Bimbo di 5 anni s'inerpica sul davanzale e precipita in strada dall'ottavo piano

Bimbo di 5 anni s'inerpica sul davanzale e precipita in strada dall'ottavo pianoImprovvisa tragedia ieri sera in Barriera di Milano Bimbo di 5 anni s'inerpica sul davanzale e precipita in strada dall'ottavo piano Il padre dopo aver giocato con lui per ore Io aveva lasciato pochi minuti per scendere in cantina - Dall'androne sente il tonfo, esce e si trova davanti il corpicino privo di vita Cinque anni, un volo dall'ottavo piano, un corpicino straziato, la morte. Andrea Bordin, cinque anni compiuti lo scorso aprile, figlio unico di genitori operai, ha abbracciato la morte durante (1 gioco. Temporaneamente solo ih casa, s'è affacciato alla finestra del bagno, ha perso l'equilibrio. Una fine atroce sotto gli occhi di decine di persone in attesa della cena sui balconi di casa. La tragedia s'è abbattuta ieri sera poco prima dèlie 19 su una famiglia di Barriera Milano, alloggio in corso Vercelli 185. ottavo piano. Un lindp appartamentino abitato dai coniugi Giuseppe Bordin e Maria Lancerotto, entrambi quarantenni, operaio Fiat lui. operaia all'Oreal lei. Hanno un unico figlio. Andrea, tutta la loro vita. Un'altra bambina l'hanno vista spegnersi a dieci mesi, per malattia. Ieri pomeriggio Andrea era col padre, hanno giocato ore insieme. Poco prima delle 19 l'uomo decide di scendere in cantina. «T'orno subito — dice al bambino — fai il bravo». E se ne va dopo essersi assicurato che le porte che danno sul balcone siano ben chiuse. Andrea è incuriosito dai rumori della strada, vuol vedere. S'accorge che la finestra del bagno è aperta, la persiana è alzata, non più di trenta centimetri. Per affacciarsi sale su un fustino di detersivo, ci mette tutta la lorza per riuscire a raggiungere il davanzale. Ed è l'inizio della fine. Il piccolo dopo un ultimo sforzo mette fuori la testa e il peso lo trascina fuori. Il corpicino vola giù, batte qua e là. striscia su un'auto parcheggiata, è un tonfo. Il padre è nell'androne del pa lazzo, sente il rumore sordo del- l'impatto. Si precipita fuori, sul- l'asfalto che porta nel cortile interno. E' un incubo. Il corpicino del figlio è 11. straziato, rivoli di sangue scorrono sull'asfalto. Orida. implora, piange. Un volenteroso apre le portiere della propria .auto che accoglie un uomo con in braccio un corpicino ormai senza vita. Ed è inutile la corsa all'impazzata all'ospedale. Consegna il bambino ai medici ma nel loro volto legge la tragedia. Crolla in ginocchio: «Perché, perché...» sono le sole parole che riesce a pronunciare. Mani pietose l'accompagnano fuori, a casa. La moglie è al lavoro, non sa ancora niente. L'avvertono di tornare subito. Quando arriva s'accorge delle centinaia di persone raccolte sotto casa, guardano all'insù. Ha un presentimento, il cuore sembra impazzi¬ to. Non fa a tempo ad abbracciare il marito. L'uomo crolla. Poi i due rimangono 11, increduli, ammutoliti, non s'accorgono dei parenti, non sentono i pianti e la disperazione. Il mondo è crollato. Improvvisamente. Un mondo che si chiama Andrea. it Incidente mortale, ieri pomeriggio, in via Adamello angolo via don Michele Rua. Ne è rimasto vittima Vito Ignazi. di 66 anni, originario di Corleto Per ticara (Potenza); abitava a Grugliasco. in via Baracca 75. Verso le 14. mentre in coclomotore attraversava l'incrocio, si è scontrato con una Bianchina, guidata da Pietro Fiori. 29 anni, corso Francia 235. Un'ambulanza lo ha subito portato al Martini, di via Tofane; non c'era più nulla da fare, era morto prima di giungere al pronto soccorso. Andrea Itordin aveva 5 anni

Persone citate: Andrea Bordin, Andrea Itordin, Barriera Milano, Bianchina, Corleto, Giuseppe Bordin, Maria Lancerotto, Michele Rua, Pietro Fiori, Vito Ignazi

Luoghi citati: Grugliasco, Milano, Potenza