquadrare le manifestazioni di protesta dalle quali di solito voi agricoltori rifuggite, e che invece la Confagricoltura ha organizzato di recente a Piacenza e a Lecce. «C'era un forte disagio fra gli agricoltori, che è stato manifestato in modo molto responsabile. Gli agricoltori hanno voluto far conoscere all'opinione pubblica lo stato reale delle difficoltà del settore». — Nei prossimi mesi inten sificherete queste manifesta' zioni? Andrete nelle piazze con trattori, vacche e galline? «Il futuro sarà legato al ruolo che verrà affidato all'a gricoltura e che noi rivendichiamo. In un'economia come quella italiana non c'è spazio per soluzioni che non prevedano grandi responsabilità al settore agricolo». — Come si risolverà il problema dei prezzi agricoli Cee, che non sono ancora ufficialmente approvati per il veto inglese? «Dal primo giugno, in un modo o nell'altro, credo che i nuovi prezzi ci saranno». — Ma quale soluzione sarà attuata? «O facendo recedere l'Inghilterra dalle sue decisioni; oppure iniziando la campagna dei nuovi prezzi senza il consenso dell'Inghilterra. L'accordo a maggioranza, però, ci preoccupa perché la nostra forza in futuro sarebbe molto diminuita dall'abolizione del veto». — Che cosa pensa dell'andamento della legge sui patti agrari? «Al Senato si chiude in questi giorni, poi va alla Camera, dove speriamo di poter far fare qualche modifica. — Che cosa c'è che non va?». «Per l'affitto ci sono miglioramenti rispetto alla legge del '71; ma siamo preoccupali perché l'improvvido abbinamento del problema dell'affitto con quello della trasformazione dei patti associativi (colonia, mezzadria) in affitto ha reso molto difficile difendere fino in fondo le posizioni di principio». Livio Binato

Persone citate: Cossiga, Leopardi Dittaiuti, Pavoncelli, Ragonese, Serra, Visconti, Wallner

Luoghi citati: Inghilterra, Lecce, Piacenza, Roma