Caos in Uganda di Alfredo Venturi

Caos in Uganda Caos in Uganda (Segue dalla 1 " pagina) Africa, dorè il potere risente molto i cambiamenti d'aria. Cosi Milton Obote, il sorridente capo di Slato che godeva nel continente di un vasto rispetto, e che due anni prima era stato onoralo dalla insita di Paolo VI, la prima di un Papa in Africa, si senti dire die l'ex sergente si era installato nel palazzo presidenziale. Il suo commento fu sferzante: «Quell'analfabeta?». Essere analfabeti, o quasi, a Rampala è particolarmente grave. Nei pressi della capitale ugandese, sulle rive del Lago Victoria, c'è il più prestigioso fra gli istituti culturali dell'Africa Nera, l'università di Makerere. Anche questa era destinata a essere travolta dalla cura Amin. Lui, l'«analfabeta», non esita a farsi nominare rettore onorario, e poiché gli studenti non sono tanto d'accordo i suoi pretoriani sudanesi ne fanno macello. Intanto Obote si è rifugiato a Dar-es-Salaam, ospite del suo amico Nyerere, e li aspetta lungamente il momento, con una pacata fiducia nell'equità della storia. E' infatti dalla Tanzania di Nyerere che l'anno .scorso viene sferrato il colpo fatale, che mette fine al regime folle e sanguinario di Amin. Da allora, dalla fuga dell'ex sergente che si era dato i gradi di feldmaresciallo, si attendeva una normalizzazione ugandese nel segno di Obote. il politico consumato die a Dar-esSalaam contemplava gli eventi con apparenti, distacco. Mercoledì scorso, mentre il presidente provvisorio Godfrey Binaisa, a Nairobi per una conferenza economica, incontrava Giovanni Paolo II, Obote riceveva i giornalisti nella sua villa costiera a Dares-Salaam. Circondato da familiari e collaboratori, offrendo champagne e caviale. Obote annuncia Usuo imminente ritorno in Uganda. Dice di non avere particolari ambizioni politiche: «Sono pronto a servire il mio Paese come elettore, come dirigente di partito, se volete come presidente ma anche come semplice cittadino». Poi fissa la data del rientro al 27 maggio, e il 27 maggio è precisamente il tempo limite per assicurare, a un eventuale candidato alle elezioni presidenziali del prossimo novembre, il periodo minimo di residenza in patria fissalo dalla legge ugandese. Obote ha anche una smentita da fare, e la fa con forza: «Non e affatto vero che i militari del mio partito stiano preparando un colpo di Stato». La voce, si era infatti diffusa a più riprese. Ammette, d'altra parte, che Binaisa è tutt'altro che entusiasta del suo ritorno, e se la prende col presidente provvisorio, che ha escluso la possibilità per i partiti in quanto tali di far campagna elettorale. «Come potrà impedircelo?», chiede Obote. E parla del lungo lavoro che, dopo la caduta di Amili, ha consacrato alla riorganizzazione del suo partito. /Uganda Pe.oples ricevendo a Dar-esSalaam delegazioni su delegazioni. «Subito dopo il mio rientro faremo un congresso per nominare un candidato alla presidenza». Ora, se è vero come è vero die Obote gode di prestigio e appoggio in Uganda, la notizia secondo cui la presa di potere militare di ieri sarebbe una mossa preliminare del suo ritorno al potere suscita qualclie perplessità. «Dobbiamo aprire una pagina nuova —dice Obote —dobbiamo riabilitare nel mondo l'Uganda umiliata da Amin dobbiamo impedire per sempre il ritorno di quei giorni oscuri». Ora ci si chiede: tutto questo con una prova di forza, alla maniera di Amin? Alfredo Venturi CITTA' DEL VATICANO — Per desiderio del Papa verrà costruita ad Auschwitz, una nuova chiesa dedicata alla memoria di padre Massimiliano Kolbe. giustiziato nel 1941.

Luoghi citati: Africa, Africa Nera, Auschwitz, Dar-es, Dar-essalaam, Nairobi, Tanzania